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polizzato i posti di lavoro nelle nuove organizzazioni statali e hanno tratto van-

taggio dalle riforme agrarie. Tra i l '60 e i l '65, ad es., i l consumo di lavatrici

aumentò di quasi quattro volte, mentre quello di cereali aumentò solo del 29% e

quello di scarpe solo del 60%. Non per niente

The Stages o/ Economic Growth

di Rostow è stato un bestseller in Egitto: esso mostrava come i l surplus neces-

sario all'industrializzazione poteva provenire da risorse estere, e non c'era bisogno

di produrlo all'interno con un rigido controllo dei consumi. L'industrializzazione e

la riforma agraria si sono sviluppate di pari passo con l'ascesa di una nuova classe,

creata dalla rivoluzione del '52 e legata da un rapporto parassitario all'apparato

statale in espansione sorto da quella rivoluzione.

I l « SocialismoArabo » come ideologia rispecchia questo processo (1). Esso

condanna gli imperialisti stranieri e i feudatari, ma condanna anche i l comunismo

«ateo » e la lotta di classe. I n particolare •si oppone all'accumulazione forzata:

«altri esperimenti in corso hanno realizzato i. propri obiettivi al prezzo della cre-

scentemiseria del popolo lavoratore, vuoi per servire gli interessi del capitale, vuoi

sotto la pressione di schemi ideologici che giungevano al punto di sacrificare intere

generazioni a vantaggio di generazioni a venire ». Dietro le invocazioni populiste

simaschera una effettiva dittatura di classe: « La democrazia politica non può

esistere sotto la dominazione di una solaclasse:Democrazia significa, anche letteral-

mente, i l dominio e la sovranità del popolo, di tutto i l popolo ». L'Unione Socia-

lista Araba era lo strumento politico di questo processo. Essa conta 5 milioni di

membri, ma è stata creata dal regime ed è controllata dall'élite del potere. E' stata

fondatacome strumento di mobilitazione e di inquisizione e non di organizzazione o

educazione dellemasse.

In questo sistema c'erano due contraddizipni: una contraddizione

interna

al

regime tra un'ala « di sinistra » e una « di destra », e una contraddizione tra i l

regime nel suo complesso e i l popolo egiziano. I l genio di Nasser consisteva nella

capacità di manipolare entrambe le contraddizioni in mododa tenerle sotto controllo.

Dopo i l '67, in ogni modo, questo controllo si fece sempre più difficile anche per

lui, e dopo la sua morte è divenuto ancora più problematico. La prima contraddi-

zione interna si sviluppò negli anni '60. Gli interessi legati all'Unione Socialista e

al settore statale dell'industria miravano ad accentrare i l potere nel

partito

e a

rafforzare il settore statale; ciò comportava il rafforzamento di un'ideologia « socia-

lista » che nel socialismo, riflette i l punto di vista della borghesia di stato. L'altra

corrente, quella « di destra », i cui leader eranoSadat e Aziz Sidai, attuale ministro

dell'economia, era contraria , al rafforzamento del partito, e voleva una maggior

liberalizzazioneeconomica u n a maggior libertà per i l settore privato. Essa favo-

riva anche il boom dei consumi nel cetomedio e il potere della tecnocrazia in alcuni

ministeri economici. I l dissidio si esprimeva in un conflitto interno al regime per

il controllo dell'apparato e del surplus, un conflitto tra due diversi modi di sfrut-

tare i l popolo. La trasformazione sociale dell'Egitto nel decennio successivo al '52

haalimentato entrambe le correnti; i l loro era un conflitto sulla forma cheavrebbe

dovutoassumere la dittatura borghese.

Entrambe le correnti si rifacevano ad una propria specifica mistificazione

ideologica del concetto d i popolo. La « destra » cercava d i spingere le masse

contro la « sinistra », chiedendo maggior « democrazia », attaccando i servizi di

(1) I l documento chiave del socialismo arabo è la Carta Nazionale, dalla quale ho tratto

le citazioni.

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