

due moviment i d i lot ta non avviene i n termini sol idarist ici ma sul terreno
qualificato d i una mobilitazione offensiva; l ' un i tà fisica dent ro l a facol tà è
la base materiale d i un' iniziativa pol i t ica omogenea che ha l a sua discrimi-
nante i n una coerente linea ant iri formista che così come attacca Lauricella e
l 'UNIA f a sprofondare ne l r idi colo e nel l ' isolamento t u t t i i teor i c i de l l a
committenza alternativa, del la cogestione e del l 'uso parziale alternativo.
Ed è questa linea, ancorata alle esigenze di massa dei proletari senza casa
e degl i student i , e espressiva de l l ivel lo p i ù consapevole e ma t uro d i u n
movimento d i classe che deve ancora •tutto dispiegarsi, ad avere un effetto
dilagante sul la ci ttà. E ' l a componente operaia che emerge i n tut ta l a lot ta
che per l a pr ima vol ta dal la nascita del movimento degl i student i esercita
un'influenza po l i t i ca concreta e classista su l l a mobi l i tazione studentesca;
questo connotato operaio determinato e maggioritario s i estende i n questa
fase a t u t t a l a mobilitazione d i classe, l a definisce e l a indirizza, compro-
mette la saldezza del fronte ri formista e revisionista, crea nuovi schieramenti.
Fim e Fiom d i Mi lano aderiscono al seminario sul la casa; l e Acl i , dopo un
grosso travagl io interno, solidarizzano; l a sinist ra PSIUP che s i raccogl ie
attorno a l giornale 'Contropotere' aderisce pienamente. I l « Corriere », « La
Notte », i l « Popolo » •vomitano l a l oro reazione quot idiana cont ro g l i ope-
rai e g l i student i . La DC vuole chiudere l a facol tà d i Archi tet tura. Invo-
cano la repressione p i ù dura, l ' intervento del la magistratura e del la polizia.
Forti contingenti d i pol izia affluiscono a Mi lano pe r l a manifestazione d i
sabato. I l « Giorno'> osserva l a vicenda con paternal ismo sociologico: « Al
di fuor i dei discorsi di ff ici l i che vengono f a t t i sul la l oro situazione, questa
gente vuole con disperata ostinazione una casa. I l resto non conta ».
L'« Avanti » attacca gl i 'estremiAti' e piange sui 'bisogni'; par la d i ' lot te
senza sbocchi', propr io mentre tenta d i disgiùngere dal la l ot ta i provvedi-
menti che i l Comune è ormai costretto a prendere i n considerazione, pe r
dimostrare che è i l Comune che è buono e non la lotta che vince. L'« Unità »
parla anch'essa di <dotte esasperate senza sbocchi)> e di strumentalizzazione,
da parte 'estremista', della 'disperazione dei baraccati'. I l PCI parla di opposti
estremismi, d i 'centrale della provocazione'; accusa d i 'provocazione pre-elet-
•torale' l a manifestazione i ndet ta pe r sabato e sembra associarsi a l co r o
reazionario perché la manifestazione venga proibi ta o repressa. I l PCI attacca
chi combatte cont ro l a r i forma su cu i s i è appena astenutò, e cont ro i l
governo Colombo che ha appena salvato con quel la astensione. (S i lamenta
vittima dei reazionari che hanno bocciato i l suo emendamento al la Camera
per la requisizione degli alloggi sf i tt i a favore dei senza casa, ma si accanisce
contro i proletar i che met tono i n prat ica questa pol i t ica) . L a sua ot tusa
ostinazione è proporzionale al t imore di dover rendere conto delle sue scelte
politiche ad una base operaia sollecitata dagli avvenimenti. Cerca quindi con
la diffamazione d i diffondere un'opinione falsa sui fat t i , e indice una contro-
manifestazione d i inqui l ini per lunedì.
I l G.C. di ffama anch'esso con un volantino l a lot ta i n corso, e convoca
una propria manifestazione separata Ma è un at to avventato d i frazionismo
minoritario. Al suo interno mol t i mi l i tant i . dissentono radicalmente; un pate-
tico r ichiamo al patr iot t ismo d i setta riesce appena a porre un argine al la
crisi interna. Ma i l gruppo dovrà piegarsi a prendere accordi con l e forze
che hanno l ' iniziativa politica.
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