

frattempo iii contrasto tra maggioranza e minoranza
s'era
cos]. acuito, the quella commise l'inspiegabile errore di non
eleggere nel Oomitato alcun membro della minoranza.
I l secondo Comitato d i salute si mostrò altrettanto
inetto quanto i l prima, e l o superb ancora i n inetti-
tudine, procedendo attivamente contro l a minoranza, to-
gliendo le loro cariche a una serie di membri di questa,
e privando quindi la Comune delle sue taste migliori.
Ciòports?) all'aperta rottura. I l 16 maggio l a mino-
ranza pubblicò sui giornali una dichiarazione, in cui pro-
testava contro l'abdicazione della Comune a favore di una
dittatura irresponsabile e annunziava, che d'ora i n poi
essa non avrebbe più partecipato ai lavori della Comune,
e avrebbe spiegato attività, solo nei circondari e ne l l a
Guardia nazionale. I n ta l guisa — era detto nella con-
elusione — speravano di •risparmiere alla Comune la di-
scordia interna che essi volevano evitaire, poichè maggio-
ranza e minoranza servivano la stessa causa. Nonostante
tale conclusione conciliante, questa dichiarazione parve
avere i l significato di una rottura completa.
Tuttavia, la minoranza, sebbene più atta della maggio-
ranza a l lavoro amministrativo e al la comprensione dei
problemi economici, non era molto decisa e conseguente
nella sua politica. Essa aveva protestato i l 10 maggio con-
tro la dittatura del prima Comitato di salute astenendosi
dall'elezione, ma i l 9 maggio aveva riconosciuto la ditta-
tura stessa, presentando propri candidati per i l secondo
Comitato. I l 15 maggio poi essa aveva deciso d i iprote-
stare pubblicamente contro la dittatura mediante la. eessa-
zione del sue lavoro nella Comune, ma i l 16, giorno della
pubblicazione della sua protesta, cedette a i propri
ci, specialmente a l Consiglio federale dell'Internazio-
nale, che l a scongiuravano a non spezzare I. unitä, della
Comune di fronte al nemico che urgeva, e i l 17 quindici
dei. ventidue firmatari del manifesto eomparvero nuova-
mente alla seduta del Consiglio. Ma la maggioranza non
perciò venne a più miti consigli, nonostante i tentativi di
conciliazione fatti da qualcuno dei suoi membri più intel-
ligenti, tra cui Vaillant. Fu respinta una risoluzione con-
einvece accettata una proposta di Miot, che suo-
nava:
«La Comune dimenticherà i l contegno di quei membri
della rninoranza, che ritirano la loro firma alla diehiara-
zione della minoranza stessa. Essa biasima tale dichiara-
ziene ».