

Degli attentati alla Rinascente non si parlerà più, se non in occasione
di un goffo tentativo di attribuirli, nell'agosto, alla compagna di Giangiacomo
Feltrinelli, Sibilla Melega. Ma i l nesso che viene istituito f ra gl i attentati
non riusciti alla Rinascente e quelli riuscitissimi del 25 aprile è di estremo
'interesse. Prima d i tut to stupisce che gl i attentatori del la Rinascente s i
annuncino in Questura prima delle esplosioni, con una letterina; che entrambe
le bombe vengano subito trovate intatte e si possa esaminare e conoscere
bene un intricato sistema d i accensione, mai usato prima (anche questo)
in occasione di altri attentati verificatisi a Milano in quei tempi; che, sebbene
per i l 25 aprile manchino i congegni ad orologeria, tuttavia l'Ufficio politico
si mette subito in cerca di anarchici perchè Rinascente, Fiera e Stazione risen-
tono della stessa mano, mano anarchica, secondo i l sillogismo: gl i attentati
alla Rinascente sono anarchici; gl i attentati del 25 aprile sono 'analoghi' a
quelli della Rinascente; ergo gli attentati del 25 aprile sono anarchici.
Solo che della premessa principale, gl i attentati della Rinascente, non
se ne parlerà proprio più: lettera, bombe ed altro, cadrà tutto nel dimenti-
catoio. Intanto però l'innesco poliziesco ha funzionato: si è aperta la caccia
all'anarchico.
E i l conto da presentare agli anarchici è lungo: gli attentati alla bomba
compiuti a Milano e altrove e di cui sono ignoti i responsabili sono ormai
innumerevoli. C'è .un elenco completo in testa ad Allegra per cui « quest'Uf-
ficio che aveva già avviato le indagini negli ambienti anarchici per gli atten-
tati che si erano precedentemente verificati.., aveva, nel tempo, ristretto grada-
tamente i l campo delle indagini stesse fissando la propria attenzione su due
gruppi di elementi anarchici "operanti in questa città... pertanto subito dopo
il verificarsi degli attentati del 25 aprile questo Ufficio serrò i l ritmo delle
indagini nei confronti dei componenti dei due suddetti gruppi anarchici »
(Rapporto 9-5-69).
Perchè 'subito dopo' e non prima? E' una domanda che rimarrà senza
risposta anche perchè lo stesso Allegra dichiarerà in dibattimento che dagli
attentati del 25 aprile non era emerso nessun elemento nuovo a carico dei
presunti colpevoli, ma che fonti confidenziali avevano detto d i loro tutto
quello che c'era da dire, già da tempo.
L'Ufficio Politico, per dichiarazione del suo Capo, ha cercato sempre e
soltanto fra gli anarchici. Ma che cosa aveva trovato prima del 25 aprile e
che cosa troverà dopo?
Le indagini d i pol izia
Bisogna subito dire che delle indagini effettuate prima del 25 aprile non
si saprà mai niente. Tut t i affermano genericamente o specificamente che
senz'altro sono state effettuate, ma nessuno ricorda nulla, è in grado di dire
nulla, di riferire qualche cosa di più o di diverso di un 'sospetto'. Cosicchè
nessuno potrà sapere mai che cosa di così preciso e puntuale venga conte-
stato agli imputati da farl i crollare sotto i l peso d i circostanziate prove.
L'Ufficio pòlitico, per bocca dei suoi meglio uomini, i Calabresi, i Panessa,
i Mucilli, i Pagnozzi (sempre loro che interrogano da galantuomini sia Braschi
che Faccioli che Valpreda che Pinelli) oscilla fra due interpretazioni: sape-
vamo già tutto; non sapevamo niente. Prevale l a prima ipotesi quando a i
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