Table of Contents Table of Contents
Previous Page  80 / 228 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 80 / 228 Next Page
Page Background

capace di partire dai principi generali e di avere continuità logica nei suoi proces-

simentali.

In realtà noi sappiamo bene che questi «principi generali» sono fondati su

una rigida divisione della realtà in schemi e classificazioni, alla base delle quali

stauna concezione della cultura e della scienzacomepotere esclusivo e specialisti-

co. Questa concezioneè direttamente legata al destino storico dell'uomo di domi-

nare e trasformare la natura, con il grave costo di non saperne più riconoscere la

complessità e la multiformità. Le donne invece, vissute come natura, in quanto

portatrici di vita, si sonosempre rapportate adessa in forma di conoscenza e non

di violenza e di dominio. Si tratta di accettarequestonostro rapporto diverso con

la realtà e di capirlo fino in fondo, di capire cioè che il fatto di non aver dovuto

fare nostra l'inesorabilità di un incasellamento e di una classificazione solamente

razionali ci ha reso ricche di strumenti diversi di conoscenza.

L'accettazione di questi presupposti dovrebbeessere la base di partenza per

unprogetto in cui recuperare tutte le capacità positive derivanti dalla nostra con-

dizione storica di diverse-inferiori, di osservatrici, e non di dominatrici, della

realtà, e ribaltare un ruolo negativo nel suo contrario.

Una prima fase della nostra appropriazione della storia e della cultura è la

costruzione di una visione «interna» delle trasformazioni sociali e politiche, come

questesono state vissute dalle donne: le radici storiche della nostra condizione.

Questosignifica capire la nostra realtà contraddittoria di vittime e complici, che

ci fa perpetuare valori che sono contro di noi: un'ideologia che abbiamo introiet-

tato e che ci rende difficile, a volte impossibile, uscire da un modello imposto e

comune a tutte. Questo tipo di comprensione è un primomomento indispensabile

per la conoscenza di noi stesse e per l'individuazione degli obiettivi da raggiunge-

re.

La carenza di analisi di questo tipo, infatti, ha portato alle oscillazioni, pre-

senti anche nel movimento, come riflesso delle contraddizioni vissute da ciascuna

di noi, tra posizioni che rifiutano tout court ogni aspetto tradizionalmente fem-

minile con un approccio individualista é aristocratico, e quelle che ne esasperano

alcuni aspetti, i più tradizionali, in modo subordinato e difensivo. Questo primo

passo, anche se indispensabile, è però insufficiente: infatti è utile soprattutto ad

arricchire e a integrare la storia con il nostro punto di vista, rendendola solo ap-

parentemente più complessiva, ma accettando nella sostanza i metodi e i tempi di

unquadro generale già dato. Per noi si tratta invece d'intraprendere un cammino

molto più lungo, accettando il fatto che la storia generale e quella delle donne so-

nopercorsi paralleli che non possonoessere integrati, oggi, se non a prezzo della

subalternità del polo più debole della contraddizione.

Si tratta di dare un'importanza determinante, centrale, al vissuto, cioè di ri-

costruire il processostorico intorno al divenire della cultura materiale quotidiana,

cheè quasi sempre stata l'unica dimensione in cui hanno vissuto le donne. I l tem-

po e lo spazio in cui si svolge la storia ufficiale non sono gli stessi a cui fa riferi-

mento la maggior parte delle donne, e questa sfasatura è l'espressione dell'esclu-

sionedelle classi subalterne, e in particolare della componente femminile, dalla

partecipazione autonoma al processostorico. Ridare significato ai gesti, alle rela-

zioni sociali, al modo di pensare della vita quotidiana, vuoi dire riconoscerne la

rilevanza e compiere il primo passoperché gli strati sociali che finora sono stati,

per la storia e la cultura ufficiali, un oggetto tra gli altri, se ne approprino, ri-

costruendole dal proprio punto di vista. Per cultura materiale quotidiana inten-

diamo la ricostruzione sia della dimensioneconcreta della vita di ogni giorno, nei

78