Table of Contents Table of Contents
Previous Page  121 / 164 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 121 / 164 Next Page
Page Background

del mantenimento della famiglia.

La divulgazione della psicoanalisi batte anche alle porte del Tempo Libero: i

filme gli spettacoli televisivi sonopieni di riferimenti alla psicoanalisi in forma bana-

lizzata. Anche la letteratura sguazza nei mali oscuri e simili. Se ciò restasse a livello

di semplice fruizione piacevole non ci sarebbe nessunmale. Purtroppo la compo-

nente relativa alla trasmissione ideologica è enorme. Il fatto stessocheun film visto

oun libro letto siano anche (e certe volte prevalentemente) pretesto per una discus-

sione o un'esibizione culturale, rafforza la comunicazione dell'ideologia.

Si possono fare molti esempi ma tutti, credo, concorreranno ad evidenziare

come nel consumo di ideologia, quella psicoanalitico-psicologicistica acquista un

suopeso sempre più notevole, proprio per il carattere che le è proprio e cioè di

scienza dello «Spirito». È ovviamente il cetomedioche fa aquesto riguardo la parte

del leonema nonèesclusoche gli strati superiori del proletariato, quelli chesonopiù

sensibili alla comunicazione di massa, non siano più impermeabili a questo tipo di

ideologia nel momento in cui questa viene loro presentata nei dovuti modi.

7. Lo status scientifico della psicoanalisi

I discorsi fatti finora hanno un presupposto che può essere contestato e cioè

che, per l'intrinseca debolezza della teorizzazione psicoanalitica, qualsiasi esten-

sione di questa o qualsiasi utilizzazione a livello generale rappresenta un abuso

ingiustificato. Inoltre può essere contestato il fatto che la diffusione psicoanalitica,

pur deformata nei suoi contenuti, rappresenti un danno, in quanto, all'incirca, tali

contenuti sonoprogressisti. Io ritengo che in ogni caso, anche la teoria più santifica-

ta, se regredisce ad aggregato di verità per fede, in cui gli elementi non sono più o

scarsamente verificabili, diventi un danno oggettivo e non perchè siamo spinti dal-

l'amore per la verità, ma perchèsiamo inibiti nell'azione di cambiamento dello status

quo. La teorizzazione ideologicamette il punto finale sui suoi contenuti, sianoanche

essi, apparentemente, contenuti relativi ad un metodo. E ciò viene fatto tramite il

supporto sociale che caratterizza l'ideologia.

Nel caso specifico della psicoanalisi l'estensione aprioristica delle sue ipotesi,

la loro caratterizzazione antropologica e generale ne minano essenzialmente la

scientificità. E per scientificità considero proprio la caratteristica dellescienze natu-

rali e simili dove gli scarsi tentativi riusciti di ideologicizzazione sono stati ogni volta

nullificati dalle nuove risultanze derivate dalla prassi scientifica.

Consideriamo solo la difformità ed eterogeneità delle scuole psicoanalitiche.

Tale eterogeneità non è ascrivibile alla «dialettica» delle correnti di pensiero ma

all'estrema incertezza e confusione delle lingue su presupposti fondamentali. Se ci

limitiamo al pensiero più propriamente freudiano, sarebbe interessante che qual-

cuno ci dicesse come si fanno a considerare solo differenze di «correnti» dei sistemi

cosìmassicci ed impenetrabili quali la scuola americana dell'Io, la scuola kleiniana,

Lacan e le svariate proliferazioni francesi, eciò che resta (e nonèpoco) del pensiero

ortodosso «ufficiale». Tutto ciò, senza considerare nonsolo le variazioni all'interno

della teoria freudiana, ma anche al di fuori di questa (Jung, i «culturalisti», i linguisti

puri come Lorenzer, i fenomenologisti come Laing ecc.).

Èevidente che ci troviamo dinnanzi ad una situazione che unisce un'estrema

varietà di dati emersi dalla prassi effettiva (e questo dovrebbe tenerlo in considera-

zione, edanche informarsene conprecisione, chi contesta tali prassi), edunamiriade

di modelli interpretativi, ipotesi e teorizzazioni assolutamente contrastanti. Vi sono

evidéntemente delle difficoltà strutturali nella psicoanalisi, e di questesi deve tenere

119