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diet?' Verso chi è al di fuori di questa l'uomo sta per lo

più indifferente, senza compassione, spesso addirittura

mtgs.

Ma eon lo sviluppo' del traffic.) cresce la sfera della

società, di cui ciascun individuo si sente membro. Oggi

noi ci riavvieiniamo nuovamente al punto iniziale della

evoluzione umana, e i l raggio d'azione dei nostri senti-

menti etico-sociali nuovamente comincia ad estendersi

•tutti gli individui della stessa specie, all'umanità intiera.

Tuttavia ciò i n generale rappresenta più che altro un

ideale, al (male lentamente ci avviciniamo.

Contemrporaneamente 1 'evoluzioneeconomica determi-

nata dallai divisione del lavoro e dalla crescente comples

silk delle relazioni sociali condusse a questo risultato: °he

ciascuna società chiusa., costituitasi definitivamente come

Stato, si suddivide nuovamente in gruppi delle più diverse

specie, genti, famiglie, chiese, associazioni, ecc. Ognuno

di essi a sua volta svolge una particolare etica, the vale

soltanto per i compagni del proprio reparto. Anche queste

suddivisioni possono venire in lortita tra loro. Esse possono

sviluppare la più gran somma di solidarietà, aiuto red-

ciproco, di pietà nell'interno delta loro stretta cerchia, e

nello stesso tempo la più grande ferocia verso gli altri.

Ciascun individuo appartiene allora a più comunità so-

ciali, animate da, interessi e principi morali diversi, spesso

opposti. Quanto più aspri sono i contrasti nel seno della

società, tanto più aspri diventano i contrasti nell'intimo di

ciascunuomo. Le signore dei padroni di schiavi degli Sttati

meridiona,li (dell'America) erano nella propria societä le

più amabili e affascinanti creature, piene di devozione

e di altruismo, e nello stez:o tempo le più spietate tormen-

tatrici dei loro schiavi. Lo stesso uemo pub avere l'animo

più dolce nella propria famiglia, e nei suoi rapporti di

affari essere il più duro creditore e datore ch lavoro.

La civiltà non sviluppa affatto un rettilineo progresso

di mitigamento dei costumi. Tuttavia, non errerebbemono

chi ritenesse il contrario, e designasse Ito stato di natura

come un idillio dell'età dell'oro, dalla quale sempre più

profondamente si cada nell'età del ferro.

Piuttosto sotto questo rapporto si possono distinguere

nella storia umana due diverse tendenze che prevalgono

ora l'una ora l'altra a seconda delle circostanze.