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32

che dei prllill patrioti, Liniers e Alza–

ga (

3

),

i quali per due volte salvarono

Buenos Aires dagli inglesi, il primo fu fu–

cilato e

il

secondo impiccato nella piazza

della Vittoria; si dimentica che Moreno (')

fu avvelenato in mare, che Castelli (col–

pito da cancro alla lingua) fu imprigiona–

to, che Saavedra, Belgrano, Paso, Vieytes

furono confinati o destituiti; si dimentica

Entre Rfos. Sconfitto nella battaglia di Caseros,

Rosas

ifuggl

in Inghilterra dove morl nel 1877.

(2)

Juan Domingo Per6n, generale argentino, na·

to nel 18%, -governò

il

suo Paese dal 1946 al

1955,

anno in cui

fu

rovesciato da una rivolta

ge–

nerale delle sue stesse forze armate. Il suo regime

fu

caratterizzato dall'assolutismo, dalle repressioni

e dalle persecuzioni degli oppositori.

(3)

Santiago de Liniers, nato a Nior (Francia) nel

1756,

viceré

di Buenos Aires, organizzò la riconqui–

sta della città occupata dall'esercito invasore ingle–

se,

e

fu

fucilato nel 1810 ,per ordine della

Prime·

ra ]unta.

Martin de Alzaga ebbe lo stesso tratta·

mento

di

Liniers e

fu

giustiziato nel 1812.

( 4 )

Mariano Moreno, nato nel

1778

a Buenos

Aires,

fu

uno dei principali animatori della rivolu–

zione. Morl nel

1811.

Come quelli che vengono

ricordati dopo di lui, fece parte della

Primera

]unta,

nel 1810.

(S) José de San Martin, generale argentino nato

nel

1778,

morto a Boulogne sur Mer (Francia) nel

1850.

Fu a capo degli eserciti che scacciarono g;;

spagnoli dal Cile e dal Perù.

(6)

Bernardino Rivadavia, statista argentino nato

nel

1780.

Nel

1826

fu

presidente ,per un anno; ro–

vesciato da una rivoluzione, non ,poté mai rientra·

re nel suo Paese, nonostante i numerosi tentativi,

e morl in Spagna nel

1845.

(7)

Domingo F. Sarmiento, scrittore, statista e

militare argentino, nato nel

1811.

Nemico acerri–

mo di Rosas,

fu

presidente dal

1868

al

1874.

( 1 )

Juan Bautista Alberd.i, statista e scrittore ar

gentino, nato nel

1814

e morto a Parigi nel

1884

I suoi scritti furono la base della prima Costitu·

zione argentina.

(9)

Il 6 settembre

1930

una rivolta militare ca–

peggiata dal generale José Félix Uriburu tolse

U

potere al presidente lrigoyen. •Fu

il

primo colpo

di

Stato del secolo XX in Argentina. Uriburu rimase

al .potere fino al

1932,

anno nel quale morl.

(IO)

Hip6lito Irigoyen, uomo politico argentino,

nato nel

1850

e morto nel

1933.

Primo presidente

eletto a maggioranza popolare, mantenne l'incari·

co dal 1916 al 1922. Rieletto nel 1928,

fu

rov,,

sciato nel

1930

da Uriburu.

( 11)

Il

16

settembre

1955

un complotto delle

forze armate con l'appoggio dei civili rovesciò L

presidente Per6n.

Le

forze armate erano capeggia–

te dal generale Eduardo Lonardi, che governò fino

al novembre di quell'anno, sostituito poi dall'am–

miraglio Rojas e dal generale Aramburu.

( 12)

Scrittore e uomo politico argentino, nato nel

1863

e morto nel

1923.

Tra le sue opere principa1i

si annoverano

Mis montaiias

e

La

tradici6n nacionat.

Héctor A. Murena

l'odio feroce tra creoli e spagnoli durante

la Colonia, l'odio eterno tra gli abitanti

delle città portuali e quelli dell'entroter–

ra, l'odio degli emigrati al loro ritorno

dopo la caduta di Rosas, J:odio tra San

Martin(') e Rivadavia ('), tra Sarmien–

to (

7

)

e Alberdi (

8

),

l'odio dell'uriburi–

smo (') che inflisse torture e fucilazio–

ni nel 1930 dopo aver rovesciato Iri–

goyen (

10

),

l'odio degli antiperonisti che

fucilarono anche loro dopo

il

colpo del

1955 (

11

).

Si dimentica che l'odio è una

costante tale nella vita di queste terre

che Joaquin V. Gonzalez (

12

)

lo considerò

come la colonna vertebrale dell'avvenire

dell'Argentina.

E per quanto riguarda la cupidigia smi–

surata che porta all'appropriazione violen–

ta di quello che appartiene ad altri, alla

frode e al peculato, basterà guardare, re–

stando sul piano della pubblica ammini–

strazione - che suol essere lo specchio di

quel che avviene nel resto del Paese -

a Diego de Gongora, secondo governatore

di Buenos Aires ( 1618-'23), che fu

il

ca–

po della più grossa cricca di contrabban–

dieri dell'epoca, e via via ad altri nume:

rosi esempi, scelti a caso, come l'arricchi–

mento di Rosas

il

quale, tra l'altro, si ac–

caparra

il

rifornimento locale della carne,

o come il losco affare delle concessioni

elettriche di Buenos Aires, nel 1936, di

cui non si giunse mai a pubblicare l'elen–

co dei responsabili a causa dello scanda–

lo nazionale che avrebbe provocato

il

nu–

mero e l'alto livello sociale di coloro che

vi erano implicati, o come l'arricchimento

di Per6n, o come l'affare losco delle con–

cessioni di petrolio del 1960: è una ca–

tena ininterrotta che non fa che appesan–

tirsi man mano che

il

Paese cresce.

Odio e risentimento di tutti contro

tutti, ruberie di tutti contro tutti. Questa

storia, cambiando nomi e particolari, si

ripete probabilmente in una gran parte dei

Paesi latino-americani. Odio e ruberie so–

no esistiti ed esistono dovunque, ma ge–

neralmente come eccezioni: tra noi sono

la

regola. Non

è

che non vi siano eccezioni,

persone oneste e di sentimen ti elevati,