

44
RINASCITA
assoluta.LeguerrediNapoleone,invece,con la
enormedis.ruzione di uomini, tra i piùaudaci
eintraprendenti,hannoindebolitonpnsolo la
energiapolitica militare francese, ma anche
queladelle altre nazioni,sebbeneintellettual-
mentesianostatecosìfecondeper la rinnova-
zionedell'Europa.
I rapporti internazionalihannocertoavu‘o
unagrandeimportanzaneldeterminare la linea
disviluppodelRisorgimento italiano,maessi
sonostati esagerati dal Partitomoderatoeda
Cavourascopodi partito. E' noaevole,aquesto
proposito, il fatto di Cavourchetemecome il
fuoco' l'iniziativagaribaldinaprimadella spe
dizionedi Quartoedelpassaggiodellostretto,
per le complicazioni internazionali chepoteva
creareepoi èspintoeglistessodall'en'usiasmo
creatodai Millenell'opinioneeuropeafinoave-
dereComefattibileunaimmediatanuovaguerra
control'Austria.Esisteva in Ctvour unacerta
deformazioneprofessionaledel diplomatico,che
loportava a vedere « troppe»difficoltà e lo
inducevaaesagerazioni«cospirative»e a pro-
digi,chesono inbuonapartefunamboleschi, di
sottigliezzae di intrigo. In ognicaso il Cavour
operòegregiamentecomeuomo di partito: che
poi il suopartitorappresentasse i piùprofondie
duraturi interessinazionali,anchesolonelsenso
delapiùvastaestensionedadareallacomunità
diesigenzedellaborghesiacon lamassapopo-
lare,è un'altraquistione(1).
IL
Nel'esamedelladirezionepolitica emilitare
impressaalmotonazionaleprimaedopo il '48oc-
correfarealcunepreventiveosservazioni dime-
todoe di nomenclatura.Perdirezionemilitare
nondeveintendersisolo ladirezionemilitare in
sensostretto, tecnico,cioèconriferimento alla
strategiae alla tatticadell'esercitopiemontese,
odelle truppegaribaldineo dellevariemilizie
improvvisatenelle insurrezioni locali (cinque
giornatediMilano,difesadiVenezia,difesadela
RepubblicaRomana, insurrezione di Palermo
nel'48,ecc.,ecc.);deveintendersiinveceinsenso
moltopiù largoepiùaderentealladirezionepo-
liticaveraepropria. Il problemaessenzialeche
siimponevadalpuntodi vistamilitareeraquelo
diespeleredallapenisolamiapotenzastraniera,
l'Austria,chedisponevadi unodei più grandi
esercitidell'Europad'alloraecheavevainoltre
nonpochiedeboliaderentinellapenisolastessa,
persinonelPiemonte.Pertanto il problemami-
litareeraquesto:comeriuscireamobilitareuna
forzainsurrezionalechefosse ingradodi espel-
leredallapenisolal'esercitoaustriacononsolo,
maanchedi impedirecheessopotesseritornare
(1)Apropositodellaparolad'origine«giacobina»formu-
latanel '48-'49: «rivoluzionepermanente»è dastudiarne la
complicatafortuna.Ripresa,sistematizzata,elaborata, intel-
lettualizzatadalgruppoParvusTrotzki, simanifestòinerte
etnefficacenel1905, e in seguitoera diventataunacosa
astratta, dagabinettoscientifico.Lacorrente(leninista)che
laavversò in questasuamanifestazioneletteraria, invece,
senta.'impiegarla«diproposito», la applicòdi fatto in una
formaaderentealla storiaattuale,concreta,vivente,adatta
altempoe al luogo,comescaturienteda tutti i poridellade-
terteinatasocietàcheoccorreva,trasformare,comealleanza
diduegruppisociali(proletariatoecontadino,conl'egemonia
delgruppourbano.Nell'unoagosiebbe il temperamentogia-
cobinosenzauncontenutopoliticoadeguato;nelsecondo,tem-
peramentoècontenutotggiacobino»secondo i nuovirapporti
storici', e nonsecondoun'etichetta letteraria e intellettua•
listica.
conunacontroffensiva,datochel'espulsionevio-
lentaavrebbemessoinpericolo lacompaginedel-
l'Imperoequindi'neavrebbegalvanizzato tutte
leforzedicoesioneperunarivincita.
