

(6) Per i precisi riferimenti bibliografici cfr.
ivi,
parte prima.
(7) Cf r. gli interventi di Del Noce in
CASUCCI
(a cura di),
I l Fascismo. Antologia di scritti critici,
Il
Mulino, Bologna 1961, e in
AA.VV.,
I l problema storico del fascismo,
Vallecchi, Firenze 1970; H.
ARENDT,
Le origini del totalitarismo,
tr. it., Comunità, Milano 1967.
(8)
DE FELICE,
Le interpretazioni... cit., p. 20.
(9) Cf r. M.
MISSIROLI,
I l fascismo
e
la crisi italiana,
Cappelli, Bologna-Rocca S. Casciano-Trieste
1921; L.
SALVATORELLI,
Nazionalfascismo,
Gobetti, Tor ino 1923; G.
DORSO,
La rivoluzione
meridionale,
Gobetti, Torino 1925 (nuova ed. Einaudi, Torino 1955 e 1972). Nella sua opera più
tarda
Benito Mussolini alla conquista del potere,
cit., Dorso modifica in parte la sua analisi. Pur
mantenendo (come vedremo ancora più oltre) la tesi di un fascismo divenuto reazionario organica-
mente soltanto dopo che tra il '20 e il '21 esso viene scelto dalla borghesia reazionaria— rurale in
primo luogo —, egli respinge la tesi della «rivolta della piccola borghesia» nella nascita del
fascismo, e conclude: «E tutta questa armata, violenta, caotica e tumultuosa era tenuta in piedi sol-
tanto da un fattore negativo: l'odio contro le masse, la paura di aver evitato una rivoluzione sol-
tanto minacciata, la volontà di vendicarsi dei rossi e non solo di impedire ogni loro ritorno ma di
stroncarli per sempre» (p. 230).
(10) Cf r. l'Introduzione di
DE FELICE
all'antologia da lui curata I l Fascismo. Le interpretazioni dei
contemporanei e degli storici, Laterza, Bari 1970.
( I 1)
SALVATORELLI,
Op.
cit.,
p. 16.
(12) Cf r. A.
TILGHER,
La crisi mondiale e Saggi critici di marxismo e socialismo, Z anichelli, Bologna
1921; R.
MONDOLFO,
Per la comprensione storica del fascismo, Introduzione a A.
ZERBOGLIO,
D.
GRANDI,
I l fascismo,
Cappelli, Bologna-Rocca S. Casciano-Trieste 1922; ID.,
I l problema delle
classi medie,
Preambolo di F. Turati, La Giustizia, Milano 1925; di N. M.
FOVEL
cfr. i vari articoli
apparsi sulla «Critica Politica» (rivista quindicinale uscita a Roma nel 1921-26).
(13) Cf r. A.
GRAMSCI,
Socialismo e fascismo. L'Ordine nuovo 1921-1922, Einaudi, Torino 1966; ID.,
Sul fascismo,
Editori Riuniti, Roma 1974.
(14) I materiali dell'inchiesta sono conservati all'Archivio Centrale dello stato, a Roma: Acs,
Mostra
della Rivoluzione Fascista, Carteggio del C.C. dei Fasci di Combattimento 1919-1922, Buste
99-107.
(15) Cf r. D.
GUERIN,
Fascismo
e
gran capitale,
trad. ital., Schwarz, Milano 1956.
(16) G.
GENTILE,
Origini e dottrina del fascismo, in
CASUCCI,
op. cit., p. 31.
(17) Cf r. p. es., R.
VIVARELL1,
I l dopoguerra in I tal ia e l'avvento del fascismo. I . Dal la fine della
guerra all'impresa di Fiume,
Istituto Italiano per gli Studi Storici, Napoli 1967, p. 345.
(18) Cf r. G. Rum',
Mussolini
e
i l programma di S. Sepolcro, in
«Il Movimento di Liberazione in Ita-
lia», 1963,2;
ID. ,
« I l Popolo d' I tal ia» (1918-1925), i n
AA.VV., 1919-1925. Dopoguerra e
fascismo. Pol itica
e
stampa in Italia,
a cura di B. Vigezzi, Laterza, Bari 1965, pp. 434-441; A .
LYTTELTON,
La conquista del potere. Ilfascismo dal 1919 al 1929, tr. it., Laterza, Bari 974, p. 715.
(19) V. Nuova storiografia sul fascismo: i l libro di Lyttelton, in QP 53-54, e Sindacalismo e fascismo,
in QP 55.
(20) Cf r. P.
TOGLIATTI,
A proposito del fascismo, in
DE FELICE,
I l fascismo,
Cit.; GUERIN,
op. cit.
(21) N.
POULANTZAS,
Fascismo e dittatura. La terza internazionale di fronte al fascismo, trad. it.,
Jaca Book, Milano 1971. p. 254.
(22) P.
TOGLIATTI,
Lezioni sul fascismo,
Prefazione di E. Ragionieri, Editori Riuniti, Roma 1970, p.
26.
(23) M.
BARTOLOTTI
nell'Introduzione
all'antologia da lei curata
Le origini del fascismo,
Zanichelli,
Bologna 1969, p. 9.
(24)
DE FELICE,
Introduzione a I l Fascismo, cit., p. X I V.
(25) M i riferisco d'ora in avanti a
DE FELICE,
Mussolini,
I.
(26)
Ivi ,
p. 616.
(27)
Ibidem,
p. 657.
(28) Cf r. F.
TURATI,
Per un'unica internazionale dei lavoratori, in
BARTOLOTTI,
op. cit. (parla di un
fascismo «demagogico» prima maniera e di un fascismo seconda maniera che ne «rinnega le origi-
ni» e viene «comperato alfine della reazione»), p. 106 s.; G.
ZIBORDI,
Cri t ica socialista del
fascismo,
Cappelli, Bologna-Rocca S. Casciano-Trieste 1922 (contrappone un fascismo «politico»
—Milano, 1919 — a un fascismo «economico» — Bologna, 1920), pp. 26 ss.;
DORSO,
La rivolu-
zione meridionale, cit.
(i l primo fascismo, «rivoluzionario» e piccolo-borghese «sotto la spinta
degli avvenimenti e la pressione della nuova psicologia delle masse (...) modificò le sue pretese dot-
trinarie e svuotò il così detto programma di tutte le imbottiture bolsceviche)) e quindi, a partire dal
'21, «il movimento fascista, sorto nel 1919 in concorrenza alla rivoluzione bolscevica (...) si lasciò
incapsulare dagli interessi capitalistici» pp. 82-86; G.
SALVEMINI,
Scr i t t i sul fascismo,
vol. I , a
cura di R. Vivarelli, Feltrinelli, Milano 1966 (terza ed.) («Egli (Mussolini) riuscì in modo mera-
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