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In questi esempi ed altri che si potrebbero fare, è evidente l'uso di alcuni ele-

menti staccati o ambigui della psicoanalisi per giustificare una visione delirante e

cosmica che è evidentemente contrassegnata dall'impossibilità di realizzazione. Ma

èappunto sull'impossibilità di realizzazione che gioca ogni ideologia, altrimenti si

trasformerebbe in prassi. Concetti quali «desiderio» ed «inconscio» diventano cate-

gorie dello Spirito, «parola vuota» che è giocabile in mille contesti escludendone

qualsiasi verifica. Vi è, nello psicanalismo di sinistra, un uso deteriore di termini che

inizialmente legati al materialismo, se ne staccano, mantenendo l'equivoco della loro

origine: tutto diventa cosmico: desiderio, sessualità, corporeità. Non a caso è la lin-

guistica, la scienza delle «parole», che viene utilizzata abbondantemente.

6. Fruizione dell'ideologia psicoanalitica

Esaminiamo ora alcuni aspetti del secondo livello di soggetti che interessano

l'ideologia psicoanalitica. Sempre considerando la provvisorietà di tale distinzione,

possiamo sottolineare alcune aree nelle quali un sapere grosso modo psicoanalitico

intersecato da psicologismo, tende a penetrare. Certamente qui siamo molto lontani

dalla raffinatezza delle «macchine desideranti» e, inoltre, siamo sfasati nei tempi.

Infatti qui è giocata ancora una psicoanalisi tradizionale o per lo meno qualche cosa

che le assomigli.

Anzitutto vi sono coloro che hanno interesse per la psicoanalisi o per la psico-

logia genericamente, in quanto sperano di risolvere tramite esse delle problematiche

caratteriali. Che una persona comperi all'edicola della stazione il libretto

Come psi-

coanalizzare se stessi,

oppure confronti la propria situazione con quella esposta

dalla lettrice che ha scritto allo psicologo della rivista femminile, o invece legga i

Casi clinici,

ci troviamo di fronte ad un tentativo di risolvere in pratica i propri disa-

gi. Ciò che rende deteriore questo fenomeno non è tanto la privatezza del tentativo

(che per lo meno indica un desiderio autonomo di rompere col proprio disagio),

quanto, evidentemente, l'inutilità dello sforzo e la costruzione di un legame di dipen-

denza tra i l soggetto e l'ideologia psicoanalitica.

Un altro aspetto esemplare dell'ideologicizzazione psicoanalitica lo troviamo a

livello di trattazione della sessualità. Che la psicoanalisi sia stata recepita soprat-

tutto come etica della liberazione sessuale, è un dato di fatto. Ciò è condiviso anche

tra i meno sprovveduti, i quali considerano i l pensiero freudiano essenzialmente

come reazione all'austerità sessuale vittoriana. Evidentemente c'è un equivoco,

scarsamente chiarito dallo stesso Freud, sul significato della sessualità psicoanali-

tica che non collima affatto con quello comune (basti pensare a tutto ciò che rappre-

senta la sessualità infantile pre-genitale per la psicoanalisi). Non è un caso, quindi,

che in Italia, nel momento in cui trasformazioni strutturali abbastanza fondamentali

(esempio l'uscita precoce dei giovani e soprattutto delle ragazze dalla famiglia, la

maggiore possibilità di promiscuità, l'autonomia economica, la diffusione di modelli

culturali nuovi attraverso la comunicazione di massa, la decadenza dell'egemonia

ecclesiastica ecc.) portano ad una maggiore permissività sessuale, si giustifichi ciò

facendo ricorso ad una teorizzazione scientifica qual è quella psicoanalitica.

Da parte di fidanzati, amanti e coniugi esiste poi un'ulteriore utilizzazione del-

l'ideologia psicoanalitica o psicologicistica (ma li possiamo considerare sinonimi).

Nel momento in cui molti rapporti più o meno esclusivi, soprattutto basati sull'ege-

monia maschile oggettiva (unica fonte di reddito) e soggettiva (il valore «virilità»),

rivelano le loro difficoltà, il recupero nevrotico di questi viene tentato con un conti-

nuo ricorso alle argomentazioni psicologicistiche. I rispettivi discorsi sono infarciti

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