

«catturare » l'economia giapponese come invece ha catturato quella dell'Europa
occidentale, Francia compresa. Politicamente, i l Giappone è oggi ad un bivio. E'
in corso un grosso dibattito sulla strada che dovrebbe imboccare: o prendere
iniziative politiche senzaprecedenti per sistemare i propri rapporti sia conWashing-
ton che con Pechino, o tirare avanti per conto proprio, soprattutto ricostruendo la
suapotenza militare. Dopo gli avvenimenti dell'estate, il prestigio e la credibilità di
Washington a Tokyo sono a terra. Nessun uomo politico giapponese potrebbe più
rischiare di legare il proprio futuro alla « fiducia» in un regimeamericano; e l'LDP,
oggi come oggi, è troppo ossessionato dall'anticomunismo viscerale, dal razzismo
edall'odio di classe per esserecapace di modificare nel giro di breve tempo la sua
politica cinese.
Il Giappone non ha mai avuto una politica estera nel senso convenzionale
del termine per la semplice ragione che la classe dominante giapponese non ha i l
benchèminimo sospetto del fatto che il mondo esterno meriti quella considerazione
cheè il presupposto di ogni politica estera. Ora, come negli anni '20 e '30, la politica
verso l'est e verso l'Asia orientale e sud-orientale è in mano ai gruppi economici
eagli strateghi militari. C'è da dubitare che molti dei dirigenti dell'LDP vedano
in Formosa e nella Corea del Sud qualcosa di più che una colonia del Giappone.
Tale atteggiamentomiope ha i suoi vantaggi sul piano dei rapporti con l'America
e i l piglio combattivo del capitalismo giapponese rappresenta un cambiamento ben
accetto rispetto alla fiacchezza del suo corrispondente inglese o italiano. Ma gli
aspetti negativi sono soverchianti: un totale disprezzo per gli interessi degli altri
popoli così come per quelli dellemasse lavoratrici giapponesi — e imprese come
lapresa di Nanchino e Pearl Harbor. A tutto ciò si aggiunge che il ministero della
difesa è in subbuglio da quando i l nuovo titolare del dicastero, nominato appena
in luglio, ha dovuto dimettersi quasi subito dopo uno spettacolare scontro tra un
aereo di addestramento dell'Air Force e un jet per i l trasporto passeggeri. In tali
condizioni, è impossibile prevedere esattamente come si muoverà Tokyo.
Un risultato salutare in ogni modo è che per la prima volta da 25 anni a questa
parte la politica giapponeseha occupato la prima pagina della stampa occidentale, e
l'importanza del Giappone sia sul piano polititico che su quello economico è stata
finalmente riconosciuta in tutto il mondo occidentale, che fin qui avevamantenuto
unatteggiamento di condiscendenza verso la seconda potenza capitalistica — la
prima a mettere in ginocchio l'imperialismo americano, nemico numero uno di
tutti i popoli del mondo.
(1 settembre 1971)
J
.
H.
VENTO DELL'EST
La classe opera i a cinese con t r o l 'organizzazione capi tal ist ica d e l lavoro,
l'econotnicismo
e i
mi t i tecnocratici:
rappor t i d' inchiesta e ar t icol i sul la gestione
delle imprese, l a progettazione, l 'uso del le macchine, l 'at tuazione de l piano, l a
ricerca scientifica, l e finanze e i l commercio. —
I l dibat t i to sul la pol i t ica interna-
zionale dei comunist i cinesi:
U n testo d i Mao Tse-tung del 1940 con un ar t icolo
di • Bandiera Rossa ». — Un intervento d i Rossana Rossanda. — Wi l l i am Hi nton
sul viaggio d i Ni xon a Pechino. — Grande capitale, americani e neofascisti oggi.
Un numero, L . 750 - Abbonamento annuo L . 2.500.