

2) L o sfruttamento è i l « correttivo dialettico »
Ritorniamo a Marx-Napoleoni: l o sfrut tamento ( l a propr ietà pr ivata) ,
se da una parte è l a
conseguenza
e l'espressione compiuta dell'alienazione,
dall'altra è anche, per usare le parole d i Marx-Napoleoni, « i l meno con cui
dall'alienazione s i esce », « i l corret t ivo dialet t ico dell'alienazione ». I n f a t t i
(riporto qui solo un brano del l ' Inno del Capitale che Napoleoni fa intonare
a Marx-Napoleoni) ( s i legga l ' intera pagina 150):
2a) « I o sfruttamento è i n generale la situazione i n cui i l prodotto del
lavoro non ri torna interamente al lavoratore, ma resta in parte in proprietà di
un al tro ». Esso è anche però «
ciò che media tra lavoro
e
natura,
in modo che
i l prodotto, cioè l'oggetto sensibile esterno uti le cui i l lavoro mette capo non
sia solo semplicemente l 'oggetto che immediatamente soddisfa u n bisogno
della v i t a naturale, e neppure semplicemente l 'oggetto che ricostituisce l o
strumento elementare
'con cui l'uomo
sempre produce, ma
sia anche
e
soprat-
tutto l 'oggetto che ampl iando l o strumento ossia al largando l e condizioni
oggettive de l lavoro rende quest 'ul t imo •così 'produt t ivo' che a l l a f ine s i a
possibile r idurre al minimo l 'att ivi tà alienata, i l lavoro stesso cioè, « quell'at-
tività r ivol ta a soddisfare bisogni
a l t r i
da quel l 'unico bisogno vero che è
l'uomo stesso » . ( I pr imi due corsivi sono miei).
Secondo Marx-Napoleoni, l'entrata sulla scena della Storia della borghesia
e del capitale ( = accumulazione) coincide con l a scomparsa del consumo
improduttivo ( = ostacolo all'accumulazione). I l capitale è quindi, per Marc-
Napoleoni, la forma suprema del lo sfruttamento, sia nel senso che por ta al
l imite estremo l'alienazione (aggiungendo all'alienazione 'generica' l 'al iena-
zione 'capitalistica') sia nel senso che
«propr io per questo
esso realizza tutte
le capacità che nel la forma d i sfruttamento sono contenute, sia inf ine che
per tut to ciò
esso è i l termine ul t imo del lo sfruttamento, ossia i l termine
che mette f ine al la stessa base su cui l o sfruttamento è costituito, l'aliena-
zione del l 'attività umana, i l lavoro ».
2b) Come si è detto, sono proprio le t re caratteristiche specifiche del-
l'alienazione capitalistica ( e i n particolare l a terza, cioè l e macchine) che
pongono, per Marx-Napoleoni, le basi per portare
al l imi te
l'alienazione (alie-
nazione 'generica' s i badi , cioè i l condizionamento de i bisogni del la v i t a
materiale). « Quando la crisi della produzione capitalistica sia divenuta insu-
perabile » (pag. 151) ( non s i capisce qu i come nel lo schema marx-napoleo-
nico si possano generare crisi, e tanto più insuperabili) interverrà la rivolu-
zione proletar ia (perchè proletaria?): i l compi to del l '« uomo socializzato »
sarà quello di « portare a termine l'operazione lasciata
inevitabilmente
incom-
piuta dal la borghesia » (ma poche r ighe pr ima, qu i citate, Marx-Napoleoni
non aveva detto che i l capitale « ... è il... termine che mette f ine al la stessa
base su cu i l o sfruttamento è costruito, l'alienazione del l 'att ivi tà umana, i l
lavoro »?), quel lo cioè d i portare l 'umani tà f ino a l punto i n cui i l condizio-
namento del la produzione materiale (l'alienazione 'generica') s i a stato tal -
mente r idot to da far sì che cominci i l «regno del la l ibertà ».
E' chiaro che perdurando i l regno della necessità (l'alienazione) sia prima
che dopo l a rivoluzione, per Marx-Napoleoni i f i n i del la borghesia e quel l i
dell'« uomo socializzato » coincidono e i l passaggio dal regime capitalistico-
borghese alla società comunista costituirà «
una semplice fase di transizione
»
(pag. 151) i n cu i l a potente macchina de l piano ( i calcolatori elet tronici
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