Lesoluzionichedelproblemafuronopresen-
tateastrattamenteeranoparecchie, tutte con-
traddittoriee inefficienti.«L'Italia faràdasè»
fu laparolad'ordinepiemontesedel '48,mavolle
dire la sconfittadisastrosa. La politica incerta,
ambigua,timidaenellostessotempoavventatadei
partiti didestrapiemontesifu lacagioneprincipa-
ledelasconfitta;essifuronodiun'asuziameschi-
na,essifurono lacausadel ritirarsi deglieserciti
degli altri Stati italiani,napoletanieromani,per
avertroppoprestomostratodivolerel'espansione
piemontesee nonunaconfederazione italiana:
essinonfavorirono,maosteggiarono il movimen-
todeivolontari,essi,insomma,volevanochesolo
armatievittoriosi fossero i generalipiemontesi,
inetti alcomandodi unaguerratanto difficile.
L'assenzadi unapoliticapopolarefudisastrosa:
i contadini lombardi e veneti arruolati dal-
l'Austriafuronounodeglistrumenti piùefficaci
persoffocare la rivoluzione di Viennae quindi
ancheitaliana; per i contadini il motodelLom-
bardo-Venetoeraunacosadi signoriedi studenti
comeil motoviennese.Mentre i partiti nazionali
italianiavrebberodovuto,con la loro politica,
determinareo aiutare il disgregamentodell'Im-
peroAustriaco,con la loro inerziaottenneroche
i reggimenti italiani fosserounodeimiglioripun-
telli dellareazioneaustriaca.Nella lotta tra il
Piemonteel'Austria il finestrategicononpoteva
esserequello di distruggerel'esercitoaustriaco
eoccupare il territorio delnemico,chesarebbe
statofineirraggiungibileeutopistico,mapoteva
esserequello di disgregare lacompagineinterna
austriacaeaiutare i liberali adandareal potere
stabilmentepermutare la strutturapoliticadel.
l'Impero in federalisticaoalmenopercrearviuno
statoprolungatodi lotteinternechedesserespiro
alleforzenazionali italianeepermettesselorodi
concentrarsipoliticamenteemilitarmente(2).
Dopoaveriniziato laguerracolmotto« l'Italia
faràdasè»,dopo la sconfitta,quandotutta la
impresaeracompromessa,sicercòdiaverel'aiuto
francese,proprioquando,ancheper effettodel
rinvigorimentoaustriaco, al governodi Francia
eranoandati i reazionari,nemicidiunostato ita-
lianounitarioe forteeanchedi unaespansione
piemontese: laFrancianonvolledarealPiemon-
teneancheungeneraleprovettoe si ricorse al
polaccoOhzarnowsky.
Ladirezionemilitare era unaquistione più
vastadelladirezionedell'esercitoe delladeter-
minazionedelpianostrategicochel'esercitodo-
vevaeseguire;essacomprendevain più lamobi-
litazionepolitico-insurrezionaledi forzepopolari
chefosseroinsorte allespalledelnemicoe ne
avesserointralciato i movimentieservizi logisti-
ci, lacreazionedimasseausiliariee di riserva
dacui trarrenuovireggimentiechedesseroal-
l'esercito«tecnico»l'atmosfera di entusiasmoe
diardore.
Lapoliticapopolarenonfu fattaneanchedopo
il '49; anzi sugliavvenimentidel '49 si cavillò
(2)Lostessoerrore fucommeesodaSonninonellaguerra
mondialeeciòcontroleinsistenzedelCadorna:Sonninonon
volevaladistruzionedell'imperoabsburgicoesi rifiutòadogni
politica di nazionalità,;anchedopoCaporetto, una politica
nazionantaria fu fatta
ohtortocollo
e malthusianamente e
perciònondette i pit rapidi risultaticheavrebbepotutodare.