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RINASCITA

assoluta.LeguerrediNapoleone,invece,con la

enormedis.ruzione di uomini, tra i piùaudaci

eintraprendenti,hannoindebolitonpnsolo la

energiapolitica militare francese, ma anche

queladelle altre nazioni,sebbeneintellettual-

mentesianostatecosìfecondeper la rinnova-

zionedell'Europa.

I rapporti internazionalihannocertoavu‘o

unagrandeimportanzaneldeterminare la linea

disviluppodelRisorgimento italiano,maessi

sonostati esagerati dal Partitomoderatoeda

Cavourascopodi partito. E' noaevole,aquesto

proposito, il fatto di Cavourchetemecome il

fuoco' l'iniziativagaribaldinaprimadella spe

dizionedi Quartoedelpassaggiodellostretto,

per le complicazioni internazionali chepoteva

creareepoi èspintoeglistessodall'en'usiasmo

creatodai Millenell'opinioneeuropeafinoave-

dereComefattibileunaimmediatanuovaguerra

control'Austria.Esisteva in Ctvour unacerta

deformazioneprofessionaledel diplomatico,che

loportava a vedere « troppe»difficoltà e lo

inducevaaesagerazioni«cospirative»e a pro-

digi,chesono inbuonapartefunamboleschi, di

sottigliezzae di intrigo. In ognicaso il Cavour

operòegregiamentecomeuomo di partito: che

poi il suopartitorappresentasse i piùprofondie

duraturi interessinazionali,anchesolonelsenso

delapiùvastaestensionedadareallacomunità

diesigenzedellaborghesiacon lamassapopo-

lare,è un'altraquistione(1).

IL

Nel'esamedelladirezionepolitica emilitare

impressaalmotonazionaleprimaedopo il '48oc-

correfarealcunepreventiveosservazioni dime-

todoe di nomenclatura.Perdirezionemilitare

nondeveintendersisolo ladirezionemilitare in

sensostretto, tecnico,cioèconriferimento alla

strategiae alla tatticadell'esercitopiemontese,

odelle truppegaribaldineo dellevariemilizie

improvvisatenelle insurrezioni locali (cinque

giornatediMilano,difesadiVenezia,difesadela

RepubblicaRomana, insurrezione di Palermo

nel'48,ecc.,ecc.);deveintendersiinveceinsenso

moltopiù largoepiùaderentealladirezionepo-

liticaveraepropria. Il problemaessenzialeche

siimponevadalpuntodi vistamilitareeraquelo

diespeleredallapenisolamiapotenzastraniera,

l'Austria,chedisponevadi unodei più grandi

esercitidell'Europad'alloraecheavevainoltre

nonpochiedeboliaderentinellapenisolastessa,

persinonelPiemonte.Pertanto il problemami-

litareeraquesto:comeriuscireamobilitareuna

forzainsurrezionalechefosse ingradodi espel-

leredallapenisolal'esercitoaustriacononsolo,

maanchedi impedirecheessopotesseritornare

(1)Apropositodellaparolad'origine«giacobina»formu-

latanel '48-'49: «rivoluzionepermanente»è dastudiarne la

complicatafortuna.Ripresa,sistematizzata,elaborata, intel-

lettualizzatadalgruppoParvusTrotzki, simanifestòinerte

etnefficacenel1905, e in seguitoera diventataunacosa

astratta, dagabinettoscientifico.Lacorrente(leninista)che

laavversò in questasuamanifestazioneletteraria, invece,

senta.'impiegarla«diproposito», la applicòdi fatto in una

formaaderentealla storiaattuale,concreta,vivente,adatta

altempoe al luogo,comescaturienteda tutti i poridellade-

terteinatasocietàcheoccorreva,trasformare,comealleanza

diduegruppisociali(proletariatoecontadino,conl'egemonia

delgruppourbano.Nell'unoagosiebbe il temperamentogia-

cobinosenzauncontenutopoliticoadeguato;nelsecondo,tem-

peramentoècontenutotggiacobino»secondo i nuovirapporti

storici', e nonsecondoun'etichetta letteraria e intellettua•

listica.

conunacontroffensiva,datochel'espulsionevio-

lentaavrebbemessoinpericolo lacompaginedel-

l'Imperoequindi'neavrebbegalvanizzato tutte

leforzedicoesioneperunarivincita.

