

Utopia e realtà nelI'Ame rica latina
vigilare la coscienza dell'unità fondamen–
tale della nostra natura; essa esige che
ogni individuo sia anzitutto un esempio di
umanità, che rappresenti ogni nobile facol–
tà dello spirito e che nell'interesse di tutti
conservi la sua virtù comunicativa».
C
o
N T R
o l'egoismo materialista si le–
varono altre voci di quella genera–
zione con la quale si iniziò il ritorno alla
realtà ibero-americana. José Vasconcelos
ripropose l'ideale bolivariano, che mira–
va all'integrazione di tutti i popoli senza
discriminazioni di ordine razziale, so–
ciale, economico o culturale, in opposi–
zione a ciò che chiamava il
«
monroi–
smo
»,
una dottrina considerata in hrn–
zione degli esclusivi interessi del popolo
nordamericano. Antonio Caso, sforzando–
si di conciliare la realtà con gli ideali,
riteneva necessario un ritorno dei latino–
americani a se stessi per elevarsi così
all'universale. Alejandro Korn (in nome
della
«
libertà creatrice
»
dell'uomo),
Carlos Vaz Ferreira e Alejandro O. Deu–
stua parlavano di una logica e di un'este–
tica come di strumenti dello spirito crea–
tore, come espressioni di una filosofia
disinteressata, ed esaltavano una nuova
visione del mondo nel quale tutta la
realtà avrebbe dovuto essere posta al ser–
vizio del progresso umano. José Marti rin–
veniva nelle più alte e positive manifesta–
zioni della realtà americana l'elemento mo–
tore della grandezza dell'America, una
grandezza capace di creare popoli in grado
di assimilare ogni espressione umana e di
fare di tale assimilazione lo strumento
della loro universalità . Manuel Gonzalez
Prada affermava che sia l'indigeno che
il meticcio e il bianco erano figli di una so–
la e identica realtà, che doveva essere tra–
sformata. Dal suo generoso atteggiamento
avranno origine quelle concezioni politiche
che vedranno negli indigeni non già una
forza negativa e frenante, bensl un ele–
mento utile, anzi indispensabile, per l'at–
tività sociale.
L'incontro del pensiero latino-america–
no con la filosofia contemporanea fece sl
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che il primo prendesse chiara coscienza di
se stesso: un incontro come quello tra la
Spagna e l'America latina di cui fu pro–
motore José Or tega
y
Gasset. Arturo Ar–
dao scriveva:
«
La relazione esistente tra
lo storicismo contemporaneo e l'attuale
preoccupazione per l'autenticità di una fi.
losofia americana spiega.. perché tale
preoccupazione induca allo studio del pas–
sato filosofico dell'America. Così
è
stato
per
il
romanticismo con l'opera di He–
gel, cosl è stato per lo storicismo dei no–
stri
giorni. .. Da questa visuale la storia
della filosofia in America acquista per noi
americani un interesse fondamentale. Sep–
pure non lo ha come rivelazione di una
dottrina o di sistemi originali, lo acquista,
in cambio, come espressione del nostro
spirito nella sua storicità personalissima:
nelle idee e nelle circostanze che sono
stati i protagonisti della sua evoluzione
».
Non era messa in discussione l'universa·
lirà della filosofia che era nata nel vec–
chio continente;
il
pensiero latino-ameri–
cano non faceva che aggiungere a quella
ciò che esso aveva di originale.
L'uomo di pensiero latino-americano,
che aveva cominciato col liberarsi dal pe–
so della filosofia tomista, si vedeva co–
stretto a sostituirla con filosofie che des–
sero un senso e una giustificazione alle
aspirazioni ancora confuse dei popoli di
quellà parte del continente americano. Si
riteneva urgente emancipare quei popoli,
non soltanto politicamente , ma anche spi–
ritua1mente. Questo era stato l'ideale dei
Sarmiento e degli Alberdi in Argentina,
dei Bilbao e Lastarria in Cile, dei Mon–
talvo in Ecuador, dei Luis Mora in Mes–
sico, dei Ferreira Franca in Brasile, dei
Bello, dei Varela, dei De la Luz e dei Ca–
ballero a Cuba.
Quei
pensatori
si
erano
impegnati a formare gli uomini che in un
prossimo futuro avrebbero dovuto dirige–
re le sorti dei loro Paesi.
Justo Sierra diceva:
«
Dubitiamo; in
primo luogo perché, se la coscienza non
è
che la conoscenza sistematica del relativo,
se gli
oggetti
in se stessi non possono esse–
re çonosciuti, e possiamo conoscere solo le