

plificazione. Anche al l ' interno del la Cina non esistono conquiste val ide una
volta per tutte. Ma almeno fino al momento in cui i nostri compagni sinologi
ci diranno qualcosa i n contrario, continueremo a guardare al la Cina come
a un model lo d i costruzione del comunismo: i l p i ù coerente, consapevole,
ricco e avanzato del nostro secolo. Naturalmente, sappiamo bene che a noi
i l problema del la costruzione de l comunismo s i presenterà i n vest i assai
diverse, perchè diverse sono qu i l e basi material i, l e tradizioni cul tural i , i
modi di vi ta eccetera eccetera. Ma c i sono cose che sono e rimangono conk
quiste universali. La lot ta contro la divisione del lavoro, l a fabbrica aperta,
l'invito al la iniziativa delle masse, la lot ta contro la delega, i l burocratismo,
l'individualismo: è questa l a
nostra
Cina, l a Cina d i tut t i , l a Cina che spe-
riamo rimanga in vi ta sconfiggendo ogni nemico, interno ed esterno (13).
C'è ancora una cosa da di re, pr ima d i concludere questo ar t icolo già
troppo lungo. Chou En -lai ha invi tato Nixon a Pechino, e questo, intendia-
moci, è già un fat to pol itico importante, gravido d i conseguenze. Ma cosa ci
autorizza a ritenere che i l viaggio si concluderà con un accordo? Negli ul t imi
tempi Chou En-lai non ha perso occasioni per chiarire qual i sono le richieste
su cui i cinesi si batteranno, lasciando anche capire su cosa saranno dut t i l i ,
su cosa intransigenti. Nixon e i suoi col laboratori s i muovono i n maniera
assai più contorta, e non è possibile prevedere su cosa vorranno ( o potran-
no) cedere, malgrado l a loro assoluta necessità d i uscire da l pantano viet-
namita,
d i riassestare l a l oro economia, d i frenare l a crescita dell'opposi-
zione rivoluzionaria. Insomma, è anche possibile che Nixon se ne t orn i da
Pechino senza alcun risultato, che non venga rieletto, che le truppe americane
rimangano nel Vietnam e a Formosa. Ve l a immaginate al lora l a faccia d i
coloro che oggi danno la Cina per perduta (dal punto d i vista del la r ivolu-
zione, s'intende), così come quella d i coloro che s i affannano a dimostrare
che la Cina punta sempre sul cavallo giusto (sempre s'intende, dal punto d i
vista della rivoluzione?).
20 settembre 1971
G i
a
n
n
i
So f r i
(13) Questa Cina non è un mi to, ma una realtà vivente su cui abbiamo testimonianze e
descrizioni recenti: grazie, pe r esempio, a l prezioso fascicolo speciale d i « Vento
dell'est » (20-21) che contiene l e relazioni del viaggio d i un gruppo d i compagni; o
agli art icol i d i Lisa Foa, che sono t r a l e cose politicamente p i ù penetranti che s i
siano potute leggere su questo argomento negl i u l t imi temp i (penso, pe r es., a
Ritornando da un viaggio in Cina,
nel n. 25 di « Giovane Critica> e alla Introduzione
a L. Foa-A. Natol i,
La linea d i Mao,
Bar i 1971).
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