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l'abbattimento del potere statale esistente, appunto ciò,

quindi, che i Proudhonisti volevano evitare.

L'idea della Comune secondo i l significato proudho-

nista era quindi diametralmente opposta all'idea della Co-

munesecondo i l significato giacobino. Per i Giacobini l a

Comune

d i Par igi

era un mezzo, per

impadronirsi del

potere statale

a scopo

di dominare tutta la Francia.

Per i

Proudhonisti la sovranità di

ciascun

Comune era un mezzo

per metter fine a l potere statale.

Arthur Arnould nella sua

Histoire populaire et par-

lamentaire de la Comune de Paris

caratterizza molto bene

il contrasto fra le due tendenze dei « rivoluzionad Gia-

cobini » e dei « socialisti federalisti ».

«Le stesse parole furono icatesie in due diverse ma-

niere dai vari membri dell'Assemblea. Per gli uni la Co-

mune di Parigi costituiva l'espressione, la personificazione

della prima applicazione del principio antigovernativo, la

guerra contro le antiche traclizioni dello Stato unitario

dispotico e centralista. La Comune per loro significava i l

trionfo del principio dell 'autonomia, della, libera federa-

zione di gruppi, e del Governo di popolo attuato i l più

direttamente possibile dal popolo stesso. A i loro oochi la

Comune costituiva la prima tappa di una grande rivolu-

zione, a un tempo politica e sociale, che doveva togliere

di mezzo radicalmente le antiche procedure. Essa era la

negazione assoluta dell'idea della dittatura, era l'assun-

zione del potere da parte del popolo stesso, e quindi l'an-

nullamento di ogni potere costituito fuori del popolio o

sopra di questo. Gli uomini, che così sentivano, pensavano,

volevano formavano quel gruppo, che più tardi fu detto

dei socialisti o della minoranza.

«Al contrario per gli altri l a Comune era l a conti-

nuazione di quella antica del 1793 Essa ai loro occhi rap-

presentava la dittatura in nome del popolo, una gigan-

tescacaneentrazione di poteri nelle mani d i pochi, e l a

distruzione delle antiche istituzioni, in quanto metteva alla

testa di tali istituzioni uomini nuovi, e le trasformava per

il momenta in armi di guerra al servizio del popolo contro

i nemici del popolo.

«Fra gli uomini di questo gruppo autoritario l'idea

dello Stato unitario accentrato non era per nulla tramon-

tata. Se essi accettavano i l principio dell'autonomia dei

Comuni, e lo scrivevano sulle loro bandiere, cab avveniva

soloperchè la volonth, di Parigi ve l i costringeva... Essi