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R I N A S C I T A

357

anche le critiche all'indirizzo pericolosamente militaristico

della polìtica

statunitense aumentano nell'opinione pub–

blica americana, e fin nelle due Camere del Congresso,

dove l

'approvazione

dei crediti per i l riarmo dell'Europa

si è

avuta soltanto dopo molte resistenze

(la Camera dei

Rappresentanti ne aveva ridotto l'ammontare a

869

milioni

e

505.000

dollari).

C'è voluta la sensazionale rivelazione

fatta dal

presidente

Truman della fine del monopolio ame–

ricano dell'arme atomica per ottenere dalla

commissione

mista

del Senato e della

Camera

l

'approvazione integrale

degli stanziamenti a suo tempo richiesti dal progetto pre–

sidenziale, per l'ammontare complessivo di

1

miliardo e

314

milioni di dollari.

Tale

risultato

può avere soddisfatto

l'amor proprio

del

Dipartimento di Stato e dello stato mag–

giore

americano, ma non altrettanto l'opinione più avve–

duta

nelle capitali delI'Euroipa occidentale, nelle quali —

come si desuine facilmente dalla stessa stampa filogover–

nativa inglese e francese — la notizia lanciata da Truman

ha gettato scompiglio e disorientamento.

Se questa

è attualmente,

a grandi linee, la situazione

critica del

sistema dell'imperialismo

anglo-americano in

occidente, le

prospettive

divengono ancora più gravi

quando si allarghi lo sguardo all'altro emisfero. I l Libro

Bianco americano sulla Cina

costituisce

indubbiamente

una delle più preziose testimonianze che si conoscano del

pieno fallimento di una politica imperialistica

: che ormai

non ci sia più niente da fare in Cina è riconosciuto aper–

tamente nelle stesse dichiarazioni illustrative del segreta–

rio di Stato Acheson, i l quale sì è dovuto limitare a fare

la

voce grossa contro

eventuali intenzioni

espansive

del

mo–

vimento democratico cinese, con qualche generica allusione

ad una possibile alleanza anticomunista del Pacifico. E

mentre le forze dell

'esercito di liberazione riprendono l'of–

fensiva

su Canton (da dove l'agonizzante

governo naziona–

lista sì consola spiccando... mandati di cattura contro Mao-

Tse-Dun), la

Conferenza consultiva politica della

Cina

libera

riunita a Pechino proclama solennemente la nascita della

Repubblica popolare cinese e ne va elaborando la

Costitu–

zione,

Ma gl i imperialisti non disarmano:

battuti in Cina, posti

di fronte ad una profonda crisi economica nell'occidente,

essi cercano di intrigare nella zona balcanica,

servendosi

del tradimento dei dirigenti Jugoslavi — ormai definitiva–

mente ed ufficialmente smascherati dopo le note sovietiche

del l ' u e del

18

agosto

— svolgendo in particolare

opera

di provocazione ai danni dell'Albania,

Anche in questo

settore, si contrap–

pone

alle manovre dei circoli imperia–

listici i l sereno e fermo atteggiamento

dell'Unione Sovietica e dei ' paesi di

nuova democrazia, decisi a smasche–

rare e respingere ogni tentativo di pro–

vocazione.

E' su questa situazione, ed è in que–

sto

preciso momento, che i l commissa–

rio agli esteri sovietico, Vischinski, ha

presentato all'O.N.U. la sua mozione di pace, la quale,

mentre condanna i preparativi

bellici e la

corsa agli arma–

menti nonché la formazione di blocchi

politico-militari

aggressivi, rinnova la proposta del divieto incondizionato

dell'uso dell'arme atomica con relativo «adeguato*

con–

trollo internazionale e suggerisce la conclusione di un

patto * per i l rafforzamento della pace

» tra

le cinque

grandi potenze che sono membri permanenti

del Consiglio

di sicurezza (Cina, Francia, Gran Bretagna,

Stati Uniti e

Unione Sovietica). La mozione sovietica è stata, dalla

commissione politica, inscritta all'ordine del giorno

dei

lavori dell

'assemblea : non p-erò al primo posto, come sa–

rebbe stato da attendersi in considerazione della sua im–

portanza,

bensì al terzo

posto

ossia dopo i l problema green

e la

questione delle ex-colonie italiane (particolarmente

cara,

questa, all'Inghilterra, che ha

fretta di veder consa–

crato i l

fatto compiuto cirenaico in suo

favore).,.. E' già

un

sintomo poco incoraggiante delle reali intenzioni che

inspirano le

delegazioni delle potenze

occidentali; ad ogni

modo la discussione che avrà luogo nell

'assemblea

du–

rante

i prossimi giorni dirà chiaramente sino a qual punto

la loro politica sia dominata dai gruppi imperialistici

guerrafondai.

