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RINASCITA
piùingradodidominarle.« I motidel'autunno
edell'invernohannorimessoinlucelecontraadi-
zionidiclasse,epostoil proletariatoe i conta-
dini in apertacontraddizionecon laborghe-
sia(1)»,dicevaEngelsmettendodeliberatamente
daparte laparola«popolo».Siavverava,sia
pureinmodomenoimmediatoedirettodelpre-
visto,quantoMarxavevagiàaffermatounanno
prima,cioèche« il fruttoprincipaledelmovi-
mentorivoluzionariodel1848nonè ciòche i
popolihannoacquistato,maquellochehanno
perduto; laperditadelleloroillusioni (2)» e
che« lapiùimportanteconquistadellarivolu-
zioneè la rivoluzionestessa»(3), in quanto
chiamaalla lottanuoveforzesociali,eneacce-
lera,l'evoluzione.
IAquesteforzenascentidellasocietàitaliana,
laNeueRh,einisoheZeituAngnonpotèdedicare
ulteriormentelapropriaattenzione,'perlabuona
ragionechementrequellevenivanoevocatealla
vita, incondizionipiùdure in verità e con
possibilitàper ilmomentominoridiquantonon
fossestatopossibileprevedere,essasoccombeva.
Madallacolaborazionecheneglianniimmedia-
tamentesuccessiviMarxedEngelsvennerodando
adaltri giornali,soprattuttoamericani, e dal
loroepistolario,sipossonotrarrenonpochigiu-
dizisuiprimiincertiattidivitadiquesteclassi.
«Larivoluzioneitalianaèstataunbene...
scrivevaEngelspiù tardi,quasicommentando
lafrasediMarxsu:larivoluzionecheè lapiù
importanteconquistadellarivoluzionestessa
inquantohapostoanchelàinmovimentoleclassi
piùescluse,einquantooradifronteallavecchia
emigrazionemazzinianasiformaunpartitopiù
radicale,edilsignorMazzinivieneapocoapoco
soppiantato»(4).Maentrarenelmovimentonon
signiticaivanecessariamenteparteciparvigiàcome
forzaautonomaedirigente:anziMarxedEngels
eranonetamenteconsapevolidei limitidellosvi-
luppodiquesteclassiedelpericolochequesti
limiticostituivanoancora.Chiricordi leparole
diMarxnelleLotte di etasseinFranoiasul
«colpodistato))deicontadinidi«questaclasse
cherappresentalabarbarieinmezzoallacivltà»,
puòbencapireleloropreoccupazionialriguardo.
Questaclassecontadina,sfruttatacontempora-
neamentedaivecchiproprietarifeudali edalla
borghesia,epostainagitazionedallarivoluzione,
sepotevagiàesserchiamataaunafunzionerivo-
luzionaria,potevaperòancora,comegiànel'48,
esserefacilegiuocodellareazione.PerciòMarxed
Engelsseguivanoconestrema-atenzionelapoli-
ticadell'AustriainLombardia,fatta,comeEn-
gelsapprendedaivecchiamicidiLecco,disac-
cheggioadannodeiborghesie diimbonimento
deicontadini (5). «SequestavoltaMazzini, o
chiunquealtro simette acapodell'agitazione
italiana,nontrasformafrancamenteedimmedia-
tamente i contadinidamezzadri in liberipro-
prietariterrieri—scrivevaMarxadEngels—
(lacondizionedeicontadiniitalianièspaventosa,
orahosgobbatoafondoquestamerda), ilgoverno
austriaco,faràricorso amezzigaLiziani (6)»,
faràcioèunpo' didemagogianellecampagne,
(1) Ivi.
(2)«M.E.G.A.», I, 7, p.177(N.R.Z., 24-XII-1848).
I3) aM.E.G.A.», I, 7, p. 55(N.R.Z.,15-VI-1848).
4)MARX-ENGELS,
Briefwechsel,
I, p. 319,23-IX-151.
5)MARX-ENGELS,
Briefwechsel,
I, p. 241,8-V-1851.
