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fuoco e si battevano oscillò dopo i l disastroso 3 apr i le t ra

i vent i e i trentami la. Questi valorosi dovevano sostenere

tutto i l ter r ibi le peso del la l ot ta centre una forza supe-

riore, ben discipl inata e armata, che nel la seconda metà

di maggio raggiunse i

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mi la uomini.

La disorganizzazione del basso era ancora aumentata

da quella dell'alto. Accanto al la Comune rimase i n v i ta i l

Comitato centrale del la Guardia nazionale. Quest() aveva

cedute ogn i potere a l l a Comune, n i a continue) a immi -

schiarsi in tutte le ordinanze, che riguardavano la Guardia

nazionale.

Maix nella sua lettera del

12

apri le 1871 a Kugelmann,

intorno al la Comune

(Neue Zei t,

XX, p. 709), giudicò un

errore, ehe i l « Comitato Centrale» avesse troppo presto

rassegnato i l suo potere per f a r luogo al la Comune. Pu r -

troppo egli non ait, le ragioni d.t questo giudizio, e quindi

non sappiamo, perché ciò gR sembrasse un errare. S i può

ammettere, the fosse a motivo dell'influenza sul la eondotta

della guerra. Eg l i indi ca questo errore come i l secondo,

commesso d a i pa r i g i n i : i l p r i mo sarebbe consistito ne l

non aver i par igini marciate su Versailles immediatamente

i l 18 marzo. Questi er ror i avrebbero potuto causare s e -

condo Mar x — l a sconfitta del la Comune.

Tuttavia t u t t i g l i e r r o r i fandamentali, che s i n da

principio rendevano disperata la situazione mi l i tare del la

Comune, ipurtroppo erano stati già commessi pr ima ehe si

adunasse l a Comune. Ni en t e f a credere, che l a condotta

della guerra sarebbe stata più fortunata sotto, la direzione

supremai del Comitato centrale, anzichè sotto quel la del la

Comune. A l contrario, i l Comi tato s i mostrò ancor p i ù

esitante d i questa L a condotta del la guerra non è i l l ato

forte deb proletariato.

Assai p i ù dannosa era lahcoesistenza d i due poteri su-

premi indipendent i l ' una dal l 'al t ra, a i qua l i s i aggiun-

geva anche .un terzo potere, che interloquiva nella condotta

della guerra: i l Comi tato

« I l Comitato d'art igl ier ia; sor to i l

18

marzo, dispu-

tava i cannoni al Ministero della guerra. I n f a t t i i l Mi n i -

stero aveva i n sue mani quel l i de l Campo d i Mar te, i l

Comitato quelli di Montmartre ». (Lissagaray,

Stor ia de/Va

Comune,

p . 205).

Si cerce) d i ovviare a l l a disorganizzazione generale

rafforzando i poter i governativi. I n luogo del le Commis-

sioni esecutive, d i cui gi l t si park), sottentrò i l 20 apr i le

un Comitato esecutivo d i nove membri, e cioè un delegate