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l istiea d i produzione ? Tale forma, d i produzione s i –
gni f ica l 'organizzazione della produzione per mezzo
del la società; ed esige la diretta gestione economica
da parte d i tutta la massa del popolo. L'organizza–
zione statale del la produzione per mezzo di una bu–
rocrazia o della di t tatura d i un singolo strato popo–
lare non signi f ica social ismo. Questo» abbisogna della
educazione organizzatoria di larghe masse popolar i ,
presuppone numerose organizzazioni d i carattere
economico e pol i t ico, e richiede la piena libertà d i
organizzazione. L'organizzazione socialista del la–
voro non deve essere un'organizzazione di caserma.
La di t tatura d i una minoranza, che volesse ac–
cordare al popolo piena libertà d i organizzazione,
seppellirebbe con ciò la sua propr i a potenza. Se per
contro cercasse d i mantenersi incatenando tale l i –
bertà, ri tarderebbe lo svi luppo verso i l socialismo, i n
luogo» d i af fret tar lo.
La di t tatura d i una minoranza trova sempre i l
suo più poderoso appoggio» in un esercito devoto. Ma
quanto più quel la colloca la forza delle armi al posto
della maggioranza, tanto più spinge ogni oppoisi-
zione a cercare la sua salvezza nelTappefio alle baio–
nette e ai pugni , i n luogo del l 'appel lo ai vot i elet–
tora l i , che g l i è negalo; al lora la guerra civi le d i –
venta la forma della decisione dei contrast i po l i t i c i
e social i . Dove non regna una completa apatia po–
l i t ica e sociale o uno scoraggiamento completo, la
di t tatura di una minoranza è sempre minacciata da
f or t i sommosse o da una cont inua guer r i g l i a , le
qua l i facilmente divengono lunghe insurrezioni ar–
mate di grandi masse, per combattere le qua l i si de–
vono impegnare tutte le forze mi l i t a r i della d i t t a tura .
E così questa non esce mai dal la guerra civi le, è in
cont inuo pericolo di essere rovesciata da quel la.
Per la costruzione del la società socialista non
c'è però ostacolo più grave che la guerra intestina.
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