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La mitigazione del costumi
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a) Bestialità e umanità
Abbiamo vista, ehe le gesta sanguinose della grande
rivoluzione francese non si ripeterono nelle rivoluzioni suc-
cessive, e ehe dal 1830 al 1871 le lotte rivoluzionarie, anche
la dove si trovavano sotto l'influenza della tradizione ter-
rorista, tuttavia nella loro prassi usarono l a maggiore
umanità possibile, all'opposto dei loro avversari, che tantic
prima come dopo spiegarono la maggior brutalità, cos& nel
giugno del 1848 come nel maggio del 1871.
Durante tutto i l secolo X I X possiamo notare nelle
classi lavoratrici un crescente spirito di umanità.
Ma ora, all'inizio del secolo XX, Sopravviene la rivo-
luzione in Russia e Germania, o scatena di nuovo gesta
sanguinarie, che ricordano quelle della rivoluzione fran
cesedel secolo XVI I I . Come si spiega tale mutamento?
Secondo l'opinione universale l'umanità è prodotto
della civiltà. Si ammette, the l'uomo per suainatura sia un
esseremalvagie, insociale, con istinti d i rapina, sempre
pronto aid assalire i l suo prossimo, a violentarlo, a tor-
mentarlo, ad ucciderlo. Soltanto i l progresso dell'educa-
zione e della tecnica, cioè l a civiltà, darebbe all'uomo
sensosociale, disposizione ad aiutare gli al tri e mitezza,
orrore della crudeltà e dello spargimento di sangue. Questa
concezione trova espressione anche nell'uso linguistic°, i l
quale- distingue queste ultime qualitá col nome di
kumar.
nitas,
umanità, da quelle della maniera più antica, vitu-
perate come cosa belluina, come bestialitá (da
bestia,
l a
fiera) e brutalità (da
brut um,
i l toro). Gran parte dei no-
stri etnologi condivide tale concezione, che domina anche
la scuola lombrosiana, l a quale nei crimini violenti vede
atavismo, ricaduta nella vita sensitiva degli antenati ani-
maleschi dell'uomo
Frattanto neanche i sanguinari animali da rapina di
solito uocidono per solo gusto di far ciò E niente ci au-