Monoionia e vacuila del–

l'anlicomunismo crociano

Non è facile definire che cosa vogliano essere gli

scritti

che, prima sui quotidiani più decisamente

ritornati al costa–

rne fascista, poi siti

Quaderni della Critica

Benedetto

Croce

dedica a ciò che egli chiama « comunismo », « marxismo ».

Si vorrebbe considerarli

incontrollata

invettiva dello

scrit–

tore contro chi non la pensa come lui, contro chi non ritiene

risolta una questione solo perchè da lui ne è stata indicata

una soluzione qualsiasi, 0 contro il mondo che va avanti per

conto suo; .si vorrebbe quindi passare oltre scuotendo le

spalle. Quanti altri autori di filosofia, invecchiati, non hanno

dato prova, e soprattutto nel giudicare i fatti politici del

tempo loro, di aver perduto il senno? Il lento ma sicuro

divergere della cultura italiana dal solco prescritto dal pen–

satore napoletane è certamente per lui cosa non compren–

sibile, irritante; net più vasto quadro degli eventi

mondiali,

poi, non vi è proprio nulla che valga a confermare ì suoi

pensamenti

e giudizi.

Governata dai comunisti

metà del–

l'Europa e l'altra metà quasi per intiero in mano ai preti;

governata dai comunisti metà dell'Asia c il resto in subbu–

glio; decisa quindi oramai, per chi sappia intendere il corso

delle cose, la vittoria

finale di un ordinamento

sociale

nuovo sulla v&echia civiltà capitalìstica ;

riconosciamolo,

colui che sì è ridotto a presentare

questa vittoria

come

l'apocalittico

trionfo dell'Anticristo,

ha ben motivo di di–

sperarsi, e analemizzare,

e maledire.

Sorprendente

è però il modo come invettiva e maledi–

zione, anziché accontentarsi

di essere tali, e

pretendere

semmai al valore di documento

psicologico, si coprano in>-

vece di complicato

argomentare e vogliano essere

accolte

come vero scientìfico. Che i signori Brown, 0 Smith, 0 Tru–

man, 0 Forrestall e Co. facciano rumore sulle gazzette e

dai microfoni a loro disposizione,

accumulando

diffamazioni

contro quella parte del mondo che è socialista e dove gover–

nano i comunisti, è cosa che ancora si capisce. E' atto di

ordine pratico, atto di « guerra fredda », riconoscono essi per

primi, e quindi propaganda ingannatrice e

disinformatrice,

perchè in guerra, si sa, con le menzogne si governa. Ma che

i rumori e le panzane dei signori Brown e Smith,

Truman,

Forrestall e Co. vengano raccolti, dedotti con rigoroso argo–

mentare secondo la dialettica dei distinti,

oppure

allegati

ad attestare conclusivamente

l'esattezza di questo

argomen–

tare, e il tutto voglia ascendere all'altezza di

considerazione

filosofica, è cosa che dà nel comico.

La nota comica, in sostanza, prevale. Vi è, a un certo

punto di questi scritti, un piofcssore

tedesco che va in

Russia a

a

cercare ti comunismo » subito dopo la rivoluzione

bolscevica e non ve lo trova {ma che voleva trovare, il pove–

retto, se non lo storico e sublime disordine delle grandi rivo–

luzioni, e nei bolscevichi

ferma volontà di trarre da questo

disordine un ordine nuovo?), e ci fa su una barzelletta sul

verbo al futuro, che davvero intenerisce,

per la candida

idiozia. Si è sempre detto gran mate dei professori

tedeschi,

ma la presa in giro è qui davvero

crudele.

L'autore, poi, non è ancora del tutto padrone del metodo

dei moderni propagandisti

della bugia anticomunistica

e gli

è forse consigliabile un ulteriore tirocinio. Su una trama di

comicità, ora cade nell'ingenuo,

ora nel truculento {oh! le

masse dei lavoratori che diventan • proiettiti umani* per la