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ranze. I l movimento proletar io invece
è
i l movimento
autonomo del l 'enorme maggioranza nell'interesse
del l 'enorme maggioranza- »
Ciò seguì anche per la Comune d i Par i g i . I !
pr imo compi to del nuovo regime r ivoluz ionar io fu
quel lo d i interrogare i l suffragio universale. I l voto,
espresso in piena libertà, diede, in quasi t u t t i i d i –
strett i d i Par igi , f or t i maggioranze per la Comune.
Furono» elett i 05 r ivoluz ionar i , contro 21 del l 'opposi –
zione, di cui 15 di ret t i reazionari e 6 repubbl icani
radical i , seguaci d i Gambetta. Per quanto essi si
combattessero fra loro, non esercitarono la
dittatura
una contro l ' al t ra.
Un regime così radicato nelle masse non ha
nessuna ragione di attaccare la democrazia. Non sem–
pre potrà astenersi da att i di violenza, nei casi in
cui la violenza è usata per opprimere la democrazia.
Al la forza si può soltanto opporre la forza.
Ma un regime, che sa di avere dietro d i sè le
masse, userà la forza soltanto per difendere la de–
mocrazia, e non per soppr imer la. Commetterebbe
un suicidio, se volesse el iminare la sua base più s i –
cura, i l suf fragio universale, una forte sorgente di
possente autorità morale.
Perciò la di t tatura come soppressione della de–
mocrazia potrebbe venir in questione soltanto in casi
eccez iona l i , quando uno st raordinar io concorso d i
circostanze favorevol i permettesse a un part i to pro–
letario d i afferrare i l potere pol i t ico, benché esso non
avesse per sè la maggioranza della popolazione, op–
pure l'avesse decisamente contro di sè.
I n un popolo che da decenni è pol iticamente edu–
cato e i n cui i par t i t i hanno assunto una forma fìssa,
diffici lmente è possibile una simi le vi t tor i a casuale:
la quale da sola denota già delle condizioni mol to
arretrate. Se in un caso simi le i l suffragio univer–
sale si manifesta contro t i governo socialista, deve