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kINÀcITÀ
Congressodel partito dal punto di vistadell'arricchi-
mentodella suaesperienzaorganizzativa.
Il compagnoStalin ha dato al partito brillanti
esempidi marxismocreativonellequestioni dellasua
strutturaorganizzativa. Mi riferisco alla dottrinadella
correlazione fra' la linea politica e il lavoro di orga-
nizzazione; alla dottrina dellaorganizzazionescien-
tifica,selezione,educazione,avanzamento e distribu-
zionedei quadri; dellaorganizzazionebolscevicadel
controlodel'esecuzione; dei modi di lotta del partito
contro i nemiciche si introduaononeile)suefile, lotta
per laepurazionedallesue file deidegenerati e degli
ipocriti; dellavigilanza e dellaassimilazionedel bol-
scevismo.
Controledegenerazioniinarte(*i
Passoallaquestionedella «creazione»letteraria di
AnnaAkhmatova.Lesueoperenegli ultimi tempi ap-
paionosulle riviste dLeningradonella forma di una
« rielaborazioneampliata».Ciòèaltrettantostranoe in-
naturale,chesequalcunooggi simetessea,ripubblicare
leopere di Merezlikòvski,Viàceslav Ivànov,Michele
Kusmin,AndreaBièly, ZinaidaGhìppius,FiòdorSol-
logùb,Zinòvieva-Annibal,etc. etc., cioè di tutti coloro
chela nostraletteraturae la nostraopinionepubblica
d'avanguardiahannosempreritenuto i rappresentanti
dell'oscurantismoreazionario e della rinnegazione in
politicae in arte.
Gorkidisseasuotempo,che il decenniotra111907ed
il1917merita ladefinizionedelpiùvergognosoemedio-
credecennio'dellastoriadegli intellettuali russi, allor-
chè,dopo la rivoluzionedel1905,unanotevoleparte
degli intellettuali voltò le spalle alla rivoluzione, si
lasciòaffondarenellostagnadelmisticismoreazionario
edeflapornografia,proclamò l'arte per l'arte Isufl
insegna,mascherando i l proprio tradimento con la
«bella»frase: «e io arsi tutto ciò a cuiM'inchinavo,
m'inchinai a ciòchebruciavo».Proprio in questode-
cennioapparveroopererinnegatecome I/
cavallopal-
lido
di Rdpscin, le opere di Vinnicenko e di altri
disertoridelcampodellarivoluzioneper il campodella
reazi9ne, i quali si affrettarono a screditare gli alti
idealiper cui lottava la partemigliore,d'avanguardia,
delasocietà,russa.Venneroalla luce i simbolisti di
tutte le tinte,cherifuggivanodalpopolo,cheproclama-
vano la tesi dell'arte per l'arte, cheesultavano l'as-
senzadi ideologia nella .letteratura,mascherando la
propriadecomposizioneideologicaemoralecollapreoc-
cupazioned'unabella formapriva di contenuto.Essi
-tuttieranoaccomunatidaun terroreanimalescodella
rivoluzioneproletariacheavanzava.
Bastiricordarecheunodeimaggiori «ideologi» di
questecorrenti letterariereazionarieeraMerezhkovski,
il qualedefinì la marcia in avanti della rivoluzione
proletariacome«l'Immondiziechesi fa avanti»,acco-
gliendo la Rivoluzioned'ottobreconunodio di belva.
AnnaAkhmatovaèunodei rappresentanti di questo
stagnoletterario, reazionarioesenzaidee.Essaappar-
tieneal cosiddettogruppoletterariodegliacmeisti,che
uscironoasuotempodalle filedei 'simbolisti,e fusem-
prepropugnatricedellapoesiaaristocraticadasalotto,
vuota,priva di contenuto,assolutamenteestraneaalla
letteraturasovietica. Gli acmeistirappresentavano la
tendenzapiù individualistadell'arteEssi predicavano
lateoriadell'arteper l'arte, dellabelezzapersestessa;
nonvolevanosapernedelpopolo,dei suoibisogni,dei
suoiinteressi, della vita sociale.
Perlesueorigini sociali eraquestaunacorrenteno-
biliare-borghese in letteratura, in unperiodo in cui le'
giornatedell'aristocrazia e dellaborghesiaeranocon-
tatee in cui i poetiegli ideologidelleclassidominanti
sisforzavano di evaderedalla realtàodiosa inaltezze
btratasteriche,
nellenebbie del misticismo religioso,
(*)DalrapportodlA.ZdanovsullerivisteZvezdaeLeningrad
(I)rarda
21settembre1946).
nelemeschinevicendepersonali e nelloscavodelle
loromeschineanirnucce.Gli acmeisti,come i simbolisti,
i decadentiegli altri raptpresetatantidell'ideologianobi-
liare-borghese in dissoluzione, eranoesaltatori della
decadenza,delpeSsimismo,della fede in unmodo
60-
-
prarmaturale.