Lesoluzionichedelproblemafuronopresen-

tateastrattamenteeranoparecchie, tutte con-

traddittoriee inefficienti.«L'Italia faràdasè»

fu laparolad'ordinepiemontesedel '48,mavolle

dire la sconfittadisastrosa. La politica incerta,

ambigua,timidaenellostessotempoavventatadei

partiti didestrapiemontesifu lacagioneprincipa-

ledelasconfitta;essifuronodiun'asuziameschi-

na,essifurono lacausadel ritirarsi deglieserciti

degli altri Stati italiani,napoletanieromani,per

avertroppoprestomostratodivolerel'espansione

piemontesee nonunaconfederazione italiana:

essinonfavorirono,maosteggiarono il movimen-

todeivolontari,essi,insomma,volevanochesolo

armatievittoriosi fossero i generalipiemontesi,

inetti alcomandodi unaguerratanto difficile.

L'assenzadi unapoliticapopolarefudisastrosa:

i contadini lombardi e veneti arruolati dal-

l'Austriafuronounodeglistrumenti piùefficaci

persoffocare la rivoluzione di Viennae quindi

ancheitaliana; per i contadini il motodelLom-

bardo-Venetoeraunacosadi signoriedi studenti

comeil motoviennese.Mentre i partiti nazionali

italianiavrebberodovuto,con la loro politica,

determinareo aiutare il disgregamentodell'Im-

peroAustriaco,con la loro inerziaottenneroche

i reggimenti italiani fosserounodeimiglioripun-

telli dellareazioneaustriaca.Nella lotta tra il

Piemonteel'Austria il finestrategicononpoteva

esserequello di distruggerel'esercitoaustriaco

eoccupare il territorio delnemico,chesarebbe

statofineirraggiungibileeutopistico,mapoteva

esserequello di disgregare lacompagineinterna

austriacaeaiutare i liberali adandareal potere

stabilmentepermutare la strutturapoliticadel.

l'Impero in federalisticaoalmenopercrearviuno

statoprolungatodi lotteinternechedesserespiro

alleforzenazionali italianeepermettesselorodi

concentrarsipoliticamenteemilitarmente(2).

Dopoaveriniziato laguerracolmotto« l'Italia

faràdasè»,dopo la sconfitta,quandotutta la

impresaeracompromessa,sicercòdiaverel'aiuto

francese,proprioquando,ancheper effettodel

rinvigorimentoaustriaco, al governodi Francia

eranoandati i reazionari,nemicidiunostato ita-

lianounitarioe forteeanchedi unaespansione

piemontese: laFrancianonvolledarealPiemon-

teneancheungeneraleprovettoe si ricorse al

polaccoOhzarnowsky.

Ladirezionemilitare era unaquistione più

vastadelladirezionedell'esercitoe delladeter-

minazionedelpianostrategicochel'esercitodo-

vevaeseguire;essacomprendevain più lamobi-

litazionepolitico-insurrezionaledi forzepopolari

chefosseroinsorte allespalledelnemicoe ne

avesserointralciato i movimentieservizi logisti-

ci, lacreazionedimasseausiliariee di riserva

dacui trarrenuovireggimentiechedesseroal-

l'esercito«tecnico»l'atmosfera di entusiasmoe

diardore.

Lapoliticapopolarenonfu fattaneanchedopo

il '49; anzi sugliavvenimentidel '49 si cavillò

(2)Lostessoerrore fucommeesodaSonninonellaguerra

mondialeeciòcontroleinsistenzedelCadorna:Sonninonon

volevaladistruzionedell'imperoabsburgicoesi rifiutòadogni

politica di nazionalità,;anchedopoCaporetto, una politica

nazionantaria fu fatta

ohtortocollo

e malthusianamente e

perciònondette i pit rapidi risultaticheavrebbepotutodare.