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mento del lo Stato democratico tanto p i ù ' volentieri, i n -
quantochè essi, come g i à sappiamo, g i à f in dag l i u l t imi
anni dell'impero partecipavano al la lotta contro queste, e
quindi ar ia pol i t ica statale, e avevaAno cominciate a per-
meare di concetti marxist i i l r igido proudhonismo.
Risultato finale f u una politica, che Marx poteva be-
nissimo approvare. S e egl i fosse stato a Par i g i non
avrebbe potuto unirei nò al l 'una nò t e n d e n z a , e
sarebbe rimasto isolato. Tut tavia la forza delle circostanze
te'avvedutezza
delle migl ior i teste della Comune, che an-
che in questo campo guardavano p i ù ai «rappor t i real i»
the a l l a «semplice volontà », determinò come r i su l t a t o
finale delle dirett ive politiche, che si avvicinavano molto
a quelle d i Marx. A d esse poteva applicarsi, anche p i ù
the ai provvedimenti economici, i l giudizio d i Mendeilson
(nella sua
Appendice
a Lissagaray, pag. 525).
«Sembra ehe i creatori del la Domino
non
sapessero
essi stessi, che cosa avevano creato ».
nuove creazioni della Comune si compierono t ra le
più di ff ici l i lot te interne delle due tendenze. I l grave ma-
lanno, d i cui soffriva la Comune, era la sua mancanza
i i i
organizzazione, na t ura l e conseguenza della mancanza d i
abitudine e di capacitä organizzativa del proletariato pa-
rigino del tempo, che usciva appena dal regime imperiale.
La Comune f i n d a pr incipio s i trovava i n stato d i
guerra (en Versailles. Mai la .disciplina e l'organizzazione
sono più necessarie, che in guerra; ed esse mancavano com-
pletamente al la Comune. I battagl ioni comunardi erano
comandati da ufficiali, eletti dai battaglioni stessi, e quindi
indipendenti da l Comando
supremo,
ma dipendenti da i
propri elettori. I n ta l guisa non s i pub organizzare un
esercito atto a combattere; e ciò pub aver Fuego soltanto
clove s i ver i f ica l a disor.ganizzazione dell'esercito. C i ò
hanno visto anche i bolscevichi russi, che miseTo presto
fine al potere dei Consign d i soldati e all'elezione degl i
ufficiali da parte dei soldati, appena si trovarono coinvolti
in una guerra seria.
Che i singoli battaglioni del la Guardia nazionale ob-
bedissero a g l i o r d i n i del Comando supremo, dipendeva
esclusivamente dal la loro buona volontà. Nessuna mera-
viglia, ehe i l numero dei combattenti effettivi del la 0o -
mune fosse ristretto. S i pagan soldo a 162 mila uomini e
6500
ufficiali, ma i l numero d i coloro. ehe andavano r l