

per ciascuna delle nove Commissioni. Ma il male era troppo
profondo, perchè si potesse eliminarlo con mutamenti d i
tal sorta. Allora i Giacobini si ricordarono delle tradizioni
del 1793 e domandarono un Comitato di salute pubblica
conpoteri dittatoriali, che avrebbe condannato all'an.nien-
tamento la. Comune stessa. L'irresistibile avanzata delle
truppe versagliesi indusse un membro della Comune, Miot,
«die possedeva una delle più belle barbe del 1848))
(Lissa-
garay, p. 223), a chiedere i l 28 aprile 'l'istituzione di un
Comitato di salute pubblica, e cioè una nuova Commis-
stone, sovrapposta able altre Commissioni. Tutti eran d'ac-
cordo sulla necessitä d i un potere esecutivo munito d i
pieni poteri, ma si elevò aspro dibattito intorno al nome.
I rivoluzionari Giacobini credevano, che se si fosse dato
alla Commissione i l nome di Comitato di salute pubblica,
ciò sarebbe bastato a comnicarle anche la forza vittoriosa
della Repubblica francese del 1793 col suo Comitato di sa-
lute pubblica. M a appunto questa tradizione, che ricor-
dava i l regime del terrore, ripugnava ai Proudhonisti.
i l 1° maggio fu idecisa, con 34 voti contro 28, la area-
zione di questo Comitato. La più gran parte della mino-
ranza (23 voti) si astenne dal partecipare all'elezione. di
essocon la seguente motivazione:
•
«Noi non abbiamo presentato alcun candidato, e non
vogliamo eleggerenessruno a un'istituzione, che ai sembra
altrettanto dannosa quanto priva d i utilità. Poichè net
Comitato di salute pubblica noi vediamo l a rinunzia a
quei principi di riforma sociale, dai quali è scaturita la
rivoluzione del 18 marzo ».
I l Comitato d i salute pubblica, che doveva stimolare
all'estremo le energie della Comune e matter fine alla di-
sorganizzazione, cominciava intanto ad accrescerla, por-
tando la divisione nella Comune stessa.
Già per ciò i l Oomitato di salute perdè ogni forza mo-
rale. Si aggiungeva che quelli, i quali quasi da soli face-
vano nella Comune lavoro serio, gl'internazionalisti, si te-
nevamo lontani dal Comitato. Tut t i i membri d i questo,
senzaeccezione, erano persona gradite agl i « urloni »,
come si esprime Lissagaray.
Già ii 9 maggio questo inetto Comitato fu deposto, per
eleggersene un altro. Questa volta la minoranza partecipò
all'elezione, poichè aveva vista the dietro i l temuto name
tutto v i era, fuorchè un'effettiva dittatura,. Tuttavia nel