

solo• un tasso d i incremento minimo annuo del l ivel lo d i vi ta, che al levi i i l
senso d i deprivazione relativa, anche se prosegue i l processo d i ul ter iore
emarginazione e quindi un peggioramento relat ivo del le condizioni d i vi ta.
Ciò è possibile con l ' impiego d i risorse minime e d i fat to viene praticato,
specialmente i n presenza .di necessità cl ientelari ed elettoralistiche.
In quel lo che chiamiamo 'centro', cioè l e zone urbane e/o industrializ-
zate i n via d i sviluppo, per quanto detto sopra si riproduce però la dicoto-
mia integrazione-emarginazione. Ma ment re a l No r d questa contraddizione
passa attraverso l'integrazione oggettiva (Mal let ) del la classe operaia e l a
sua subalternità socioculturale nella, società civi le e nel la v i ta urbana, nel
Sud per la distorsione segnalata t r a urbanizzazione e industrializzazione, l a
marginalità r ispet to a i rappor t i d i produzione propriamente indust r ial i r i -
guarda una massa crescente del la popolazione, che non è oggettivamente
integrata, e lo è soggettivamente nella misura i n cui è penetrata dai model-
li d i consumo della società del benessere, ma nello stésso tempo è continua-
mente confrontata con la propria marginalità sociale, politica e culturale. Per
questo le aree urbanizzate del Sud sono potenzialmente esplosive, i n quan-
to possono seriamente minacciare la stabi l ità politica (ordine pubblico, spo-
stamenti elettorali, cr isi d i sistemi cl ientelari).
In definitiva, nelle sue varie, forme e gradi, la marginalità interna al po-
lo in sviluppo, diversa a seconda se i l polo è sia urbano che industriale, op-
pure solo urbano, è i l momento cruciale nel la st rut tura sociale, portatore
della
contraddizione principale
prodot ta dal meccanisnio d i svi luppo.
Dopo questo quadro generale possiamo esaminai-é alcune differenzia-
zioni: s i t rat ta :di vol ta i n vol ta d i proceSsi d i divisione, polarizzazione, di -
sgregazione- del la popolazione meridionale riSpetto a l
funzionamento de l
mercato de l lavoro
(ut i l izzando l e categorie 'di Sovrapopolazione relat iva,
esercito industriale di riserva, massa marginàle);di alcune distinzioni relative
alla stratificazione o
st rut tura del la diseguaglianza,
Che sembrano part icb-
larmente ri levanti per interpretare i n modo 'adeguato la natura delle
nuove
contraddizioni del sottosviluppo meridionale (con r i fer imento al le categorie
di proletarizzazione, pauperizzazione, emarginazione, marginal i tà, depr iva-
zione relativa); inf ine discutiamo alcune pecul iarità del la
formazione del la
classe operaia
nel Sud nel dopoguerra (assumendo che certe caratteristiche
dello svi luppo economico e dell'industrializzazione producano una differen-
ziazione al l l interna del prolgtariato„qie da ,rni4Frne diffipile l a aig .gregazione
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3.2. 'Smirapopolazione eserci to industriale d i riserva, massa marginale ( e .
(a) Cercando d i reintegrare alcune categorie marciane, s i può definire
sovrapopolazioner relativa
(SPR) quella:, parte del la forza lavoro (EL ) che
eccede i bisogni medi d i occupazione necessari per un adeguato._ processo d i
valorizzazione del capitale i n una, data fase del suo sviluppo. .L 111;firp
Si possono distinguere ent ro l a SPR un settore fluente, uno latente e
( 8 ) Per. i concetti d i SPR e d i Erni sì r invia a l
Capitale:
per una loro recente applica-
zione a l 'contestci itàliano cf r. Luca Meldolese
Disoccupazione
ed esercito industria-
le di riserva in Italia,
Laterza, Bari. 1972; per i l concetto
di
'massa marginale' vp-
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