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RINASCITA

Sivuoi far dimenticareche laborghesiaesiste,cheha

condotoanch'essa lasualotta diclasse'contro lasocietà

feudale, i suoi privilegi, i suoipedaggi', il suospezzetta-

mentopolitico, lesuecorporazionichiuse, lesuecariche

e-reditarie, i suoi eserciti di casta, la suaburocrazta di

casta.Eseunavolta, per sbaglio, ci sidovesseproprio

lasciarsfuggirecheessaesiste, allora si affermerà a

testaaltache la «buona»borghesianon hamai con-

dottouna.«cattiva»lotta di classecontronessuno,ma

soltantouna«buona»lotta politica per l'indipendenza

nazionalee la libertà,. tutt'al più è i l «cattivo»prole-

tariato, del qualeanche, in questocaso, si dovràam-

meterel'esistenza,checonduceuna«cattiva»lotta di

classe.

Maquiè il punto:Lalottaper l'unitàel'indipendenza

nazionalee la lottaPer le riforme liberali nonsonaltro

chela lotta«sociale»dellaborghesiacontro i suoi ne-

mici di classe, le lorostruttureeconomiche, le loroforme

politiche, le loro ideologie: e questa lotta,comeEngels

hadettoachiarechiarissimenote, trovasolidale il pro-

letariato, il qualeai suoi inizi «habisogno» (cfr.

ENGELS.

DerltscheBriisselerZeitung,27-1-1848,eMARx,Lotte di

classe, p. 177) del dominiodeblaborghesia. La lotta

«sociale»del proletariato,erededellaborghesia,com-

prendetuttequestecose,cioèunità eindipendenzana-

zionaleeriforme liberali, più tuttequellerivendicazioni

esclusivedel proletariato,checostituiscono inmodospe-

cifico il suomovimento«sociale», il socialismo.

Sevolessimovedere in concretocomeinterpreta la

rivoluzionedel1848unodegli stortci liberali borghesiche

oggivanno per la maggiore,apriamo i l Salvatorelli:

(Profilodella storia d' Europa.

Torino, Einaudi,

1944,

p.1001): « / fermenti di rivolgimento in Europa...

aranodi un tripliceordine,nazionale, liberaleesociale.

Fra I due primi regnava una strettaassociazione e

quasi identità...»mentre«molto più facile era i l dis-

sensotra le rivendicazioni politichee le sociali,poichè

questeultime, — sorteposteriormente alle prime, e

perciòmenodiffuse e radicale,—generimanoda una

parteunacertaindifferenzaverso leprime,mentredal-

l'altrasuscitavanopreoccupazionieavversioni in molti

dei fautori delle rivendicazioni politiche, appartenenti

alleclassi abbienti, o comunquepensosi dell'ordine e

delapacesociale.

L'unicosensochequesta frasepuòaverenell'inten-

zionedi chi l'ha scritta, è quello di insinuareche la.

colpadel fallimentodellarivoluzionenazionaleeLiberale

de/1848siadelproletariato, nqualeavrebbeavuto il torto

di far ombra alla borghesia. La borghesia infatti era

ombrosae quando la. rivoluzione le tolse i paraocchi

preferìnonaiutare più al sole.O, fuor di metafora, la

borghesiapernonprovocarel'avanzatadel proletariato,

preferì ritirarsi; nell'alleanza coi ceti feudali contro cui

erainsorta.

Sicehè la frasedel SalvaLgrelli, per diven!repressap-

pocoragionevole,andrebbe«tradotta»così: « I fermenti

di rivolgimento in Europaeranosoprattutto di un du-

pliceordine,nazionalee liberale, (in cui si esprimevano

lerivendicazioni sociali dellaborghesia).Perciò fra di

essiregnavaunastrettaassociazioneequasi identità...»

mentre«!moltopiù facileera il dissensotraquesteriven-

dicazioni (sociali) della borghesia e le rivendicazioni

sociali del proletariato, perchèquesteultime—sorte

posteriormentealle prime, (col 'costituirsi in classedel.

proletariato),eperciòdiffuseeradkate'consapevolmente

soltan'tonellasuaavanguardiacosciente,—generavano

daUnaparte(cioènel proletariato, o piuttostonei con-

tadini)unacertaindifferenzaversoleprime(indifferenza

chela borghesia,comeclasseallora diligenteavrebbe

dovutodissipareassociandocoraggiósamente alla pro-

pria lotta le classioppresse),mentre dall'altra suscita-

vanopreoccupazioni e avverstani in molti dei fautori

delerivendicazioni sociali dellaborghesia,appartenenti

alle.classi,abbienti (i capitalisti), o comunquepensosi

(i loro ideologi)dell'ordineborgheseedellapacesociale

borghese(cioèdella inconcussadittatura dellaborghe-

sia)».

Tradottedunque in un linguaggiochenonnasconda

maspieghi, quelle righe del Salvatorelli, cheabbiamo

sceltaamodellodell'interpretazioneborghesedel qua-

rantotto,possonosignificar soltantoquesto, che è ap-

puntoquelloche lo storicoborghese«nonvuole»diíe,

macheegli«deve»pur dire, sevuoi direqualchecosa

Cheabbia unsenso.Cioèchec'erauna lotta di classe

delaborghesia'contro i residui delmedioevo,mentre

giàsiponevanolecondizioni di unanuovalotta di classe

delproletariatocontro laborghesia.

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m.a.m.