Table of Contents Table of Contents
Previous Page  82 / 164 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 82 / 164 Next Page
Page Background

altri paesi occidentali, ci si rende conto di quanto diverse esse siano e quanto situa-

zione politica generale da un lato, lotte all'interno della corporazione dall'altro,

abbiano mutato il comportamento di questa, rispetto agli standard tradizionali pre-

sessantotteschi.

9. La presenza di gruppi organizzati all'interno della magistratura italiana

impone di soffermarsi anche sulla «ideologia» di questi gruppi. Come è noto la

magistratura italiana ha un altissimo tasso di sindacalizzazione. I due gruppi nel

quale mi l i tano t u t t i o quasi i giudici i tal iani sono l'Associazione Nazionale

Magistrati e l 'Unione Magistrati Ital iani, l a prima comprendente 1'85-90% dei

magistrati italiani, la seconda il restante 10%, in grandissima parte alti gradi.

L'Associazione Nazionale Magistrati al suo interno è suddivisa in quattro

gruppi, ognuno con i suoi organi di stampa, statuto ecc.: da destra verso sinistra

Magistratura indipendente, Terzo potere, Impegno costituzionale, Magistratura

democratica.

Magistratura indipendente raggruppa l a maggioranza conservatrice del la

Associazione ed attualmente monopolizza la rappresentanza «professionale» al

Consiglio superiore della magistratura. Nata parecchi fa attorno a quella che era la

sezione romana del l 'ANM, essa ha notevolmente allargato i suoi suffragi dopo i l

1968, utilizzando a proprio favore la reazione di molti giudici di fronte al vento della

contestazione, interna ed esterna al corpo.

Alla sua sinistra si colloca il gruppo di Terzo potere, una volta l'unico gruppo

organizzato all'interno del l 'ANM e tronco dal quale man mano sono venuti fuori

tutti gli aggregati attuali. Terzo potere si colloca su una linea abbastanza vicina a

quella di Magistratura indipendente, anche se la sua composizione è alquanto più

variegata della prima (accanto a giudici conservatori si riscontrano nel gruppo

anche magistrati abbastanza aperti).

Impegno costituzionale costituisce il gruppo di centro sinistra all'interno della

Associazione. La sua linea politica è rappresentata dalla insistenza sul problema

delle riforme della istituzione giudiziaria sulla base di un prudente gradualismo.

Abbastanza aperto all'esterno, anche se spesso in una dimensione più da sociologia

tecnocratica che da concreto impegno politico, il gruppo ha avuto un certo successo

nel passato (nelle elezioni per i l Consiglio superiore della magistratura del 1968

aveva conquistato la maggioranza dei seggi «professionali»), ma attualmente si

muove con una certa difficoltà, diviso come è al suo interno tra spinte verso il potere

all'interno del la corporazione (e quindi al la ricerca d i possibili incontr i con

Magistratura Indipendente, quanto meno a livello locale) e una difesa di una coe-

rente prospettiva di sinistra moderata. D i Magistratura democratica si parlerà

appresso.

L'Unione Magistrati Italiani, dal canto suo, raggruppa le cd. «toghe di ermelli-

no» e si muove su una linea che non sembra avere più alcuna possibilità non tanto di

espansione, quanto neppure di conservazione delle posizioni acquisite negli anni

scorsi.

La «conservazione» giudiziaria ha compreso che certe posizioni si difendono

meglio dentro l'Associazione che fuori, tanto è vero che alle elezioni del Consiglio

superiore della magistratura del 1972 neppure uno dei candidati dell'UMI è risultato

eletto. L'Unione, con la sua insistenza sul potere dei vertici, con la arcaicità del suo

linguaggio, ecc. è tale da costituire più un ostacolo che un supporto sulla via del

mantenimento di una dimensione giudiziaria che si discosti i l meno possibile da

quella tradizionale, in una situazione nella quale anche i giudici di destra non sono

80