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L'intellettuale non ha bisogno di forza. I l tempo, che

gli al tr i dedicano allo sviluppo dei muscoli, egli l o im-

piega nell'aumento del proprio sapere o nell'esercizio del

Proprio acume Quel lo t r a gl i intellettuali che tenta d i

condurre una lotta letteraria con armi diverse da quelle

dell'intelligenza, mostra già con ciò la propria inferiorità.

Ciò non è in contrasto col fatto, ehe nella studentesca te-

desca per un certo tempo si fecero strada maniere da ac-

cattabrighe sotto l'influsso della brutalità introdotta dalla

velenosa guerra di religione dei Trent'anni.

Già le caste sacerdotali dell'antichità, come pure i l

clero cristiano, finehè non furono diventati classi domi-

nanti e sfruttatrici, mostrarono i n generale ripugnanza

dallo spargimento d i sangue e dalle azioni violente. S i -

milmente gl'intellettuali del secolo X V I I I .

Quando grintellettuali diventano sfruttatori, non sem-

pre mostrano lo stesso umore pacifico. Quando essi non

sono sfruttatori, vale per loro lo stesso che per i contadini,

artigiani, proletari. L'uomo è d a essi considerato non

come un mezzo per scopi estranei, ma come scopo a sä

stesso o come mezzo per gl i scopi della collettività, non

per g l i scopi d'al t r i individui. L'etica d i Kan t corri-

sponde esattamente a questo punto di vista, soltanto

però

non è etica di determinate classi ed. età, ma come una

legge morale trascendente i l inonde fenomenico, al la quale

sottoposto perlino i l buon Dio, perché anche a questo è

interdetto di usare l'uomo come strumento (per che cosa?).

(Cf. KANT:

Cr i t i ca della ragion, pratica, 2,

parte V. L'esi-

stenza di Dio come postulato della pura ragion pratica).

Quali che sieno gl i argomenti adoperati a sostegno

di tale concezione, segue da essa i l massimo rispetto della

personalità umana, l a santificazione della vita e della fe-

licità umana. Tuttavia queste tendenze pacifiche già sin

dal principio dell'economia agricola e della vita cittadina

avevano i l loro rovescio, giacché le classi e nazioni più

pacifiche erano anche le più inermi Esse furono soggiogate

e sfruttate da gruppi armati, che si elevarono ad disopra

di quelle come aristocrazia guerriera, e da l canto loro

si applicarono, ancora più esclusivamente di quanto aves-

sero fatto i popoli cacciatori e pastori, al la caccia e alla

guerra, quindi allo spargimento di sangue, e così per l a

prima voila; elevarono a principio i metodi e gl i

istinti

degli animali da preda di fronte agli al tri uomini bonvi-

venti ostilmente con loro. Così brutalità e umanità diven-

nero due aspetti della stessa società incivilita.