

rigi, di oui volevano distruggere la posizione privilegiata,
per fare della Francia uno Stato federale.
«Quattro giorni dopo l'apertura della Convenzione i l
girondin.o Lasource fra gli applausi dei suoi compagni di
partito ripetè l e parole. — I o non voglio che Parigi,
guidata da intriganti, diventi per la Francia ciò che un
giorno fu Roma per l'impero romano. L'influenza di Pa -
rugi deve esser ridotta al l :Sr parte, a l l a stessa parte,
che ha ciascun altro dipartimento ». (CuNow: I
partiti
della grande rivoluzione francese,
pag.
349).
Il contrasto tra i Girondini e Parigi prese infine le
forme più selvagge. Nelle sollevazioni dal 31 marzo al 2
giugno 1793 i Parigini ottennero dalla Convenzione l'eispul-
sione e l'arresto di 34 Girondini. A ciò rispose l'assassinio
di Marat per opera della girondina Carlotta Corday di
Normandia (13 luglio), e subito dopo i l tentativo fatto dat
Girondini di chiamare, in piena guerra, la Normandia, la
Bretagna e l a Francia settentrionale a insorgere contrn
la Convenzione. Ma alla loro volta i Parigini non vollero
rimanere in debito di una risposta e ottennero i l supplizio
dei Girondini trovantisi a Parigi (31 ottobre).