Table of Contents Table of Contents
Previous Page  41 / 276 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 41 / 276 Next Page
Page Background

delle merci » deriva « dall'addizione dei prezzi naturali del salario, del profitto

e della rendita)) (28) . Dopo questo « capovolgimento », Smith sostiene che

il profitto « dipende dal valore del capitale impiegato ed è maggiore o minore

secondo l a grandezza del capitale impiegato » (Cf r.

Storie dottr. econ.

I ,

pp. 152-57 e

Capitale, I I ,

1, pp. 19-47).

Questo «capovolgimento» smithiano aveva spalancato, così, l e porte —

osserva Marx — all'economia « volgare » (29). E poichè quest'ultima non è

che i l riflesso, d i ciò che appare <calla superficie facilmente visibile della

produzione capitalistica », essa rappresenta i rapporti di scambio così come

essi

appaiono,

cioè come « la somma di redditi

autonomi

che, in quanto tali,

vengono riferiti a tre fattori della produzione del tutto diversi l'uno dall'altro...

La proprietà della forza-lavoro, del capitale e della terra è la causa che assegna

queste diverse parti costitutive del valore delle merci ai proprietari corrispon-

denti e l i trasforma in redditi per essi »

(Capitale,

I I I , 3, pag. 184, corsivo

agg.). I n questo modo « proprietà fondiaria, capitale e lavoro sala-riato si

trasformano in fonti effettive » da cui sgorgano sia rendita, profitto e salario

che « le relative parti del prodotto in cui esse esistono e con le quali.., sono

scambiabili, e dalle quali, come ultima fonte, sgorga i l valore del prodotto

stesso »

(Cap-itale,

I I I , 3, pag. 239).

Per determinare le conseguenze dell'errore commesso da Marx nella tra-

sformazione, mi sembra necessario distinguere la sua tesi principale dal

modo

in cui egli ha cercato d i dimostrarla. Con l a trasformazione dei valori i n

prezzi egli si proponeva, a me sembra, di dimostrare la falsità e, insieme,

l'origine della tesi « volgare » ( o « capovolgimento » smithiano) sopra ricor-

dato. La falsità, perchè « la determinazione del valore è... i l

prius,

è presup-

posta al saggio di profitto e alla formazione dei prezzi idi produzione » (30).

L'origine, perchè quella tesi, in quanto basata sulla rilevazione del

risultato

della trasformazione ( la presenza del profitto, come elemento costitutivo, nei

prezzi d i produzione), attribuisce «una vita e un'autonomia fittizie », una

«figura materiale », a un rapporto di produzione (31).

Prima d i esaminare l e conclusioni che Napoleoni trae dalla soluzione

fornita da Sraf fa al problema della trasformazione nella Parte I di

Produzione

di merci

a

mezzo di merci,

esporrò molto brevemente quelli che a me sem-

brano essere i termini della questione.

(28) La teoria marginalista può essere considerata uno sviluppo, nel quadro dell'equilibrio

economico generale, di questa teoria smithiana. Per una penetrante, e, per molti versi,

ancora attuale critica di questa teoria smithiana, cfr.

Capitale, I I I ,

3, pag. 279-280.

(29) Ma n attribui questo « capovolgimento » smithiano proprio al la « identificazione »,

operata da Smith, di valori e prezzi. E' questa identificazione che lo induce a confon-

dere la direzione di causazione e a credere di ricavare, dalla

definizione

di saggio del

profitto, una « spiegazione » del profitto stesso. A proposito di Ricardo, che identifica

in molti passi valori e prezzi, Marx osserva che « l'opinione volgare è

inevitabile

»

quando « profitto e plusvalore sono identificati », poichè ciò equivale a stabilire una

relazione fra grandezza del profitto e grandezza del capitale impiegato che è invece

l'effetto della perequazione del saggio del profitto operata dalla concorrenza. (Cfr.

St. dottr. econ.

I , pag. 153, I I , pag. 140, I I I , pag. 394-395). Anche la soluzione fornita

•daMarx al problema della trasformazione avrebbe potuto, in realtà, rendere possibile

(per i l capitale e i l profitto complessivi) l'« opinione volgare ».

(30)

Storie dottr. econ.

I I I , pag. 400.

(31)

Ibidem,

pag. 503 e 523-24.

39 - ~