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L'esperienzadel'48nel
pensieropoliticoitaliano
«L'istoriaèl'esperienza.E' d'uopopreparare
solecitamentelanostraistoria,perpotercisenza
indugiovaleredellanostraesperienza».Così,
giànelsettembre1848,scrivevaCarloCattaneo
nellaprefazioneallesueMemoriedell'Insurrezionie
diMilanonel1848edellasuccessivaguerra(1).
L'esempiodelloscrittorelombardofuseguitoda
moltideiprincipaliattoridegliavvenimentidel
'48edel'49.Sisviluppòcosì,specialmentenegli
annitra il '49e il '52,unavastaletteraturasto-
rico-politicaintornoallarivoluzioneeallaguerra
d'indipendenza:sipubblicarononumerosidocu-
menti,siesaminaronogliaspettidellarivoluzione
neisingoliStati italiani, siindagòsulnessotra
larivoluzioneitalianaequellaeuropea,sipole-
mizzòalungoeaspramentesullacondottadella
guerra'siadal latomilitareche,daquelodiplo-
matico;masoprattuttosicercòdi scoprirele
ragionidelfallimentodellarivoluzionenazionale
edi trarneuninsegnamentoperl'avvenire.Qui,
nelfattodiesserrivoltipiùall'avvenirecheal
passato,stalagrandeimportanzadiquegliscritti.
Lapolemicasulsignificatogeneraledel '48im-
plicainfatti lapolemicasullanuovaimpostazione
da-darealmovimentonazionaleitaliano.Sideli-
nea insommainqueglianniunnuovoschieramento
politicochesimanterrà a lungo,anchedopo
l'unificazione,echeinfluirà,direttamenteo in-
direttamente,suimovimentipoliticisuccessivi.
Pertantounesame,anchesommario,dialcunetra
leoperepiùsignificativesul '48, scrittenegli
anniimmediatamentesuccessivi,nonsoloè in-
dispensabileperunainterpretazionedel'48stesso,
maèdigrandeimportanzaper lacomprensione
dellastoriadeimovimentipolitici italiani di
tuttalasecondametàdel'Ottocento.
Comeènoto, ladirezionepoliticadelmovi-
mentonazionaledopo il '44erastataassunta
dalpartitomoderato-riformista.
I moderati si eranoproposti di risolvere il
problemaitalianofacendolevasoprattuttosu
dueforzeesistenti: il papatoelamonarchiapie-
montese.Entrambequesteforzesidimostrarono
nel'48inadattealcompitoloroindicato,main
lisuradiversa;infatti,mentre il papatosi era
rivelatounaforzasostanzialmentecontrariaal
movimentonazionale, lamonarchiapiemontese,
sebbenefosseapparsanonall'altezzadelcom-
pitoassunto,rimanevapursempreunaforzadi-
retamenteoindirettamenteutilizzabile. Incon-
seguenza,mentre il mitoneoguelfotramontava,
ilproblemadellafunzione(leiPiemontepassava
inprimopianonellepolemichedeldecennio
'49-'59.Ora,tragliscrittorimoderati,quelloche
primadel '48sieramenofattotrascinare,seb-
benecattolicissimo,dal'entusiasmoneoguelfo,
maavevafattodell'ideadel'egemoniapiemon-
teseil pernodelsuosistemapoliticoerastato
CesareBalbo.Qualeè il suogiudiziosul '48?
Nel'AppendicealSommariodellaStoriad'lUi-
ha
(2),scrittaprobabilmentenel18%0,lostorico
piemonteseosservachelerivoluzionidel '48 in
Europafuronoprovocatesoprattuttodaquattro
esigenzeprincipali: «1) Il desideriodella(lemo-
craziaassoluta,esclusiva,sotto i nomipocodi-
versidi«comunismo»e«socialismo».2) Il de-
sideriodellalibertàrappresentativa.3) Il desi-
deriodeleindipendenzenazionali.4) Il desiderio
delecosìdetteunitàdellenazioni,oriduzioni
diesseaungovernosoloocentrale».
(Sommario,
II
,211).SecondoilBalbo,inFrancialarivolu-
zionedel'48fuprovocata«dalprimoepiùstolto
diquestidesideri», inGermania«dalquartoe
piùvano», in Italia dalsecondoedal terzo,
«piùlegittimiepiùsanti».Epocodopoaggiun-
ge:«Sventuratamentel'Italiaebbeapropugnare
idueinsieme, esventuratissimamente(dando
rettaaconsiglieriscartatinegli ultimi anni)
elav'aggiunse il vanodesideriodell'unitàoso-
gnosettario».
(Somnuzrio,
ivi).Pertanto il fal-
limentodel'48inItaliasidovetteall'avervoluto
perseguiretrefini inunavolta.Prima(lei '48 il
Balboavevapostulato il principiodell'indipen-
denzacomeil porrounum
necessarium
dellapo-
liticaitaliana; laconquistadellalibertàavrebbe
dovutoseguirein unsecondotempo. I l movi-
mentodelleriformeavrebbedovuto,secondolui,
svolgersilentamenteeordinatamentesulpiano
interno, inmododanonperderdivista il fon-
damentaleproblemadel'indipendenza;invece i
«moti di piazza»provocatidai « settari» le
deterounritmotroppoceleree infine il con-
traccolpodellarivoluzionediFebbraiotolsealla
rivoluzioneitaliana il suocaratterenazionalee
gradualistico.Lalibertàtroppoprestoraggiunta
distrassegli italianidallaloroimpresaprinci-
pale': la guerrad'indipendenza, il cuipesori-
caddetuttosull'esercitopiemontese. I l Balbo
riconoscegli errorimilitari di CarloAlbertoe
delcomandopiemontese,maaffermacheessi
furono«piccoli»,rispettoagli erroripolitici:
«Questisonogli errorigrossi,checausarono
que'piccoli,edimpedironodi rimediarea' pic-
coli;questi,quellicheduemesiprimadiCustoza
aveangiàperduta laguerra»
(Sommario,
II,
233).Essiconsistetteroprincipalmentenelmuni-
cipalismodeimilanesi,nelladiffidenzadeglialtri
StatiitalianiversoilPiemonte,masoprattutto
nel'atteggiamentoassuntodaPio IXconl'allo-
cuzionedel29aprile,chetolse«ogniforzaalla
partemoderata,ches'appoggiava al concorso
deiprincipi,ediquestosopratutti». Il Balbo,
chegiànelle
Speranzed'Italia
avevaespressoil
suoscetticismosullapossibilitàdi utilizzare il
papatocomeforzaattiva a favoredell'indipen-
denzaitaliana,oratrovanegliavvenimentiuna
confermaallasuaopinioneeneconcludechein
avvenirebisogneràfareamenodell'aiutopapale.
Ma,nonostanteil giudizionegativosullalinea
seguitanel'48, ilBalbononguardaall'avvenire
conpessimismo. I duemotivianimatoridel '48
italiano—libertàeindipendenza—«continue-
rannoaconcitarelementiitaliane, a farnuove
rivoluzioni,•finchènonsianopienamenteottenu-
ti».
(Sommario, II
,212).E difronteallanuova
situazioneeglicapovolgelasuaprecedenteposi-
zione:«nonè più,comesperammo,l'indipen-
denzachecipuòdare la libertà,ma la libertà
(1)Primaed. Parigi,ottobre1848;secondaed.Lugano,
gennaio1849.
(2)C.BALBO,SommariodellaStoriad'Italia, ed.Laterza,
Bari,1914,vol. II, pp.185-235;si citadaquestaedizione,