

che possono f rut tare loro, su l piano « organizzativo », vantaggi t an t o p i ù
sensibili quanto p i ù s i è lontani dal teatro dei fat t i?
b) Egocentrismo e sfiducia nei confronti delle masse. — E' comunque
accaduto che alcuni compagni, f or t i non tanto del pensiero d i Mao quanto
dei suoi r i t rat t i , e sufficientemente i n buona fede da non aver capi to che
un certo t ipo
d i discorsi sull'organizzazione è salutare e interessante far lo,
se non s i vuole appar i re degl i sciacalli, sol tanto tenendosi a d una cer ta
distanza dal le situazioni t roppo scottanti (soprat tut to quando s i arr iva do-
po), s i siano precipi tat i a Battipagl ia (5) .
Si è al lora verificata una circostanza veramente significativa: come s'è
rilevato, non esistono differenze sostanziali t r a l 'anal isi
del le cause
degl i
avvenimenti accettata dal la «nuova sinistra » e quella di ffusa dal P.C.I. ( l e
divergenze riguardano soltanto — a quanto pare — le attribuzioni di respon-
sabilità, e — i n modo meno chiaro — l e opinioni sul t i po d i reazione da
scatenare); a questa, non a caso secondo noi , coincise un'al t ra analogia:
quella relat iva a l t i po d i rappor to che t an t o quei compagni ul t rasinist r i
quanto i rappresentanti nazionali del « marxismo parlamentare)> cercarono
di stabi l ire con la popolazione i n lotta.
Ad una interpretazione della situazione i n termini di «
sotto-sviluppo»
e
di « contraddizioni antiche » anzichè d i proletarizzazione crescente, d i nuove
prospettive d i lot ta e d i compi t i nuovi ; a l l a pretesa vel leitaria - - perchè
fondata su un'anal isi sbagliata
— d i fare d i Bat t ipagl ia (meta, come s'è
detto, d i corrent i migrator ie dal le zone interne) u n simbolo dei problemi
dell'intero Mezzogiorno, invece che uno de i pun t i d i r i fer imento pe r una
nuova strategia, che aff ront i i compi t i d i
creazione
d'una nuova coscienza
unitaria d i classe laddove i l capital ismo s t a introducendo f o r t i element i
oggettivi d i divisione e d i f rat tura; a t u t t i questi er ror i teorici e d i anal isi
ha corrisposto l a pretesa burocrat ica d i presentarsi dall 'esterno e veni re
accettati come
ve r i interpret i ,
a l i vel lo pol i t ico, del le esigenze d i f ondo
espresse dal la popolazione i n lotta.
Invece d i imparare pe r po i saper spiegare megl io a quegl i stessi da
cui si era imparato, e ad al t r i i n apparenza diversi, le
cause generali
del la
loro situazione specifica, a l f ine d i elaborare insieme a t u t t i loro — proce-
dendo secondo i l metodo dialettico espresso così bene da Mao nella formula
«dalle masse al le masse)) — g l i obiet t ivi e i metodi adat t i ad affrontare
quelle cause generali,
s i è prefer i to ricalcare, p i ù o meno coscientemente,
la v i a tradizionale, ben nota a l l e popolazioni meridional i , del la r ichiesta
di delega, d i legittimazione passiva d ' un discorso percepi to come estra-
neo (6) .
Questo atteggiamento è egocentrico, perchè fondato sul la pretesa che
il semplice fat to d i esistere come gruppo d i persone caratterizzate (nel la
migliore del le ipotesi) da una certa dose d i buoni sentimenti, dal la possi-
bilità d i leggere buoni l ibr i , e da un comportamento polemico nei confront i
dei par t i t i tradizional i, sia sufficiente ad essere ident i f icat i e accettati da l
«popolo » come propr i «rappresentanti ». Tale pretesa, d'al tra parte, è stata
demistificata praticamente, con ist into sicuro, dal «popolo » stesso; quegl i
acerrimi avversari, nemici giurat i t ra loro eppure stranamente simi l i quanto
ad analisi della situazione e a comportamento, si sono trovat i completamente
accomunati ne l trattamento. malmenat i g l i onorevoli, abbat tut i e bruciat i
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