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ANNO IV - N.

8-9

AGOSTO- SETTEMBRE

Rassegna di politica e di cultura italiana

D i r e t t o r e :

PALMIRO TOGLIATTI

GIORNATA DELLA PACE

Un giorno dell ' inizio d'autunno è stato scelto

come « Giornata della Pace ». Cosi hanno deciso

uomini di diversi paesi. Non senza una ragione.

I n autunno, r i t i r a t a la messe, raccol t i i grappol i

pesanti, staccate

dall'albero

le mele,

messo i l

miele da

parte, l 'uomo comprende meglio che

mai quanto

vale la pace. La natura stessa, la

purezza

e l'immensità del cielo, i l silenzio dei

campi , i l sole che intreccia le sue luc i coi rami

degli alberi che

si

spogliano,

t u t t o ciò spinge

l 'uomo alla meditazione.

Ricordo una chiara giornata d'autunno del

1943, nella piccola città ucraina

di

Gluccvo.

V i ero giunto

poco dopo la

fuga dei tedeschi.

Non provai sorpresa al-

.

cuna alla vista

delle ma-

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cerie e dei cadaveri d i

animal i i n decomposizio–

ne;

nella

loro

r i t i ra t a , t u t –

to distruggevano

i tedeschi.

Ma un al tro spettacolo

mi

sconvolse: quello dei meli

che giacevano a terra, ne–

gl i o r t i , segati con

cura.

Era difficile che

ci com–

movessimo in quegli anni:

avevamo visto

troppe cose

or r i b i l i . Ma rimasi scon–

vol to davant i

a

questi meli

mo r t i , pensando

alla v i t a

dell'albero e alla v i t a del–

l 'uomo, al

lavoro che era

occorso per creare quel

giardino. Evocai

le imma–

gini d i colonnati anneri t i ,

ninfe

d i marmo

fatte a

pezzi, i l ritratto di

una da–

ma

di

corte squarciato dal

coltello di un bruto, e un

bambino dal corpo fat to a pezzi, come una bam–

bola rot ta . Come mai è avvenuto che non abbia–

mo protet to quel bambino, quei f ru t t e t i , le vecchie

città, i tesori della cultura, — « noi », — cioè

t u t t i gl i uomini dotat i di pensiero e d i senti–

mento ?

I f ru t t e t i di GlucovoL. Ricordo le note di

Maiakovski i , nel 1925, i n occasione del suo viag–

gio in America. Eg l i era giovane allora, si ap–

passionava per l 'urbanismo, per lo sviluppo della

tecnica. Ecco cosa diceva della Normandia, che

aveva traversato al suo ritorno: « Ogni pollice

di terra è stato conquistato con una l o t t a seco–

lare; durante secoli, si è spremuto da esso, con

una attenzione da speziale, t u t t o ciò che po–

teva servire alla coltivazione delle violette, o

dell'insalata. Ma per quanto fosse meschino,

questo attaccamento forsennato alla propria ca–

setta, al proprio pezzo di terra, al proprio avere,

mm

Frati che fuggono

Disegna del Magnasco