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ad allora cadevano a vantaggio del ri formismo del PCI, e che i l M.S. vedeva

di giorno i n giorno sottrarre al propr io controllo.

Nonostante che i l periodo, vuoto d i al tre lotte, assicurasse una notevole

affluenza d i quadr i alle Commissioni e che i n esse inizialmente confluissero

molte forze, i l l oro fal l imento f u inevitabile e venne non appena i quadr i

studenteschi tornarono a porsi i problemi del M. d i massa nel la scuola; l a

Commissione Operaia f inì ancora pr ima poichè i n essa si veri f icò solamente

lo scontro f ra i vari gruppi senza nessuna verifica reale e si perse anzi l'occa-

sione d i compiere interessanti interventi.

In sostanza non tenevano due ipotesi:

a)

i l voler costrui re una organizzazione indipendentemente da l rap-

porto con l e forze sociali o comunque senza l a loro di ret ta decisione. è i n

fondo l o stesso vizio d i astrattismo dei gruppi M.L.;

b)

i l pensare che fosse sufficiente ad unificare set tor i diversi l'esten-

sione della lotta i n quanto tale — e intesa t ra l 'al tro come meccanica esten-

sione del M.S. — e che i l compito di gestire gl i effet t i delle lot te d a non

abbandonare alle organizzazioni socialdemocratiche (PCI, PSIUP) p o t e s s e

essere genericamente assegnato a l M.S. (7) .

Autunno-inverno '68-'69: fase di allargamento ma di crisi. T u t t a questa

serie d i giudizi ed al t re valutazioni p i ù specifiche furono però t rat te con

difficoltà a l l a r ipresa de l Movimento i n autunno. E ' cer to responsabilità

specifica dei quadri più impegnati i l non essere riusci t i ad organizzare anche

a l ivel lo ci t tadino i l necessario dibat t i to pol i t ico, d i cr i t i ca e d i avanza-

mento del Movimento e soprattutto non essere r iusci t i ad organizzare quelle

forme specifiche d i intervento e d i collegamento, coi Medi , con l e Scienti-

fiche, con certe lot te operaie che dovevano assicurare una certa cont inui tà

al M.S. S i r icadde così nel la divisione e ne l l a set tor ial i tà superata d a

qualche azione uni tar ia sporadica. (Contestazione del la Scala, picchettaggio

alla Rinascente, Corteo per Avola). I l M.S. s i mosse i n t re direzioni:

a) Al largamento del la lot ta agl i Student i Medi .

Le lot te dei Medi, massicce ed esplosive, hanno avuto le caratteristiche

delle l o t t e de i med i d i mo l te a l t r e c i t t à e sono g i à state ampiamente

analizzate.

A Mi lano specificamente bisogna registrare una notevole di ff icol tà ne l

collegamento ci ttadino del le lot te dovuta, ol t re che al le ragioni st rut tural i

già dette, anche ad un p i ù debole e p i ù scoordinato intervento degl i Uni -

versitari e ad una disomogeneità del la loro l inea pol itica: spesso s i è assi-

stito ad una divisione delle scuole per Facoltà o per gruppi pol i t ici che ha

ostacolato mol to l 'uni tà del la lot ta. I l P.C.d'I. e l'Unione, hanno fat to mas-

sicci tentat ivi d i egemonizzare i l Movimento de i med i dal l ' interno con i

Comitati d i lot ta (P.C.d' I.) e l e Guardie Rosse (Unione). La l inea por tata

dai Comi tat i d i lot ta era tipicamente sindacale, sia per le rivendicazioni

diri tto al lo studio e agibi l ità pol itica — sia per la concezione del lo sviluppo

della lotta in cui la strategia e la coscienza politica erano esclusivo possesso

del Comitato mentre al le masse s i chiedeva solo d i mobi l i tarsi sugl i obiet-

tivi indicati.

Questa posizione, che obiettivamente è una regressione r i spet to a l l e

punte politiche del M.S., è stata contestata più dai successivi svi luppi del la

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