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come risposta a mol te proposte che sono venute fuor i anche recentemente

a l ivel lo nazionale e che sono chiaramente insuff icient i e parzial i.

La pr ima fase de l '68.

— A Mi lano l e l o t t e studentesche non erano

nuove agl i inizi del '68. L'occupazione del la Fac. d i Archi tet tura nel marzo

del '67 non f u solo una esperienza d i massa, ma anche u n grosso punto

di ri ferimento pol itico per tutte le al tre facoltà.

L'occupazione del la Cattolica ne l nov. '67 segnò i l net to passaggio da

forme d i sindacalismo d i massa (qua l i erano espresse dagl i obiet t ivi ) a l

movimento pol i t i co d i massa, che emergeva invece da l l e f o rme e da l l a

conduzione del la lot ta.

All'esplosione del marzo '68, scendono i n lot ta contemporaneamente Fi -

sica, Medicina, la Statale, la Cattolica e Architettura: nelle lunghe occupazioni

la cr i t i ca al l 'autori tarismo accademico ed a l l a didat t ica repressiva sfocia

nella proposta de l cont rol lo totale degl i student i su l l a l o r o formazione,

dell'« autogestione)) i n prat ica del la facol tà da par te dell'Assemblea: t u t t o

i l potere all'Assemblea.

I l MS raggiunge la massima estensione d i massa nelle occupazioni dove

accanti ai t ipici controcorsi di critica alla società vengono impostati i gruppi

di studio didatt ici , vere forme cioè d i studio alternativo, che raccolgono i n

fondo la maggioranza degli studenti.

Non solo le varie carte rivendicative ripropongono l a gestione totale d i

se stessi da parte degli studenti, che era l ' ipotesi del la pr ima carta rivendi-

cativa d i palazzo Campana, ma nel le occupazioni d i Fisica, Medicina e i n

misura minore del la Statale quest i lavor i vengono d i f a t t o impostat i con

dimensioni d i massa.

Alle f ine d i marzo, l ' intervento repressivo d i pol izia e magistratura f a

compiere a l movimento i l t ipico salto pol i t ico che l o contrappone di ret ta-

mente al le ist i tuzioni del lo Stato borghese e g l i dà l a caratteristica t ipica

del maggio francese, d i generalizzazione e d i radicalizzazione del lo scontro

sociale. La serrata del la Cattolica e del la Statale, l a discesa massiccia i n

piazza del MS, l a battaglia d i Largo Gemelli ( l a Val le Giul ia d i Mi lano) e

tutta l a successiva at t ivi tà del M. ci ttadino seguono i l pr imo tentat ivo d i

unificazione pol itica del M.S. sul la base del la l inea pol i t ica antiistituzionale,

antiautoritaria e d i generalizzazione sociale, cioè dell'espansione del lo scon-

tro ad a l t r i st rat i sociali.

Su questa base, i l progetto d i unificazione pol i t ica s i snodava i n t r e

direzioni:

a)

coinvolgere l e facol tà non ancora scese i n l o t t a cont ro l 'autor i -

tarismo ( s i progettò l'occupazione del Politecnico, che non s i r iuscì a rea-

lizzare, ma si fecero grosse Assemblee d i pressione d i f ronte ad esso);

b)

unificare l e forme fondamentali d i lavoro del M.S., i comi tat i d i

agitazione e l e commissioni pol i t iche, i n u n Comi tato d i Coordinamento

cittadino e i n 4 Commissioni cittadine;

c)

raggiungere g l i a l t r i st rat i sociali attraverso una propaganda sul le

lotte studentesche al la c i t tà durante l e manifestazioni e l a partecipazione

alle lot te operaie con l a creazione d i una Commissione Operaia.

All'inizio del le vacanze d i Pasqua del '68 i l M.S. risul tava sconfitto: l e

Università non erano state riaperte, le sue f i la s i erano assottigliate sempre

più, gl i studenti d i ingegneria l o avevano respinto duramente (tranne pochi

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