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1899

una quantità di not1z1e interessantissime; lo scriverò forse nelle prossime

vacanze autunnali.

Che ne dici

dell'Italia?

Per ora mi pare insignificante, ma certo un

giornale non si può giudicare dai primi numeri. Staremo a vedere; ma

non ti nascondo che spero poco.'

Ho visto annunziato un libro di

P.

Brozzoni sul pensiero di Giu–

seppe Mazzini•; lo hai tu? potresti prestarmelo? Vado leggendo in questi

giorni tutte le opere di Mazzini. Il

Libro dei Profet?

mi fece vergo–

gnare della mia ignoranza, e quest'anno non faccio che leggere opere del

risorgimento italiano. Dopo tanto medio evo, un po' di evo contempora–

neo mi fa un gran bene.

Già che sono a farti domande, continuerò chiedendoti scusa della fac–

cia tosta. Potresti prestarmi il libro del Ferrari su

La federazione ita–

liana?•

Se hai libri od opuscoli che trattano della federazione e dell'unità,

mi faresti un gran regalo a prestarmeli; se non altro dammi i nomi de–

gli autori, che ne han trattato e che meritano di esser letti.

La

que–

stione dell'unità e del federalismo mi pareva una volta molto semplice;

ma gli ultimi studi mi hanno fatto perdere la baldanza.

In

questo mo–

mento attraverso uno stadio d'incertezza; la formola, per cui propenderei

è:

unità politica (politica estera, doganale, monetaria, unità di codici);

decentramento regionale (strade, istruzione superiore e secondaria ecc.);

autonomia comunale (istruzione elementare, strade locali, pubblica sicu–

rezza ecc.). Ma sono idee appena abbozzate; prima di buttarle fuori debbo

cercar di diminuire la mia ignoranza e tu dovresti aiutarmi

in

quest'o–

pera.

Ho sentito anch'io che una parte dei deputati d'Estrema si squaglierà

quando si tratterà di fare l'ostruzionismo. Meglio cosf; impareremo a di–

stinguerli bene; del resto basta che si trovino d'accordo in una quindici–

na. Tutto sta a cominciare; vedrai che se

i

primi terranno duro, a poco

a poco verran dietro gli altri e alla fine si vanteranno di aver salvata la

patria.

È

stata molto buffa la lettera dei repubblicani di Lodi! hanno aspet–

tato a sconfessare

(?)

!'Anelli al 30 marzo, sedici giorni dopo il

14;

e poi pretendono che io prevedessi la loro sconfessione mentre scrivevo

l'articolo pubblicato il

aprile. Del resto la serietà della sconfessione

ti sarà dimostrata da questo fatto. Dimessosi !'Anelli,

è

stata fatta un'al–

tra Giunta, in cui sono rimasti tre della Giunta passata, fra i quali sem–

pre l'eterno Bonomi ! Altro che sconfessioni!

s

Il

primo numero del giornale "L'Italia" di Roma era uscito il 5 aprile 1899.

• Si riferisce a P. BaozzoNI,

Il pensiero di

G.

Mazzini,

con prefazione!

di

A. Ghisleri,

Milano 1898.

7

Il libro dei profeti dell'idea repubblicana in Italia, per un italiano vivente,

Milano 1898.

8

Si

tratta

di

La

federazione italiana

di Giuseppe Ferrati; scritto originariamente in ita~

liano, venne stampato a Capolago, con la falsa indicazione Londra, nel 1851, e

fu

ripubblicato

nel 1854, come prima parte del tomo IV delle

Opere Filosofiche e politiche.

B riprodotto par–

zialmente in

Opere di Giandomenico Romagnosi Carlo Cattaneo Giuseppe Ferrari,

a cura di

E. Sestan, Milano-Napoli 1957, pp. 1097-1137.

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