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assume tut to i l suo significato di r i f iuto degl i schemi prodot t i da una società

fondata sul lo sfruttamento e sull'oppressione; ancora una vol ta, vuole d i re

rinuncia all'efficienza e all'economicità, cr i ter i che tendono sempre a favo-

rire i pochi contro le masse.

La famiglia cellula politica, abbiamo detto; per evitare che diventi la sede

del pr ivato, l a difesa del la propr ia individual i tà, uno strumento d i ricrea-

zione dell'egoismo e dell'egocentrismo, d i modo che i l pr ivato non inf luisca

sul pubbl ico riproponendo i termini de i rappor t i t r a g l i individui caratte-

ristici del sistema che s i vuole combattere.

Famiglia, scuola, campi, fabbrica: ognuno d i questi moment i deve espri-

mere i diversi l ivel l i dei bisogni e delle esigenze delle masse che troveranno

la loro soddisfazione i n una sintesi centrale che non pot rà mai presentarsi

in opposizione a loro soffocando e non risolvendo l e contraddizioni.

La comune popolare nasce e si sviluppa negando alla radice tut t i gl i ele-

menti t ipi c i attraverso i qual i s i esprime l a st rut tura dell ' impresa capital i-

stica, ma senza alcuna mistificazione sul la forza che . i l capital ismo ha d i

riformarsi e r iproporsi a diversi l ivel l i . Nell'azienda d i t u t t o i l popolo che

sarà i l r i sul tato fi,nale dell'evoluzione del la comune popolare non esiste-

ranno di r igent i e di ret t i , non esisterà divisione del lavoro se non concepita

come divisione di compi t i e mansioni, scompariranno i privi legi intel lettual i,

contadini e operai realizzeranno l 'uni tà superando l'alleanza, solo se si terrà

conto d i tut to: del la continuazione del la lot ta d i classe, dell'esigenza del la

lotta ideologica, del la necessità d i una cul tura d i massa, del la propaganda,

della cont inua riaffermazione de i pr incipi .

In ogni strut tura e in qualsiasi istituzione esiste sempre la « linea nera »,

esiste sempre l a possibi l i tà del la borghesia d i r icost i tui rsi come classe e

di riconquistare i pr ivi legi perdut i . Questo pr incipo è tanto p i ù val ido i n

un'epoca stor ica i n cu i l ' imperial ismo è morente e l a tendenza principale

nel mondo è l a rivoluzione; i n questa situazione l'avversario d i classe usa

tut t i gl i strumenti, ogni luogo e ogni individuo nel vano tentativo di un recu-

pero che può essere d i breve durata ma può r i f let tersi negativamente su l

processo rivoluzionario mondiale.

Possiamo di re con questo che la comune popolare si presenta già come

un modello, r ipet ibi le nei termini d i un'equazione matematica, e valutabi le

come l 'al ternat iva al l ' impresa capitalistica? Sarebbe u n er rore che neghe-

rebbe tut ta la dinamicità d i un processo d i sviluppo e d i conquista lungo e

faticoso; come per ogni al tra istituzione, dalla fabbrica alla scuola, possiamo

dire che nel la comune popolare sono post i e aff rontat i i n modo corret to

tut t i i problemi che porteranno al la distruzione del capitalismo. Una visione

statica, che vede già i l socialismo realizzato, anzi, che i n questo socialismo

vede già realizzati alcuni momenti t ipici del comunismo, è una mistificazione

che allontana i problemi e, sotto un manto trionfal istico, permette al la bor-

ghesia d i riaffermarsi e d i riconquistare i l potere e i privi legi perdut i . •

La fabbr ica

Ma l'analisi della struttura della fabbrica e dell'organizzazione del lavoro

in fabbrica è i l momento che, meglio di ogni altro, ci permette di individuare

gli element i d i superamento dell ' impresa capitalistica. I mo t i v i sono ovv i

ed è inut i le insistervi, ment re nel là comune popolare s i sta compiendo un

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