Table of Contents Table of Contents
Previous Page  158 / 276 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 158 / 276 Next Page
Page Background

attribuiti gl i incarichi più precari e più difficilmente ottenibili presso i l

ministero).

La categoria .dei docenti subalterni ha dunque iniziato la sua mobilita-

zione forte di un cospicuo numero di potenziali aderenti: assistenti volon-

tari, ricercatori, neolaureati, borsisti, incaricati più o meno fasulli... Tutto

«personale non strutturato », composto cioè da coloro che, non essendo di

ruolo (assistenti o docenti) lavorano nell'università senza la

minima

garanzia

sindacale (niente assistenza, niente indennità di licenziamento, niente liqui-

dazione, e più spesso addirittura niente salario). Nel mese d i dicembre e

gennaio gli elementi più attivi elaborano, su queste analisi, una piattaforma

rivendicativa che viene approvata dall'assemblea dei docenti subalterni d i

architettura e successivamente da quella di ingegneria. Questa piattaforma

prevedeva l a fissazione di un complesso d i norme che regolamentassero i

rapporti di lavoro (qualifica, giusta causa, indennità di pieno tempo) e inoltre

il riconoscimento di una « commissione di controllo » al la quale fosse affi-

data la verifica della legalità degli atti relativi al personale insegnante com-

piuti dal CdF. Ecco, da una mozione approvata dall'ass. doc. sub. l a moti-

vazione politica dell'iniziativa: « I l corpo docente della Fac. d i Arch., l a

cui condizione è progressivamente peggiorata all'insegna delle più sottili misti-

ficazioni ideologiche, e dei più pesanti ricatti del potere accademico masche-

rati dietro le istanze riformistiche, si ritrova oggi a fronte della situazione

reale, ... collocato alla retroguardia rispetto ad ogni altra categoria per quanto

riguarda la propria condizione di lavoro nella scuola. Mentre da una parte si

richiede a l corpo docente un impegno d i produzione intellettuale e mate-

riale sempre crescente a fronte della espansione d i massa della Facoltà, e

dei problemi di riorganizzazione e di controllo posti dalle lotte studentesche,

dall'altra lo si mantiene in una condizione di ricatto permanente, di selezione,

di subordinazione e incentivazione tipica dell'università d'élite. La minaccia

costante a l posto di lavoro è lo strumento più efficace d i discriminazione,

clientelismo, acquiescenza alle leggi baronali della carriera accademica. E

ciò vale soprattutto nei confronti dei neolaureati la cui accessibilità ad un

posto di lavoro nell'insegnamento e nella ricerca è condizionato al subordi-

namento ai gruppi di potere... » (3) .

Un primo momento di scontro lo si ha col Rettore quando si cerca di

imporre — al momento dell'approvazione preventiva del bilancio — la voce

concernente l a strutturazione dei docenti subalterni. Dopo alcuni tentativi

di riunirsi — mandati a vuoto dalla presenza nella stanza di un folto gruppo

di docenti subalterni — i l Consiglio di Amministrazione del Politecnico si

rifugia sotto le al i protettive del potere poliziesco. I l Consiglio di Ammini-

strazione viene tenuto in Prefettura e colà, segretamente, viene approvato i l

preventivo di spesa.

Ai primi di mano la categoria entra in sciopero su un fatto clamoroso:

9- incarichi attribuiti dal CdF d i Architettura ad altrettanti nuovi docenti

(della categoria di cui sopra), vengono ritenuti non attribuibili da parte del

Ministro e riconfermati ai precedenti incaricati — professori completamente

emarginati dalle lotte studentesche del '68 e mai più visti i n Facoltà — i

quali avevano presentato ricorso contro i l non-conferimento. L'aspetto più

(3) Documento votato a maggioranza dall'assemblea dei doc. sub. del 5-3-71.

--- 156 -