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RINASCITA
partedirigereilmotonazionale,eratroppotardi:
difronteallareazionetrionfanteessipoterono
solamentefarvedere(li qualieroismisiacapace
ilpopoloanchenellecondizionipiùsfavorevoli,
quandohaunadirezioneveramentepopolaree
nazionale.
Questainbrevel'interpretazionemazzinianadel
'48.E' significativoil fattocheMazzininonsi
domandisela,fortunadel'ideologiamoderatae
l'eclissi(liquellarepubblicana,tra il '44e il '48,
nonabbiaunaqualcheragioneprofondadi ca-
ratteresociale.Comunque,dallasuainterpreta-
zionescaturiscelogicamentela viadaseguire:
«iLombardisannooracheilsegretodell'eman-
cipazioneèperessiun
problemadi direzione.
Seessinonavessero,perciecadevozioneauna
apparenzadi forza,messoi traditorinelproprio
campo.. . seavesseroconferito il mandatodi
guerra,anzichèaunacongregadicortigiani,ad
uominicomequellicheaveandirettol'insurre-
zione,vincevano.Legiornatedimarzopossonoe
debbonorifarsiquandochesia»(ed.naz.,XXXIX,
344).Sipuòdirechetuttal'azionediMazzinidal
'49finoallavigiliadel'59nonsiachelosviluppo
diquestoconcetto.Tutto ilsuosforzosaràd'ora
inpoidirettoacreareunaformazionepolitica
capacediprovocarel'insurrezioneedicondurla
finoalraggiung,imentodel'indipendenza,della
unità,dellarepubblica.L'esperienza(lei '48quin-
dinonhafattocheconvincereMazziniapersistere
semprepiùenergicamentesullaviaprecedente-
menteseguita.Maessalohaancheconvintodel-
lanecessitàdichiarireeribadirelesueideeri-
guardo
ad
alcunipuntirivelatisiparticolarmente
delicati.Ciòeglifeceriguardosoprattuttoa tre
problemi:•ilproblemadell'alleanzadeipopoli,
queloreligiosoequellosociale.Giànel '49egli
affrontaquestetrequestioni;nelgiornale
L'Italia
delPopolo,
da luifondatoaLosanna,pubblica
anzituttounarticolo
La SantaAlleanzadei
popoli,poiduescritti sulproblemareligioso,
uno
Dalpapaalconcilio
(ristampaaccresciutae
aggiornatadi unprecedentescrittodel1832),
l'altro
Syll'enciclica di papaPio IX,
einfineun
lungosaggio
I sistemie lademocrazia,
dedicato
principalmenteal'esamecriticodelledottrineso-
cialiste,anchequestononnuovo,poichèèlatra-
duzione,accresciutaeinparterifusa,diunaserie
diarticolipubblicatinel '47sulgiornaleinglese
Thepeople.
Nelprimoarticoloegliaffermache
gliavvenimentideidueannirivoluzionaridimo-
stranoche,sebbene i popoliinsortisianostati
«sopraciascunpuntopiùfortideglioppressori»,
igovernipoteronovincereperchèstretti in al-
leanzatra loro,mentre i popoliagironosepara-
tamente.Di qui lanecessitàdi unastrettaal-
leanzatra imovimentipopolariedemocraticie
diun'azioneperquantopossibilesimultaneadi
essi.Questoconcettononnuovonelsuopensiero,
maoraribaditoconparticolareenergia,rimase
infondosenzaconseguenzepratiche,chècerto
assaipocoefficaceful'azionedelComitatocen-
traledemocraticoeuropeo,fondatodaMazzinia
Londra,l'annosuccessivo.L'errore diMazzini
stavanelcredereripetibileabrevescadenzala
rivoluzioneeuropea,s'intenderiveduta e cor-
rettasullabasedel'esperienzadel'48.Anchene-
gliarticolisulproblemarelitzinsoegliribadisce
insostanzalesuevecchieidee. Il crollodell'il-
lusioneneoguelfadimostra,secondolui, inmodo
irrevocabilecheil papatoèavversononsoloal
motonazionaleitaliano,ma a tutta la civiltà
moderna.Daquestacostatazioneeglinontrae,
comeimoderati,laconseguenzadellaseparazione
trachiesaestatocheglisembraunespediente
temporaneopropugnaormaiapertamentela
necessitàdell'abolizionedelpapatoedella tra-
sformazionedemocraticadellachiesa: «Il papato
èmortocomelamonarchia.. .CostituenteeCon-
ciliosonquesti il principee il papadell'avve-
nire»(ed.naz.,XXXIX,374).
