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tana». I l carattere autoritario dello stato moderno c o m e centralizzazione delle

decisioni e separazione dalle masse — avviene mediante la realizzazione di uno

schema politico in cui il pluralismo interclassista delle istituzioni ufficiali filtra i

processi di decisione politica assunti attraverso i partiti i quali restano esclusi dal-

la articolazione pluralistica. L'estraneità dei partiti allo schema costituzionale, il

fatto cioè che i partiti non debbano sottostare alle regole di funzionamento de-

mocratico interno previste per le altre organizzazioni esistenti nello Stato e sotto-

poste al controllo di legittimità, porta all'assurdo che il controllo politico e giuri-

dico che il diritto pubblico assicura ed esercita su tutte le persone giuridiche si

ferma alle soglie dei partiti; essi, centro nevralgico della formazione del potere,

non devono rendere conto delle procedure della formazione delle loro volontà; le

quali o avvengono mediante il controllo delle clientele o delle correnti (come è

nella quasi totalità dei partiti) oppure sono controllate dall'alto mediante il cen-

tralismo (come è nel caso del PCI).

A questo punto bisogna aver il coraggio di riconoscere che lo stesso control-

lo pubblico sui partiti ha mutato completamente di significato politico rispetto al

passato quando, per i partiti del movimento operaio, la mancanza di tale control-

lo significava libertà dal controllo repressivo del potere borghese; oggi assenza di

controllo significa mantenimento del potere autoritario nei centri decisivi, ed il

controllo sulle assemblee rappresentative ha puro valore di ratifica post festum.

Non si vede perché le procedure di formazione della volontà di una società per

azioni, di una istituzione di beneficenza, di una banca debbano essere passibili di

controllo di legittimità, mentre non lo possanoessere quelle di un partito politi-

co; né d'altra parte perché lo statuto di tali organizzazioni debba rispondere a de-

terminati criteri di conformità all'ordinamento giuridico mentre quello dei partiti

no. I l fatto è che la mancanza di controllo è condizione per la effettività di pro-

cessi autoritari e nessuno oggi ha interesse a diminuire o mettere in crisi il conte-

nuto di autorità dei partiti politici. E non è un caso che i comunisti non mettano

indiscussione i principi del centralismo democratico.

Qui sta il nocciolo del problema. I l requisito fondamentale cui deve rispon-

dere una grande organizzazione nella società tardo-capitalistica è la capacità di

controllo sullemasse da lei rappresentate. Tale capacità di controllo viene a costi-

tuire una inversione radicale del concetto di sovranità popolare e delle sue fonti

di legittimazione. Kelsen, da finissimo e disincantato giurista borghese, diceva che

nel regime rappresentativo la sovranità è nel Parlamento e non nel popolo; pari-

menti nel regime di democrazia articolata sui partiti, essi sono i detentori della

sovranità politica; il rapporto tra partiti e masse si pone solo come problema di

adesione di queste ultime alle decisioni dei primi. La democrazia si risolve quindi

nel consenso dellemasse alle decisioni da cui sono alienate; e quindi le procedure

della democrazia sono le tecniche di formazione del consenso. L'aperta diffidenza

dei pensatori liberali nei confronti della crescita dei partiti politici nel XIX secolo

era certamente espressione della preoccupazione della perdita di potere per quelle

istituzioni cui la borghesia aveva delegato l'esercizio del potere statuale, ma con-

teneva la lucida consapevolezza che fattori non meno rilevanti di alienazione poli-

tica e di conformismo sociale si stavano preparando.

La specificità dei partiti di massa moderni sta quindi nella loro particolare

capacità di mediare nel loro interno le opposte tendenze della massificazione del

sistema politico e della necessità di controllo sullemasse; e l'affermarsi di alcuni

partiti, il declino di altri dipende proprio dalle diverse capacità di attuare nel loro

senoquesto tipo di mediazione, di trovare, pur nella conservazione del proprio

carattere autoritativo, sempre nuove e più valide ragioni di legittimazione della

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