6)MARX-ENGELS,
Briefwechsel, I , 7,
p. 13-IX4851.
abolendoconiniziativadall'altoqualchegravame
feudale,peratteggiarsiapaternoprotettoredei
contadiniefarseneunostrumentodidominio.
EdEngelsfacevaeco,maconunapuntadiotti-
mismo:«E'unafortunacheunpaesedoveinvece
diproletari cisonoquasisoltantodeilazzaroni
possiedealmenodeimezzadri»(7) il chevoleva
direchefinoaquandolecondizionidelosviluppo
borghesenonavesseroportatoavanti lacostitu-
zioneinclassedeiproletari,l'unicocetosociale:
chepotesse«esserpostoinmovimento»in Ita-
lia incasodi unarivoluzioneimminenteera
quelodeimezzadri:noneracertoun'avanguar-
dia,masolounamassasocialeomogeneae,quan-
topiùsfruttata,tantopiùsuscettibiledientrare
inmovimento:si trattavadivederechil'avrebbe
saputa«porreinmorvimento»,se laborghesia
italianao l'Imperoasburgico.Quando i moti
mazzinianidelfebbraio1853darannoalgoverno
austriacounnuovopretestodi reazione,Engels
spieràcontrepidazionelepossibilitàdisfruttare
insensoreazionarioilmalcontentodeicontadini,
offertealgovernoaustriacodaquestomotogene-
rosomainconsulto: «Orastiamoavedereche
fannoi contadiniitaliani...SegliAustriacitro-
vanol'occasioneperscatenarecontrolanobiltà
questicontadini,lofannosicuramente(8)».
Perfortunaunaseriaoccasioneperessereat-
trattinelgiuocoreazionarioicontadinidell'Italia
settentrionale,malgradogli errorideidemocra-
tIciborghesielabuonavolontàdell'Austria,non
l'hannopoidata.
Macheilproblemaesistesse,chequesteclassi,
unavoltaposteinmovimento,potessero,inuna
faseancoraimmaturadelllorosviluppo,essere
sfruttateinsensoreazionario, lotestimoniòpiù
tardi ilbrigantaggiocheiBorbonirifugiatialla,
cortepapaleorganizzarono tra i contadinidel
meridionecontro la borghesiaitaliana. E fu
questoungraveproblemadelnostrorisorgi-
mento,cheleclassidirigentinonsepperoenon
sanno.spiegarsi,echesoloilmarxismoèingrado
spiegare: «Bisogneràspiegare—scriveva
Gramsciperchè nel1848 i contadinicroati
combateronocontro i. liberalimilanesie i con-
tadinilombardo-veneticombatteronocontro i
liberaliviennesi(9)».E larispostaaquestoper-
chèvacercataappuntonelsensogiàindicato
daMarx:perchèlaborghesiafu'incapacedi le-
garea,sèlemassedeicontadini, inquantoessa
nonerainteressataallaloroliberazione,ma,sem-
mai,al lorosfruttamento; ese illproletariato
delecittàerainstintivamentelegatoallarivo-
luzionedellaborghesia,allaqualerisalivalasua
origineedi cuidovevapiùtardiraccoglierela
bandiera,caduta, i contadinieranorimastiistin-
tivamentelegatialleclassifeudali, a cuirisali-
vanole lorostessecondizionid'esistenza.,
Comunque,perquantoimpigliateancora in
contraddizioninonrisoltequeste«classiesclu-
se»siavviavanoormaicliaramen.eadivenire
apocoapocoleprotagonistedellastoria. Inuna
corrispondenzaal
NewYorkDailyNews
del
1853Marx,nelparlaredellascissioneoperatasi
tra i mazziniani inesilio,citavaAurelioSaffi,
ilquale,costatandol'inerziadelle«classisupe-
riori»affermava«cheera ilpopolodiMilano, i
(7)
MARX-ENGELS,
Brietwechsel,
I,
p.
319,23-1X-1851.
(8)MARR-ENGELS,
Briefwechsel,
I , p. 541,11-11-1853.
(9) I l materialismostoricoe la filosofiadiB.CROCE,Einaudi,
1948,p.203.