

vista l'avvenimentocentrale è statosenzadubbio la Conferenzaeconomicanazio-
nalechesi è tenuta a Moscanelmaggiodel '68. I resoconti di questaconferenza
permettono una valutazionesufficientementecompleta dei primi risultati rag-
giunti dalla riforma e contemporaneamentedegli orientamenti del gruppo diri-
gente
sovietico, in particolare attraverso la relazione e
le conclusioni del Presi-
dentedel Gosplan, Baibakov.
I risultati quantitativi dei primi due anni di funzionamentodel nuovosiste-
madi direzionedell'economiasonostati nettamente positivi. Le aziende e i set-
tori industriali chesonopassati al nuovosistema si sonosviluppati più rapida-
mente e conmaggioresuccessoche non le aziende e i settori rimasti ancora al
vecchiosistema.
Inoltre l'economia del Paese nel suocomplessosembrava avere superato
quelletendenze negative cui si è accennato più sopra, che si erano fatte luce
all'iniziodegli anni sessanta e chenonpocoavevano contribuito alla caduta di
Chruscev. Si potrebbeobiettareche le aziendepassate al nuovosistema di dire-
zione
danno risultati migliori delle altre perchè sono state proprio le aziende
migliori,meglioorganizzate e più efficienti, a formare il primo gruppo che ha
adottato
i principi della riforma. Inoltre all'andamento generale dell'economia e al
suomiglioramento a partire dal '66 hanno senza dubbio contribuito anche
altri fattori, tra cui basterà citare il rapido aumento della produzioneagricola
dovutoall'aumento dei prezzi all'ammasso e alla restituzione degli appezza-
menti privati ai contadini (4), nonchè lamessa in opera nel '66-'68 di numerosi
stabilimenti iniziati nel settennioprecedente.
Ma, detto questo, bisognapurtuttavtia riconoscere che la riforma è stata
senzadubbiounodei fattori, e non il minore, chehannocontribuito alla ripresa
dell'economiasovietica negli scorsi anni.
Però,comeaccennavamoall'inizio di questo scritto, la riforma non aveva
soloobbiettivi quantitativi, ma anche qualitativi. O, per meglio dire, aveva
comeobbiettivo a lungascadenza (e non solo a breve) quello di aumentare il
prodottosocialediminuendo i costi, e si proponeva di raggiungerequesto risul-
tato attraverso una serie di modifichequalitative, strutturali, nel modo di fun-
zionamentodel sistemaeconomico,modifichechehanno fatto parlare di cnuovo
meccanismo di conduzionedella economia» (5).
Il contenuto della grandemaggioranza degli interventi alla Conferenza
economicanazionale (ivi compresa e anzi per prima la relazione di Baibakov) fan-
nopensare che il « nuovomeccanismo» funzioni piuttosto male, con grande stri-
dore di ingranaggi, incantandosi spesso e, ancora più spesso, deviando sui binari
caratteristici del vecchio meccanismo — quello della pianificazione burocratica-
mente accentrata e e volontaristicamente» diretta a discrezione
di un gruppo di
funzionarionnipossenti.
Al di là dell'entusiasmoufficialeedell'ottimismo di prammatica, nei materiali
dellaconferenza riaffiorano tutti quei motivi di malcontentoper il modo di fun-
zionare del sistemaeconomicoche nutrivano larga parte del «
cahier de dolé-
ances
»degli economisti promotori della riforma.
In primo luogo l'autonomiagestionaledelleaziende è rimasta in largamisu-
rasulla carta, persino per quanto riguarda l'aspetto formale, e cioè la diminu-
zionedegli indici pianificati centralmente. Baibakovosserva: «Ci liberiamo dai
vecchimetodi di direzionedelleaziendeconestrema lentezza...
Le aziende,molto
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