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I l rapporto sul signor P.
1115 maggio 1969 Michail Kottakis, capo dell'ufficio diplomatico del Mini-
stero degli Esteri greco, invia all'ambasciatore greco a Roma, Pumpuras,
il testo di un rapporto di una delle « fonti » operanti in Italia. I n origine i l
rapporto era indirizzato al Presidente del Consiglio Papadopulos. Kottakis,
nella lettera di accompagnamento, invita Pumpuras ad aumentare le precau-
zioni e a cessare qualsiasi contatto con l'estensore del rapporto « in modo
da escludere che si possa individuare un legame tra l'azione dei nostri amici
italiani e le autorità elleniche ».
I l rapporto consta d i due capitoli: i l primo dedicato agli « incontri e
discussioni con i l signor P. » e i l secondo all'« azione concreta ». I l signor P.
è stato in Grecia di recente ed « è stato particolarmente affascinato... -dalla
potente e completa personalità del Primo Ministro ellenico ». Al capitolo secon-
do, i l paragrafo 'A' suona letteralmente così: « Le azioni la cui realizzazione
erano previste per epoca anteriore non hanno potuto essere realizzate prima
del 25 aprile. La modifica dei nostri piani è stata necessaria per i l fatto che
un contrattempo ha reso difficile l'accesso al padiglione Fiat. Le due azioni
hanno avuto un notevole effetto »,
Leslie Finer è un giornalista del settimanale inglese 'The Observer'. Ha
lavorato in Grecia come corrispondente da Atene, dal 1954 al 1968. Si presenta •
al processo contro gli anarchici all'udienza del 6 maggio 1971. Con ricchezza
di particolari racconta come è venuto in possesso del « rapporto » e come
ne ha controllato l'autenticità. Aggiunge che i l « rapporto » è redatto i n
perfetto « stile burocratico greco » e che la firma di Kottakis è stata sotto-
posta ad expertise ed è risultata autentica, fuori di ogni dubbio. I l « rappor-
to » è stato pubblicato prima in Inghilterra, poi in Francia ('Le Monde') e
infine in Italia poco prima delle bombe del 12 dicembre. Finer dichiara al
processo: « Ho rivelato il rapporto segreto dei colonnelli greci sugli attentati
del 25 aprile a Milano perchè avendo assistito di persona al• colpo di stato
di Atene del '67 mi è parso un dovere segnalare ai responsabili della vita
politica italiana i pericoli per l a democrazia che anche un governo può
ignorare ». Finer parla con voce lenta: lentamente l'interprete traduce. I
giudici non si accorgono che Finer non solo parla a loro, ma di loro.
I l 24 luglio 1970 è i l giorno in cui i l giudice istruttore Amati redige la
sua sentenza di rinvio a giudizio: egli conosce bene i l « rapporto », che si
trova, a cura dei difensori, allegato agli atti, e tuttavia i n 119 pagine d i
sentenza non una sola parola è sprecata per discutere di questo documento.
Amati scrive: « ... occorre chiarire.., che i l presente complesso procedimento
penale nacque a causa e per effetto delle indagini svolte subito dopo i due
attentati avvenuti entrambi a Milano, a breve distanza di ora, nel pomeriggio
del 25 aprile 1969, alla Fiera Campionaria (padiglione Fiat) e alla Stazione
Centrale (Ufficio Cambi). Le mosse dell'inchiesta, affidata all'Ufficio Politico
della locale Questura, si indirizzarono verso due gruppi di elementi anarchici
operanti in questa Città, l'uno... e l'altro che aveva come esponenti princi-
pali i coniugi Corradini Giovanni e Vincileone Eliane, di cui erano frequen-
tatori assidui Della Savia Angelo Piero e Braschi Paolo ». La Cia, i colonnel-
li, i l signor P., sono sogni da ragazzi; i l « rapporto » trafugato è una trama
da giallo; Leslie Finer è un noioso inglese con deformazioni professionali.
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