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72

RINASCITA

partedirigereilmotonazionale,eratroppotardi:

difronteallareazionetrionfanteessipoterono

solamentefarvedere(li qualieroismisiacapace

ilpopoloanchenellecondizionipiùsfavorevoli,

quandohaunadirezioneveramentepopolaree

nazionale.

Questainbrevel'interpretazionemazzinianadel

'48.E' significativoil fattocheMazzininonsi

domandisela,fortunadel'ideologiamoderatae

l'eclissi(liquellarepubblicana,tra il '44e il '48,

nonabbiaunaqualcheragioneprofondadi ca-

ratteresociale.Comunque,dallasuainterpreta-

zionescaturiscelogicamentela viadaseguire:

«iLombardisannooracheilsegretodell'eman-

cipazioneèperessiun

problemadi direzione.

Seessinonavessero,perciecadevozioneauna

apparenzadi forza,messoi traditorinelproprio

campo.. . seavesseroconferito il mandatodi

guerra,anzichèaunacongregadicortigiani,ad

uominicomequellicheaveandirettol'insurre-

zione,vincevano.Legiornatedimarzopossonoe

debbonorifarsiquandochesia»(ed.naz.,XXXIX,

344).Sipuòdirechetuttal'azionediMazzinidal

'49finoallavigiliadel'59nonsiachelosviluppo

diquestoconcetto.Tutto ilsuosforzosaràd'ora

inpoidirettoacreareunaformazionepolitica

capacediprovocarel'insurrezioneedicondurla

finoalraggiung,imentodel'indipendenza,della

unità,dellarepubblica.L'esperienza(lei '48quin-

dinonhafattocheconvincereMazziniapersistere

semprepiùenergicamentesullaviaprecedente-

menteseguita.Maessalohaancheconvintodel-

lanecessitàdichiarireeribadirelesueideeri-

guardo

ad

alcunipuntirivelatisiparticolarmente

delicati.Ciòeglifeceriguardosoprattuttoa tre

problemi:•ilproblemadell'alleanzadeipopoli,

queloreligiosoequellosociale.Giànel '49egli

affrontaquestetrequestioni;nelgiornale

L'Italia

delPopolo,

da luifondatoaLosanna,pubblica

anzituttounarticolo

La SantaAlleanzadei

popoli,poiduescritti sulproblemareligioso,

uno

Dalpapaalconcilio

(ristampaaccresciutae

aggiornatadi unprecedentescrittodel1832),

l'altro

Syll'enciclica di papaPio IX,

einfineun

lungosaggio

I sistemie lademocrazia,

dedicato

principalmenteal'esamecriticodelledottrineso-

cialiste,anchequestononnuovo,poichèèlatra-

duzione,accresciutaeinparterifusa,diunaserie

diarticolipubblicatinel '47sulgiornaleinglese

Thepeople.

Nelprimoarticoloegliaffermache

gliavvenimentideidueannirivoluzionaridimo-

stranoche,sebbene i popoliinsortisianostati

«sopraciascunpuntopiùfortideglioppressori»,

igovernipoteronovincereperchèstretti in al-

leanzatra loro,mentre i popoliagironosepara-

tamente.Di qui lanecessitàdi unastrettaal-

leanzatra imovimentipopolariedemocraticie

diun'azioneperquantopossibilesimultaneadi

essi.Questoconcettononnuovonelsuopensiero,

maoraribaditoconparticolareenergia,rimase

infondosenzaconseguenzepratiche,chècerto

assaipocoefficaceful'azionedelComitatocen-

traledemocraticoeuropeo,fondatodaMazzinia

Londra,l'annosuccessivo.L'errore diMazzini

stavanelcredereripetibileabrevescadenzala

rivoluzioneeuropea,s'intenderiveduta e cor-

rettasullabasedel'esperienzadel'48.Anchene-

gliarticolisulproblemarelitzinsoegliribadisce

insostanzalesuevecchieidee. Il crollodell'il-

lusioneneoguelfadimostra,secondolui, inmodo

irrevocabilecheil papatoèavversononsoloal

motonazionaleitaliano,ma a tutta la civiltà

moderna.Daquestacostatazioneeglinontrae,

comeimoderati,laconseguenzadellaseparazione

trachiesaestatocheglisembraunespediente

temporaneopropugnaormaiapertamentela

necessitàdell'abolizionedelpapatoedella tra-

sformazionedemocraticadellachiesa: «Il papato

èmortocomelamonarchia.. .CostituenteeCon-

ciliosonquesti il principee il papadell'avve-

nire»(ed.naz.,XXXIX,374).

