

gioranza silenziosa più di quando troneggiava, fredda e intoccabile, nel
salotto del marito.
A. E questo t i convince che l'amante-ruffiano fa bene a batterla?
T. No, mi convince che non si può abolire la prostituzione senza
abolire i l matrimonio, nella cultura come altrove. O la cultura riesce
a diventare patrimonio attivo delle masse, oppure l'attende i l destino
della pupa del gangster.
A. Ma le masse non sono la stessa cosa della maggioranza silenziosa.
T. No, grazie a Dio. Tuttavia la maggioranza silenziosa non è pur-
troppo una pura invenzione, come mol t i ritengono nel la sinistra, e
volere o volare fa parte anch'essa delle masse. Perciò quando i l volan-
tino elettorale proclama
Quel che non ha capito Marx
«i l diretto anti-
doto del libretto rosso di Mao», non ha poi tut t i i tort i . Le porcherie
di Plebe mirano a tener lontana la parte più credula, vile e sprovveduta
delle masse italiane da ogni possibile velleità di riflessione sul proprio
stato. E i n questo, data la nostra inerzia, sono efficaci.
A. Tu mi stai tessendo l'elogio di Armando Plebe!
T. No, t i sto tessendo l'elogio del libretto delle guardie rosse.
A. Vedo dove vuoi andare a parare. Tu vuoi insinuare i l perfido
sospetto che, anziché sciorinare i l repertorio d i bestialità d i Plebe e
discettare sulla sua natura una e trina con i l compiacimento dei giusti
della cultura, avremmo fatto meglio ad abbandonare i l nostro orgoglio
intellettuale e a foggiare strumenti semplici e pratici atti a combattere
il suo influsso.
T. Pressappoco.
A. Ormai l'abbiamo fat to e chissà che non s ia stato del tut to
inutile. Ma mi hai convinto. Sei venuto
ad audiendum verbum
e adesso
hai dato scacco matto a l maestro. Perchè io sono troppo stanco per
seguirti su questa strada. Anch'io ho tratto una lezione da Plebe, ma
diversa dalla tua. Mi sono persuaso della vanità del progresso, visto che
Plebe ne è l'esito ultimo, e della bontà degli stoici, che soli ci possono
offrire conforto i n un mondo i n cui egli trionfa. Ma che cos'è questo
orrendo clamore sotto l e mie finestre? T i prego, va un momento a
vedere di che si tratta.
T. Plebe è stato eletto senatore e la maggioranza silenziosa lo scorta
osannante i n Campidoglio dopo averlo scovato nell'attico dei Parioli
dove egli, Cincinnato novello, si era rifugiato per sottrarsi agli onori.
Pallido e f iero nell'ampio laticlavio, l a fronte contratta nello sforzo
di pensare, egli cavalca una bianca chinea che Almirante tiene per le
briglie, mentre gli incedono accanto, foschi e armati fino ai denti, Rauti
ePisanò.
A. Almirante non dimentica mai gli angeli custodi.
T. Tra le gambe della chinea scodinzola allegramente un cagnolino...
A. Sarà certo i l cane di Crisippo.
T. ... e a breve distanza segue un folto manipolo d i tradizionalisti
e d i autori d i Rusconi, avvolti i n cappe nere, compreso Guido Cero-
netti che a giudicare dall'espressione del volto non sembra un gran che
convinto che l'avvento di Plebe significhi una diminuzione dell'inquina-
mento e dell'immondizia. Tra due al i plaudenti di opl iti della polizia i l
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