La
tematicadell'Akhmatova è penetratad'invidua-
lismo. Il diapasondellasuapoesiaèestremamenteli--
mitato; una poesia di sign.orinetta infuriata, che si
muovetra il
baudoir
e l'inginocchiatoio.L.lsuomotivo
fandanientale è dato dagli accenti amorosi erotici,
intrecciatia,motivi di tristezza,angoscia,morte,misti-
olmo, fatalità. Il sensodella fatalità. .èunsentimento
comprensibileper lacoscienzasocialedei gruppiago-
nizzanti. Glioscuri umori delladisperazionecheprecede la
morte, leesperienzemisticheuniteall'erotismo,questo
èi l mondospiritualedell'Akhmatova, uno dei fram-
mentidelmondodellavecchiaculturanobiliare irri-
mediabilmentesprofondatonelpassato,delmondo«dei
buoni tempi antichi di Caterina».Oramonaca, ora
sgualdrina, o piuttostomonacae sgualdrinainsieme,
percui la dissolutezzavamista allapreghiera.
Questaè l'Akhmatovacan la suapiccola,meschina
Vitapersonale,conilesueinsignificantiesperienzee il
suoerotismomistico-religioso.
Lapoesiadell'Akhmatova è assolutamentelontana
dalpopolo.Essaè lapoesiadei dieci mila eletti della
vecchiaRussianobiliare,condannati, a cui nulla più
èrimastosenon di sospirareper il «buontempoan-
tico». I palazzi dei latifondisti dei tempi di Caterina
con i secolari viali di tigli, le fontane, le statuee gli
archi di pietra, le serre, leconversazioniamorosee le
insegnestintesull'ingresso. La Pietroburgonobiliare,
TzàrskoieSelò, la stazionedi Pavlovske le altre reli-
quiedella culturanobiliare.Ma tutto ciò è affondato.
in unpassatochenon ritorna! I frammenti di questa
culturaormai lontana,estraneaaie'popolo,che per
chissà.qUalemiracolo si sonoconservatisino ai nostri
tempi,nonhannopiù altroda farechechiudersi inse
stessievivere di chimere. «Tuttoèdissipata, tradito,
venduto»,—cosìscrivel'Akhmatova.
OssipMandelstam,unodegliesponentipiù in vista di
quelgruppetto,pocoprimadellarivoluzionecosì scri-
vevadegli ideali politici-sociali e letterari degli ac-
meisti: « Gli acmeistiuniscono l'amore per l'organi-
smoe l'organizzazione a un geniale,medioevalismo
fisiologico...».« IlMedioevo,determinandoasuomodo
ilpesospecifico.del'uomo, losentiva-eloriconosceva
in
chiunque, del tutto indipendentemente dai suoi me-
riti...».«Si, rEuropa.haattraversato il labirinto di una
culturaaffinataeprecisa,quandol'esistenzaastratta,
l'esistenzapersonale da nulla abbellita era stimatta
correun atto di valore. Di qui l'intimità aristocratica,
chelegava tutti gli uoulini e eracosìestraneaper Il
suospiritoalla«fraternità,
ed
eguaglianza»,delLagrande
rivoluzione»...« IlMedioevoci ècaro,perchèpossedeva
inaltamisura ilsensodel limiteedelebarriere...».«Un
mistogener2sodi ragionevolezzae di misticismoe la
nozionedelmondocomeviventeequilibrio si apparenta
aquest'epocae ci induce a trarreenergiedalleopere
sortesul terrenoromanzescodel1200».
In
questeenunciazioni diMandelstamsonoesposti i
sogni e gli ideali degli acmeisti. i Indietro,verso i l
Medioevo»,—questo•èl'idealesocialediquestogruppo
aristocratico-salottiero. Indietro verso la scimmia,—
'faecoZosteenko. A proposito, sia gli acmeisti, sia i
«Fratelli di Serapionc»trovano la lorogenealogia in
antenaticomuni.Siaper gli acmeisti,siaper i «Fratelli
diSerapione»l'iniziatore fuHofman,unodei fondatori
deladecadenzae delmisticismoaristocratici e salot-
tieri.Perchètutto aun tratto si èavutobisognodi popola-
rizzare lapoesia,del'Akhniatova?Qualerelazioneessa
haconnoi,uominisovietici?PerchèocCorremettereuna
tribunaadisposzionedi tuttequestecorrenti letterarie
decadentie a noiprofondamenteestranee?
V. I. Leninformulòperprimoconestremaesatezza
il rapipartodei pensierosocialed'avanguardiacon.1a
letteraturae l'arte. Vi rammenteròunnotoarticolo di