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RAPPORTO POLITICO SU ALCUNI ASPETTI ATTUALI

DELLA QUESTIONE AGRARIA

a cura di Giovanni Mottura, Magda Novero, Ugo

Pipitone, Giancarlo Rivalta, Gabriella Venturini

PARTE PRIMA

1. L e pagine che seguono sono l'esposizione di alcuni r isul tat i del lavoro

collettivo svol to dal gruppo d i studio sul la questione agraria formatosi i n

seno a i

Quaderni Rossi

ne l 1966, intorno ad u n progetto discusso tempo

prima con i l compagno Panzieri.

La scelta dei temi da trattare i n queste pagine è stata fat ta al la luce d i

un preciso criterio: l'esigenza di fornire un contributo all'elaborazione di una

piattaforma pol itica sulla quale sia finalmente possibile avviare un processo

di svi luppo organizzativo generale del le forze anticapitalistiche presenti i n

ogni settore della società, superando tanto le resistenze opportunistiche p i ù

o meno abi lmente mascherate, quanto i conat i volontarist ici manifestatisi

soprattutto recentemente, a latere o sul la scia del movimento studentesco,

e che sembrano oggi nut r i rsi i n particolare delle sue ceneri.

Tale scel ta funzionale •sta p e r a l t r o al l 'or igine de l l a formazione de l

gruppo d i studio stesso, come nucleo d i lavoro esplicitamente divergente

dall'impostazione pol i t ica prevalsa al l ' interno de i

Quaderni Rossi

dopo i l

1965, e sviluppatosi i n seguito autonomamente, p u r senza ma i giungere a

fratture esplicite.

La stessa scelta d i una tematica ( l a questione agraria) apparentemente

astratta e pr iva d i agganci pol i t ici immediati, se affrontata — come avven-

ne al l ' inizio — da mi l i tant i residenti nel la ci t tà p i ù intensamente industria-

lizzata del paese e facenti parte d'un gruppo attivamente impegnato i n tale

realtà, può dare l a misura d i quel la divergenza e del le discussioni che v i

furono connesse, i n parte rispecchiate nelle pagine che seguono.

D'altra par te — anche senza indulgere a tentazioni apologetiche —

resta i l fatto che all ' interno dei

Quaderni Rossi,

come d i al t r i gruppi esistiti

nel periodo precedente all'attuale, si discutevano problemi e s i elaboravano

proposte e tentat ivi che — per quanto quel t ipo d i esperienza appaia oggi

chiaramente esaurito — sono ben lontani dall'essere politicamente superati.

Tant'è vero che l e stesse alternative d i fondo — del imitate i n modo esem-

plare dal compagno Panzieri, e che dopo l a sua scomparsa non hanno t ro-

vato nessuno i n I t a l i a capace d i sintetizzarle con al t ret tanta coerenza e

assenza d i settarismo — s i pongono oggi; e con tanta p i ù urgenza quanto

più intensa, da un lato, appare l a lot ta d i classe nel paese, e quanto p i ù

rapida, dal l 'al tro, appare l a marcia de l P.C.I. verso l e accoglienti braccia

aperte da l l o sv i luppo capi tal ist ico ne l l o schieramento t radizionale de l -

l'establishment politico.

Alla luce di questa constatazione, ancor più gravi appaiono i r i tardi e le

esitazioni ad assumersi compi t i e responsabilità concrete d i organizzazione

e direzione pol i t ica che hanno caratterizzato quei gruppi , e che hanno co-

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