Table of Contents Table of Contents
Previous Page  44 / 126 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 44 / 126 Next Page
Page Background

44

tenga unite le varie parti tra loro e que–

ste con il tutto ».

Il

libertador

considerava più che mai

necessaria l'unione delle nazioni figlie del–

la Spagna in una comunità o in un im–

pero ispanico, ma senza la Spagna e le

sue ingiustizie. Egli diceva:

«

Divisi sa–

remo più deboli, meno rispettati dai ne–

mici e dai neutrali. L'unione sotto un so–

lo governo supremo costituirà la nostra

forza e ci renderà potenti ». Solo cosl

gli americani avrebbero potuto trattare

con i nuovi imperi che sorgevano all'oriz–

zonte su un piano di eguaglianza. Poi–

ché

«

una volta stretto il patto con il

forte l'obbligo del debole diventa eterno ,

avremo dei tutori in gioventù e dei pa–

droni nella maturità ». Non bisogna,ra

affiancare nazioni forti con nazioni de–

boli; bisognava essere forti per trattare

con i forti. E l'America, l'America di

origine ispanica, possedeva quella forza,

ma avrebbe dovuto rigenerare in un au–

tentico sentimento di giustizia le conce–

zioni politiche e sociali ereditate dalla

Spagna. Il vecchio ideale ispano-cristiano,

que!lo della Spagna migliore, che con

Vives, Vitoria e altri sognava un impero

di uomini eguali e di nazioni anch'esse

eguali, risorgeva negli ideali del

liberta–

dor;

un impero senza la Spagna dei Pizar–

ro e dei Cortés ma.con la Spagna dei gran–

di erasmisti e dei Las Casas.

I

T I M

o

R I

di Bolivar si dimostra–

rono ben presto fondati: all'indipen–

denza segul un periodo di lotte intestine

e di anarchia. Per creare in quella parte

d'America delle nazioni simili all'Inghil–

terra, alla Francia e agli Stati Uniti non

era sufficiente copiarne le Costituzioni

e le istituzioni politiche. Anche nell'im–

provvisazione, nel disordine di quel lun–

go periodo che va dalla seconda metà del–

l'Ottocento agli inizi di questo secolo, i

latino-americani seppero attuare con la

loro eredità ispanica qualcosa che il gran–

de vicino del Nord non aveva saputo an–

cora realizzare:

«

Noi, i poveri, abbiamo

fatto scomparire la schiavitù da tutte le

Riccardo Cam.pa

Repubbliche del Sud - diceva Bilbao -

mentre voi, i felici, i ricchi, non lo avete

fatto; abbiamo integrato e continuiamo a

integrare le razze primitive, che in Perù

rappresentano la quasi totalità della na–

zione, perché le riteniamo nostro sangue

e nostra carne... Noi non guardiamo alla

terra né ai piaceri della terra come al

fine ultimo dell'uomo ;

il

negro, l'indio,

il diseredato, l'infelice,

il

debole trovano

in noi

il

rispetto che si deve al titolo e

alla dignità dell'essere umano. Ecco ciò

che i repubblicani dell'America del Sud

osano porre sulla bilancia accanto all'or–

goglio, alle ricchezze e alla potenza del–

!'

America del Nord».

La realtà! L'ibero-americano doveva

fare i conti con la realtà; ed era parten–

do dalla realtà che egli doveva risolvere

i suoi problemi. La generazione che se–

gul a quella dell'indipendenza si preoccu–

pò, come fece Alberdi, di elaborare una

filosofia americana che risolvesse i pro–

blemi propri dell'America spagnola.

Ri–

voluzioni, anarchia, tirannia e poi di nuo–

vo rivoluzioni sembravano caratterizzare

la vita dell'America latina . Solo il Brasi–

le sfuggl a quella temperie, adottando sen•

za ricorrere alla violenza le stesse istitu–

zioni dell'impero portoghese. Nell'Ame–

rica ispanica, invece, scoppiò una san–

guinosa polemica tra i fautori del mante–

nimento dell'ordine spagnolo senza la

Spagna e coloro che aspiravano a creare

un nuovo ordine , quello che avevà reso

possibile il progresso delle grandi nazio–

ni dell'Europa occidentale e degli Stati

Uniti . Conservatori e liberali, sostenitori

del potere centralizzato e federalisti, si

scontrarono tra loro. E, come conseguen–

za dell'anarchia che regnava ovunque , si

ebbero i regimi dei Rosas in Argentina ,

dei Santa Anna in Messico, dei Portales

in Cile e dei Garda Moreno in Ecuador.

La Spagna, che non aveva saputo man–

tenere l'impero da essa stessa creato, vi–

veva ancora in quelle terre nei suoi eredi.

Ed era proprio tale eredità che impediva

agli ispano-americani ormai indipenden–

ti di raggiungere

il

livello delle nazioni