

quadri che costituiranno i l nucleo delle future lotte), le Commissioni cittadine
non s i erano formate tranne quel la operaia: i punt i
a)
e
b )
erano crol lat i .
L'unificazione intorno all'antiautoritarismo era fallita, perchè non era riuscita
a ricomprendere e riunificare t u t t i i mot ivi p i ù profondi del le lotte, perchè
non esprimeva, soprat tut to a l l e Scientifiche, l e contraddizioni d i f ondo
degli student i . I con f l i t t i f r a l e Facol tà e l e dirigenze d i esse che n e
nacquero sono espressione di questa contraddizione f ra la linea prettamente
antiistituzionale, al lora più forte e vincente sulle altre, che l a Statale espri-
meva, e la esigenza che emergeva, ma non era espressa chiaramente, soprat-
tutto al le Scientifiche, d i analizzare più a fondo l a st rut tura d i classe del la
scuola nel la direzione del la qualificazione professionale.
Si ebbero quasi due moviment i : uno interno al le Fac. su i t emi del la
didattica condot to dal le avanguardie interne, ed uno ci t tadino cont ro l e
istituzioni condotto dal la Statale, che aveva quasi una delega a l riguardo.
Si n o t i che questo passaggio non -completo d e l M.S. a l l a fase de l l a
«contestazione globale », che i n mol te a l t re sedi avvenne completamente,
non è da imputarsi solo a l l a incapacità del le avanguardie, ma dipende a
nostro avviso dal retroterra d i classe su cu i specificamente s i collocano l e
Università milanesi: i l retroterra dei tecnici e degl i impiegati, che è anche
ciò che spiega i l persistere del M. d i massa nel '69 a Mi lano p i ù che i n
altre sedi.
Crollata la dimensione cittadina, i l M. riprese nelle Facoltà su mot ivi in-
terni; nel giugno '68 si tentò un nuovo t ipo di unificazione: quel la intorno ad
una
azione esemplare
d i radicalizzazione sociale. L'assalto al la sede del
Cor-
riere della Sera
del 6 giugno — che certo è stata l'azione esemplare più inte-
ressante dal punto di vista dei contenuti e dello scontro mi l i tare (e in questo
un po ' avventurista) e spregiudicatamente intel l igente quanto a momento
tattico (governo vacante, c l ima d i riappacificazione o d i simpat ia pe r g l i
studenti) — non riunificava i l M. partendo dal le sue tematiche interne e
facendolo uscire dal l 'Univ. sulla base di esse, ma semplicemente l o scagliava
contro un obiet t ivo sociale accumulando t u t t a l a rabbia e i l malcontento
che gl i studenti i n lot ta avevano contro la stampa borghese.
Questo meccanismo d i contestazione con azione esemplare, evidente-
mente debolissimo i n quanto sal ta completamente i problemi po l i t i c i d i
fondo — l'analisi di classe, la strategia, gl i obiettivi strut tural i — durò tutta-
via a lungo e fu, almeno sino a i f a t t i d i Viareggio, l 'unico meccanismo d i
unificazione e d i generalizzazione anche a l ivel lo nazionale.
Nel settembre del '68 venne proposto un al t ro tentativo d i unificazione:
per tut ta l'estate s i erano mol t ipl icat i un po' dappertutto gl i intervent i dei
mi l i tant i del Movimento che con iniziativa personale, senza discussione pre-
ventiva agivano n e i set tor i p i ù diversi , fabbr iche, quar t ier i , doposcuola,
impiegati, costituendo t u t t a una fascia d i agitazione e d i radicalizzazione
sociale pr iva d i prospettive e d i collegamenti. I l r i lancio delle Commissioni
Cittadine e i l tentativo realmente effettuato di far funzionare la Commissione
Operaia e la Commissione Quartieri per almeno due mesi sino a novembre,
nacquero nella prospettiva di assicurare una linea politica organica e comune
ed un ambi to d i dibat t i to uni tar io agl i intervent i che i l M.S. faceva nel le
forme e negli ambienti p i ù diversi. Era i l progetto, rudimentale, ma chiaro,
di
assicurare al M.S. la gestione degli effetti sociali della sua azione che sino
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