Quantoalproblemasociale,sipuòdirecheMaz-
zinidopoil '49,mentredaunlatoriaffermasem-
prepiùinsistentementelanecessitàdirisolverlo
secondolaformulasolidaristicadaluipreceden-
tementeenunciata,dall'altroriprendeconmag-
giorvigorelapolemicacontro ilsocialismoe il
comunismodellaqualeèdocumentosignificativo
ilcitatosaggio
I si.stemie lademocrazia.
Con-
vintoche ladiffusionedelledottrinesocialiste
inFranciaavessecontribuitoallarapidainvolu-
zionereazionariadellaSecondarepubblicaequin-
diallasconfittadelerivoluzioninazionalieuro-
pee,eglièdominatodallapreoccupazionechela
pauradelsocialismopossaallontanaredelleforze
dalmovimentonazionale;d'altraparte ècon-
vintochesianecessariomobilitarequantopiùè
possibileilpopolodellecittàperunanuovain-
surrezione.Nel1852affermerà:«noinonsiamo
comunisti,
nèlivellatori,nèostiliallaproprietà,
nè
socialisti
nelsensodatoaquelvocabolodai
settarisistematicidiunavicinacontrada. . La
rivoluzioneches'avvicinadovràfareper il pro-
letario.
. .ciòchelerivoluzionipassatefeceropel
borghese.
. .Lavoropertutti:ricompensapropor-
zionata'per tutti: ozioefamepernessuno:è
questalafedesocialediquanti,neltemponostro,
amanoesanno.Manonandremooltre i limiti di
questafede»(ed.naz.L,186).Eglicredeinoltre
chein Italia lasoluzionedeiproblemisocialinon
siapoi tantodifficile: «Venturasommaè per
noichenons'agitinoin Italia,comeinFranciae
inInghilterra,odlodistinzionidiclassiecheun
Governonazionalepossa,quandochesia,provve-
dereai dirittidelpovero,escioglierequetamente
ipiùarduipr,oblemisociali))e(1.naz. LI, 59).
Effettivamente,lastrutturaarretratadel'econo-
miaitalianapoteva,allorafomentarequestaillu-
sione,tantopiùcheMazzinirinunciavaadogni
propagandatra i contadinienonsiponeva il
problemaagrario(1). Lanotevolediffusionedel
mazzinianesimotra gli artigiani e glioperai e
l'influenzacheMazziniesercitòsulmovimento
deleSocietàoperaie, tre il '49 e il '65,dimo-
stranoche la suaconcezionerispondevaabba-
stanzaalleesigenzedelmovimentooperaioitaliano
nelasuaprimafase,megliodellevaghedottrine
socialistevenutediFrancia,chedelrestoavreb-
beropresuppostounostadiopiùavanzatodisvi-
luppo.Maèchiaroanchecheproprioinquesto
suo legameconunasituazionetransitoriasta la
debolezzadell'influenzadiMazzinisulmovimento
operaioitaliano(2).
(1)»Manca il popolo?Quale?11popolodellecampagne?è
vietatoeducarlo;noinonpossiamoaverlochea fatti, e loavre-
moconpochidecretichenemigliorinolecondizioni. Il popolo
delecittà' E' nostrotutto»;così
egli
scrivevanel1853(ediz.
naz.LI. 226).
(2) cfr. sull'influenza. diMazzini sulnascentemovimento
operaio,G.MANACORDA,Sulleoriginidelmovimentooperaio in
inSocietà,1947,n. 1 e la bibliografiaivicitate..