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Il nome segreto

nalmente la Stovia torna a riprendere le

redini nel nuovo assetto che è stato rag–

giunto, essa riesce soltanto a sviluppare

e a manifestare, a suo modo, l'elemento

negativo originario.

Il castigo del serpente

«Fu

e

H I Es T

o al rabbino Bunam

di spiegare perché

il

serpente che

aveva sedotto Adamo avesse ricevuto il

comodo castigo di trovare dovunque

il

suo cibo senza fatica e senza lotta , men–

tre agli esseri umani fu ordinato di man–

giare il pane guadagnato con il sudore

della fronte

(Genesi,

3: 14-19). Rispo•

se il rabbino che la condanna imposta al

serpente fu il più terribile fra i castighi

possibili. Dio infatti gli disse: "Mangerai

e non avrai più alcun contatto con me,

perché avrai per te sempre cibo abbon–

dante e non avrai bisogno di rivolgerti a

me". Adamo ed Eva furono, invece,

CO·

strett i a cercare la benedizione di Dio per

avere

il

cibo e quando mancò loro

il

pa•

ne si rivolsero supplicando a Lui. Cosl

essi e i loro discendenti saranno sempre

in contatto con Dio » (Louis

I.

Newmann,

Hasidic

Anthology).

Questa parabola racchiude tre signifi–

cati.

In

pr,imo luogo chiarisce l'azione dei

fondatori originari. Costoro vennero qui

a cercare quella ricchezza che assicurasse

loro l'ozio,

«

il cibo, dovunque , senza la–

voro e senza lotta »: vennero, cioè, con

l'intenzione di guadagnarsi la stessa con–

danna del serpente,

«

il

più terribile tra

i possibili castighi». E fu questa !'ere•

dità che essi lasciarono ai loro succes–

sori, sia a quelli sfortunati che ai fortu–

nati . Per quanto riguarda questi ultimi -

forse sono pochissimi, ma tra essi c'è

l'Argentina - non tornarono più

«

ad

avere contatto alcuno» con Dio: non

vedendosi mai assillati dal problema con–

creto della materiale sopravvivenza, gli

abitanti di questi Paesi sprofondano sem•

pre più in un indifferente egoismo, non

giungono mai a una profonda crisi rinno•

vatrice e sono le vittime di un paradosso,

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di essere cioè sepolti dalla fertilità di una

terra con la quale non si sono mai rappa–

cificati. Il terzo significato si riferisce

ai

Paesi sfortunati che, essendo sorti per

l'ambiziosa speranza di facili e perenni

risorse alimentari, raggiungeranno ora for–

se, grazie alla tecnocrazia, qucll'ideale

che è simile alla condanna del serpente e

oltre

il

quale non potranno andare perché

era

la

sola cosa che desideravano e perché,

in verità, non riusciranno a concepire

nient 'altro .

Nascere in questi Paesi può spingere

alla perplessità e anche alla riflessione.

Perché si è nati in un Paese cosl? Perché

ci si deve preoccupare di esser nati in un

certo Paese? Il Paese non è qualcosa che

si dovrebbe dare per scontato? Quanto

meno non dovrebbe essere come una colpa

perpetua: non dovrebbe essere una con–

danna quasi inappellabile. Certamente i

Paesi attraversano crisi durante le quali

bisogna preoccuparsi di essi, ma le attra–

versano, non nascono e non vivono nelle

crisi come in uno stato di malattia croni–

ca e incurabile.

In

questi Paesi il contatto

con la realtà diventa - presto o tardi, lo

si capisca o no - corrosivo, frustrante e

mortifero per qualsiasi proponimento di

una vita veramente spirituale: lo spirito

pubblico è avverso. Spirito pubblico favo–

revole è quello - conosciuto in tante epo–

che e in tante comunità della storia umana

scritta e non scritta - che per mezzo di

tutte le sue tensioni, istanze e resistenze,

coopera incessantemente affinché gli indi–

vidui - nella misura dei loro sforzi par–

ticolari - riescano a forgiare l'unità spi–

rituale che consenta loro di realizzare la

pienezza di vita consistente nell'essere in

contatto con tutte le potenze umane e so–

vrumane che li circondano. Spirito pubbli–

co avverso è quello che con le sue tensioni,

istanze e resistenze turba gli sforzi com–

piuti dal singolo individuo per conseguire

l'unità interiore e invece lo divide in mille

parti, alcune delle quali si indeboliscono e

si atrofizzano, mentre altre si sviluppano

in misura addirittura mostruosa, tanto da

cambiare questo proposito spirituale del·