

posizione di Paeigi rispetto al resto del paese, e quella dei
proletari d'al lora ne l l a s o m a . Questi, i nfat t i , avendo
una coscienza d i classe piccolo-borghese, volevano l a pro-
prietà privata dei mezzi d i produzione, non l a potevano
superare, e ne avevano bisogno per continuare l a produ-
zione e migliorare le proprie condizioni di vita. E tuttavia
come poveri diavoli essi si atteggiavano a nemioi della pro-
prietà dei ricchi, i l cut benessere l i spingeva abk Hyena,
la cui eiechezza irrideva la loro miseria. Appunto i l loro
risoluto aitteggiamento senza riguardi verso i grandi pa-
trimoni così feudali che capitalistici forniva loro quell'e-
nergia nel combattere l a controrivoluzione, che i n grazia
della posizione prevalente P a r i g i fece d i loro i cam-
pioni della rivoluzione, t i t quale tutta la nazione era in-
teressata. Ne l l a violenta lot ta control i l feudalismo e l a
regal ia in Francia e contro l ' intiera Europa monarchica,
proletariato rivoluzionano di Par igi aveva con se Vin-
tiera forza de l l a nazione, l a p i ù vigorosa del mondo
Grazie .ad essa potè sfidare i potentati d'Europa. l a po-
tenza .della nazione divenne la sua. Al lora si formò nel la-
voratore parigino qUel poderoso spiri to rivoluzionario d i
indipendenza che f ino a i giorni della seconda Comune d i
Parigi, f ino agl i ulthimi decenni del secolo scorso, ne fece
l'ammirevole campione d i tut to i l proletariato mi l i tante
internazionale.
Tuttavia questa stessa dame era costituita dai più po-
veril eonsumatori parigini, quel l i che p i ù pressantemente
chiedevano i mezzi •di sussistenza a buon mercato, e con
più forza a:Rpm/to nei giorni della grande rivoluzione, ohe
fu
una rivol ta della faine nel senso letterale 4@11'e/zanies-
sione. Ma a motivo d i ciò i poveri d i Par igi vennero i n
crescente conflitto coi contadini, cogli intermediari, colla
gente d i denaro, con quegl i elementi, che al lora erano
maggiormente favor i t i dal possesso pr ivato dei mezzi d i
produzione, l a soppressione del quale non era possibile a
causa de predominio della piccola azienda, e non fu tentata
in nessun luogo, e a stento se ne faceva qualche propa-
ganda. Quando i proletart vollero far valere anche in que-
sto conflitto d'interessi l a loro potenza tin Par i g i e l a
p6tenza d i Par i g i suda provincia, dovettero accorgersi,
eheessi al la lunga non si sareibbero potuti sostenere essen-
do una minoranza contro la maggioranza. Al lora fallirono,
nonostante i precedenti t r ionf i .
I proletart erano entrat i nel la rivoluzione sperando,
che con la miseria feudale sarebbe scomparsa ogni miseria,