

Il
nome segreto
va che si differenzia dall'altra solo per il
fatto che coloro che nella prima figurano
come
«
eroi » in questa diventano
«
vil–
lani » e i
«
villani » diventano
«
eroi ».
(Una prova, ancora, di questa impossibi–
lità di concepire obbiettivamen te la Sto–
ria è data dal fatto di condannare al si–
lenzio ogni tentativo di obbiettività:
fuan
Facundo Quiroga,
libro di David Pefia (
18
)
in cui questi cerca di liberare la figura
del capo dalla leggenda nera con la qua–
le lo bollò Sarmiento, rimase per cin–
quant'anni senz'essere più pubblicato, do–
po che le sue prime edizioni erano state
accolte con eccezionaleinteresse) . Da que–
sta difficoltà nasce, naturalmente, il si–
stema profondamente ipocrita e falso con
cui viene insegnata la Storia, sistema che
contribuisce ad accentuarne la generale
irrealtà. Da qui anche il culto pubblico
degli
«
eroi » smisurato e frequentissimo,
la suscettibilità
«
patriottica » e la sinto–
matica preoccupazione per il
«
problema
»
della
«
esistenza nazionale ».
Caratteristiche dell'O rigi ne
J
A
P
R E
r s
T
o
R I A,
quando è chia–
L
mata - perché dobbiamo renderle la
giustizia di riconoscere che non si pre–
senta soltanto per ambizioni particolari,
bensl per un gioco di forze che sono su–
periori a tutti - ha come suo primo com–
pito quello di spazzare via le false co–
struzioni della Storia. Si deve cominciare
di nuovo perché si è partiti sbagliando.
La Preistoria, per il fatto stesso di essere
presente, dimostra che si deve compiere
una nuova fondazione. Perciò reclama i
«
poteri straordinari » (Rosas, 1829) , pro–
clama
«
lo stato d'assedio» (Uriburu,
1930), la situazione di
«
mobilitazione
interna dello Stato » (Per6n), pubblica
gli
«
Atti della Rivoluzione » (Ongania,
1966) (
19
).
Si tratta di
«
ripristinare le
leggi
»,
di preservare
«
l'Argentina radica–
le», eccetera. Si tratta, insomma, di ri–
stabilire la purezza dell'Origine.
In
che cosa consiste la purezza del–
l'Origine? A quale origine si rifà la
35
Storia? La Preistoria, poco dopo essersi
insediata al potere - sebbene, in realtà,
non creda ad altro che alla piramidale di–
sciplina militare - non tarderà a dichia–
rare o a insinuare che, dopo un periodo
più o meno lungo necessario per la ri–
presa, sarà consultata la volontà popolare
per decidere a chi verrà affidato
il
potere
che essa detiene in quel momento. Que–
sto appello ai princìpi repubblicani ci di–
ce che la Preistoria si riferisce, in appa–
renza, all'origine post-coloniale, alla co–
siddetta Indipend enza dichiarata nel 1810,
al distacco dalla Spagna e alla sua forma–
zione come libera Repubblica. In tutto
questo c'è indubbiamente un equivoco fon–
damentale. A La Paz, a Quito, a Caracas, a
Buenos Aires, in tutta l'America, le ana–
loghe dichiarazioni fatte agli inizi del
se–
condo decennio del secolo XIX sono atti
di adesione al re spagnolo Ferdinando VII,
detronizzato da Napoleone, e rappresen–
tano un rifiuto alla prospettiva di far par–
te dell'impero francese.
«
A Buenos Aires
i membri della
Primera f unta
del 24 mag–
gio e
il
primo presidente dell'Argentina,
Baltasar Hidalgo. de Cisneros, quelli della
Segunda f unta
del 25 dello stesso mese
e
il
secondo presidente, Cornelio de Saave–
dra, giurarono in ginocchio, di fronte al
crocifisso e con la mano destra sul Van–
gelo, fedeltà a Ferdinando VII » (Enrique
de Gandia,
La
Independencia americana).
Nel 1815 Rivadavia e Belgrano, per in–
carico del loro governo, cercavano in Eu–
ropa un monarca spagnolo per l'Argenti–
na, mentre nel 1821 San Martin recla–
mava un principe dello stesso sangue per
metterlo sul trono del Perù.
Gli ispano-americani erano cosl poco
desiderosi di rendersi indipendenti dalla
Spagna che non lo tentarono mai: quel che
(
18)
David Peiia, scrittore e uomo politico ar–
gentino, nato nel
1862
e morto nel
1930. Il
libre,
di Sarmiento sul capo Juan Facundo Quiroga
-
di grande pregio letterario - era un libello fazio•
so che travisava la verità storica. Il libro
di
Pefia,
apparso nel 1906, giunse alla quarta edizione nel
1909. Non
fu
ristampato fino al 1953.
( 19)
Juan Carlos Ongania, militare argentino, giun–
se al potere nel 1966, dopo
il
colpo di Stato mili·
tare che rovesciò
il
presidente Il1ia.