Quantoalproblemasociale,sipuòdirecheMaz-

zinidopoil '49,mentredaunlatoriaffermasem-

prepiùinsistentementelanecessitàdirisolverlo

secondolaformulasolidaristicadaluipreceden-

tementeenunciata,dall'altroriprendeconmag-

giorvigorelapolemicacontro ilsocialismoe il

comunismodellaqualeèdocumentosignificativo

ilcitatosaggio

I si.stemie lademocrazia.

Con-

vintoche ladiffusionedelledottrinesocialiste

inFranciaavessecontribuitoallarapidainvolu-

zionereazionariadellaSecondarepubblicaequin-

diallasconfittadelerivoluzioninazionalieuro-

pee,eglièdominatodallapreoccupazionechela

pauradelsocialismopossaallontanaredelleforze

dalmovimentonazionale;d'altraparte ècon-

vintochesianecessariomobilitarequantopiùè

possibileilpopolodellecittàperunanuovain-

surrezione.Nel1852affermerà:«noinonsiamo

comunisti,

nèlivellatori,nèostiliallaproprietà,

socialisti

nelsensodatoaquelvocabolodai

settarisistematicidiunavicinacontrada. . La

rivoluzioneches'avvicinadovràfareper il pro-

letario.

. .ciòchelerivoluzionipassatefeceropel

borghese.

. .Lavoropertutti:ricompensapropor-

zionata'per tutti: ozioefamepernessuno:è

questalafedesocialediquanti,neltemponostro,

amanoesanno.Manonandremooltre i limiti di

questafede»(ed.naz.L,186).Eglicredeinoltre

chein Italia lasoluzionedeiproblemisocialinon

siapoi tantodifficile: «Venturasommaè per

noichenons'agitinoin Italia,comeinFranciae

inInghilterra,odlodistinzionidiclassiecheun

Governonazionalepossa,quandochesia,provve-

dereai dirittidelpovero,escioglierequetamente

ipiùarduipr,oblemisociali))e(1.naz. LI, 59).

Effettivamente,lastrutturaarretratadel'econo-

miaitalianapoteva,allorafomentarequestaillu-

sione,tantopiùcheMazzinirinunciavaadogni

propagandatra i contadinienonsiponeva il

problemaagrario(1). Lanotevolediffusionedel

mazzinianesimotra gli artigiani e glioperai e

l'influenzacheMazziniesercitòsulmovimento

deleSocietàoperaie, tre il '49 e il '65,dimo-

stranoche la suaconcezionerispondevaabba-

stanzaalleesigenzedelmovimentooperaioitaliano

nelasuaprimafase,megliodellevaghedottrine

socialistevenutediFrancia,chedelrestoavreb-

beropresuppostounostadiopiùavanzatodisvi-

luppo.Maèchiaroanchecheproprioinquesto

suo legameconunasituazionetransitoriasta la

debolezzadell'influenzadiMazzinisulmovimento

operaioitaliano(2).

(1)»Manca il popolo?Quale?11popolodellecampagne?è

vietatoeducarlo;noinonpossiamoaverlochea fatti, e loavre-

moconpochidecretichenemigliorinolecondizioni. Il popolo

deleci

ttà' E' nostrotutto»;così

egli

scrivevanel1853(ediz.

naz.LI

. 226).

(2) c

fr. sull'influenza. diMazzini sulnascentemovimento

operaio,G.MANACORDA,Sulleoriginidelmovimentooperaio in

inSocietà,1947,n. 1 e la bibliografiaivicitate..